La Scuola di danza dell’Opera di Roma in Don Chisciotte
Dal 05 . 04 . 2014 al 13 . 04 . 2014
Roma - Teatro Nazionale
La Scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma diretta da Laura Comi porta in scena al Teatro Nazionale di Roma dal 5 al 13 aprile Don Chisciotte nella classica versione di Marius Petipa su musica di Minkus, rielaborata in modo scintillante da Ofelia Gonzalez e Pablo Moret con la consulenza musicale di Giuseppe Annese. L’allestimento del Teatro dell’Opera è a cura di Anna Biagiotti per i costumi e di Michele Della Cioppa per le scene.
Don Chisciotte, ispirato al romanzo di Cervantes, narra le vicende legate al peregrinare del protagonista e del suo scudiero Sancho Panza. Nobile, squattrinato, alto e magro, Don Chisciotte si nutre con letture di cavalleria tanto da ritenersi legittimo successore dei cavalieri medievali; lotta per i suoi ideali sognando la nobile dama Dulcinea per la quale è pronto a combattere qualsiasi battaglia, seguito e sempre difeso dal fedele Sancho Panza, uomo più concreto e poco incline ai sogni.
Il balletto inizia con un prologo in cui Cervantes scrive il suo romanzo; dalla sua penna prende corpo Don Chisciotte, che dopo un’ispirazione decide di partire, insieme al suo scudiero, per compiere grandi ed eroiche imprese, armato di lancia e tanta passione.
A seguire irrompono le luci e i colori di una ricca e vivace Barcellona; dopo un lungo viaggio, qui finalmente Don Chisciotte trova un po’ di riposo ed è attratto da Kitri, figlia dell’oste Lorenzo, che gli ricorda l’amata e sognata Dulcinea. Kitri è innamorata del barbiere Basilio, che però è mal visto dal padre di lei perché povero e senza futuro e farà del tutto per darla in sposa al ricco e nobile Gamache. Kitri lo rifiuta e fugge insieme a Basilio.
Inizia il secondo atto. Kitri e Basilio vengono inseguiti e trovati in una pianura con i mulini a vento dove si stende un accampamento di zingari, in cui i due innamorati hanno trovato riparo. Il padre Lorenzo, su tutte le furie, porta via Kitri destinata inevitabilmente a Gamache. Don Chisciotte avverte il sopruso e comincia ad inseguire tutti con la sua lunga lancia finchè viene attratto da un mulino a vento che la sua fantasia trasforma in un nemico da combattere, ma le pale del mulino lo gettano a terra ferito. Si addormenta e sogna di essere in un giardino incantato dove le Driadi, ninfe dei boschi, e l’Amorino lo conducono da Dulcinea alla quale egli dichiara il suo amore, ma la visione presto svanisce.
Il terzo atto inizia con i preparativi per il matrimonio tra Kitri e Gamache, al quale sono tutti invitati. All’improvviso irrompe Basilio che disperato tenta di salvare la situazione con un trucco: simula il suicidio. A questo punto disperata Kitri implora l’aiuto di Don Chisciotte, il quale preso da nobile sdegno accusa Lorenzo di durezza di cuore e lo costringe a benedire i due innamorati prima che morte li separi per sempre. Lorenzo sentendosi minacciato acconsente, ma appena ricevuta la sospirata benedizione Basilio salta dalla gioia svelando l’inganno.
Lorenzo ormai è rassegnato, Gamache indignato accusa Don Chisciotte dell’accaduto ma nel frattempo i festeggiamenti irrompono e tutti danzano felici. Don Chisciotte e il suo scudiero ripartiranno in cerca di nuove avventure.
Dopo la prima di sabato 5 aprile (ore 18), Don Chisciotte verrà replicato domenica 6 (ore 16.30), sabato 12 (ore 18), domenica 13 (ore 16.30). Le repliche dedicate alle scuole saranno martedì 8, mercoledì 9, giovedì 10 e venerdì 11aprile, sempre alle ore 11.