La Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma in un Omaggio a Martha Graham al Teatro Nazionale
Dal 4 al 7 dicembre 2024 le giovani promesse della Scuola del Teatro dell’Opera di Roma sono in scena al Teatro Nazionale con un Omaggio a Martha Graham, pioniera e icona della modern dance americana. In programma una lezione dimostrativa di Tecnica Graham tenuta da Jacqueline Bulnes. A seguire tre pezzi coreografici creati negli anni Trenta dalla Graham ma ancora attuali per il loro forte messaggio politico: Steps in the Street e Prelude to Action (entrambi estratti dal balletto Chronicle) e Panorama.
Dal 04 . 12 . 2024 al 07 . 12 . 2024
Roma - Teatro Nazionale, Via del Viminale 51
“Danzatrice del secolo” per la rivista TIME, “Icona del secolo” per People, “Tesoro nazionale” per il Presidente Gerald R. Ford, Martha Graham (1894-1991) è una pioniera della danza moderna, tra le più importanti coreografe americane del XX secolo. A lei è dedicato Omaggio a Martha Graham, in scena in anteprima per le scuole martedì 3 dicembre 2024 alle 11.00 e poi per tutti dal 4 al 7 dicembre 2024 al Teatro Nazionale di Roma.
Protagonisti le giovani stelle della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma diretta da Eleonora Abbagnato.
Il programma della serata, inedita per la Fondazione capitolina, si compone di due parti. Nella prima gli allievi della Scuola saranno impegnati in lezione dimostrativa di Tecnica Graham tenuta da Jacqueline Bulnes, già solita della Martha Graham company. Nella seconda viene proposto un trittico di coreografie di Martha Graham, autrice anche dei costumi: Steps in the Street, Prelude to Action (entrambe da Chronicle, 1936) e Panorama (1935). Le coreografie sono state riprese da Jacqueline Bulnes e da Lorenzo Pagano, danzatore italiano nelle fila della Martha Graham Dance Company dal 2012 ad oggi e insignito con l’Italian International Dance Award come “Male Rising Star” nel 2016.
I balletti, creati da Martha Graham nella metà degli anni Trenta quando l’ombra della guerra incombeva sull’Europa, sono particolarmente d’impatto, rappresentativi dello stile della coreografa e portatori di un suo chiaro pensiero e messaggio politico.
In particolare Steps in the Street e Prelude to Action fanno parte di un’opera più ampia, Chronicle, presentata per la prima volta al Guild Theatre di New York il 20 dicembre 1936. È la risposta di Martha Graham alla tragedia della guerra che minacciava l’Europa, una delle sue coreografie più popolari e d’impatto, oltre che esplicitamente politica.
All’inizio di quell’anno, Graham aveva rifiutato l’invito a partecipare ai Giochi Olimpici del 1936 in Germania, dichiarando: “Troverei impossibile danzare in Germania in questo momento. Così tanti artisti che rispetto e ammiro sono stati perseguitati, sono stati privati del diritto di lavorare per motivi ridicoli e insoddisfacenti, che riterrei impossibile identificarmi, accettando l’invito, con il regime che ha reso possibili tali cose. Inoltre, alcuni membri del mio gruppo di danzatori non sarebbero stati accolti in Germania” (un riferimento al fatto che molti membri del suo gruppo erano ebrei).
“Chronicle non tenta di mostrare l’attualità della guerra; piuttosto, evocando le immagini della guerra, espone il fatidico preludio della guerra, ritrae la devastazione dello spirito che essa lascia dietro di sé e suggerisce una risposta”.
Questo è uno dei pochissimi balletti realizzati da Martha Graham che esprimano idee esplicitamente politiche, ma, a differenza di Immediate Tragedy (1937) e Deep Song (1937), balletti realizzati in risposta alla guerra civile spagnola, Chronicle non è una rappresentazione realistica degli eventi.
L’intento è quello di universalizzare la tragedia della guerra.
Il balletto originale, con una partitura di Wallingford Riegger e le scene di Isamu Noguchi, durava quaranta minuti ed era diviso in cinque sezioni, tre delle quali (tra cui Steps in the Street e Prelude to Action) sono state ricostruite e sono ancora oggi eseguite dalla compagnia.
In particolare Steps in the Street evoca, attraverso immagini, l’oppressione nei confronti degli ebrei, il dolore e la devastazione di una massa di individui indesiderati.
Prelude to Action è un’esortazione all’unità, all’azione e alla fiducia nella nostra capacità di lavorare insieme per un futuro migliore.
E’ da notare che diversi critici di danza americani, alla fine degli anni Ottanta, con la ripresa del balletto da parte della compagnia, hanno applaudito quest’opera evidenziandone l’attualità. “Graham aveva a che fare con le conseguenze della guerra, ma anche con la solitudine che può affiorare in tutti, specialmente in coloro che sono alienati dalla società” scrive Anna Kisselgoff nel 1989 su The New York Times. “Riprendendo apparentemente gli elementi contrappuntistici della partitura di Riegger, la coreografia trasmette la disperazione delle masse, il dolore dell’isolamento, la solitudine della disperazione” scrive Clive Barnes nel 1989 su The New York Post.
La musica dei due pezzi è di Wallingford Riegger; quella di Steps in the Street vede la nuova orchestrazione di Justin Dello Joio. Nello spettacolo della Scuola dell’Opera le luci originali, di Jean Rosenthal per Steps in the Street e di Steven L. Shelley per Prelude to Action, sono riprese da Giulia Bandera.
Panorama è andato in scena per la prima volta nel 1935, nel ritiro estivo di Bennington, nel Vermont. Allora fu considerato sperimentale.
Su una partitura “d’avanguardia” di Norman Lloyd, Graham ha voluto creare un balletto che evocasse il potere del popolo di operare un cambiamento. È la sua chiamata all’azione politica, il suo tentativo di risvegliare la coscienza sociale.
Le luci originali di David Finley sono riprese da Giulia Bandera.
Dopo la recita riservata alle scuole martedì 3 dicembre (ore 11) e il debutto di mercoledì 4 dicembre (ore 20.00), Omaggio a Martha Graham è in scena giovedì 5 (ore 20.00), venerdì 6 (ore 17.00 e ore 20.00) e sabato 7 dicembre (ore 18.00).
Info: www.operaroma.it
Martha Graham (Pittsburgh 1894 – New York 1991) ha fondato la prima compagnia e la scuola nel 1926, in un minuscolo studio della Carnegie Hall nel centro di Manhattan. La sua tecnica di formazione è stata terreno fertile per artisti come Erick Hawkins, Merce Cunningham, Paul Taylor e Twyla Tharp. Ha fornito a ballerini e attori un innovativo vocabolario studiato per aumentare l’attività emotiva del corpo, rendendolo strumento espressivo. Il suo approccio ha rivoluzionato la danza, influenzando e modificando questa forma d’arte in tutto il mondo. La visione e il genio creativo unicamente americani di Martha Graham le sono valsi numerosi riconoscimenti e premi. Accanto a quelli artistici figurano anche la Medaglia presidenziale della libertà conferitagli dal Presidente Gerald R. Ford e la Medaglia Nazionale delle Arti degli Stati Uniti da Ronald Reagan.
Omaggio a Martha Graham
PRIMA PARTE
Lezione Dimostrativa Tecnica Graham con Jacqueline Bulnes
SECONDA PARTE
Coreografie e costumi Martha Graham
Coreografie riprese da Lorenzo Pagano, Jacqueline Bulnes
Luci riprese da Giulia Bandera
Steps in the Street
da Chronicle
Musica Wallingford Riegger
Nuova orchestrazione Justin Dello Joio
Luci originali Jean Rosenthal
Prelude to Action
da Chronicle
Musica Wallingford Riegger
Luci originali Steven L. Shelley
Panorama
Musica Norman Lloyd
Luci originali David Finley
Allievi della Scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma 5°, 6°, 7°, 8° corso e corso preparatorio professionale
ALLESTIMENTO TEATRO DELL’OPERA DI ROMA
Foto: Gli allievi della Scuola di danza del Teatro Opera Roma in Omaggio a Martha Graham. 1. Prelude to Action; 2.-3. dimostrazione di Tecnica Graham; 4.-6. Steps in the Street; 7.-11. Prelude to Action; 12.-14. Panorama; 15. Lorenzo Pagano e Jacqueline Bulnes. Servizio fotografico di Fabrizio Sansoni, Opera di Roma.