In Liguria

La parola che danza al Teatro della Tosse: focus in tre spettacoli tra teatro e danza, esito della collaborazione fra lo storico teatro di Sant’Agostino e Balletto Civile

Dal 02 . 02 . 2018 al 18 . 02 . 2018

Genova - Teatro della Tosse, Piazza Renato Negri 6/2

Genova, dal 2 al 18 febbraio 2018, La parola che danza al Teatro della Tosse: focus in tre spettacoli tra teatro e danza, esito della collaborazione, partita nel 2015, fra lo storico teatro di Sant’Agostino e Balletto Civile.

Apre il programma il debutto nazionale de Il Maestro e Margherita di Emanuele Conte e Michela Lucenti (dal 2 all’11 febbraio) e a seguire Bad Lambs (dal 13 al 15 febbraio), e Nell’Aere/Inferno #5 (il 17 e 18 febbraio), entrambi firmati da Balletto Civile. Tre creazioni che raccontano di un teatro che non ha paura del “contagio” e che, anzi, lo ritiene la maniera più sensata per restare vivo. Spiega Amedeo Romeo, direttore del Teatro della Tosse: “Nel triennio 2015-2017 il Teatro della Tosse ha scelto di dare spazio e sostegno produttivo a numerose compagnie: residenze, collaborazioni artistiche, co-produzione o produzione tout court, nella convinzione che al centro del nostro ruolo di Teatro di Rilevante Interesse Culturale, il cosiddetto Tric, ci fosse l’ascolto verso artisti con cui sentiamo di avere un’affinità. Da qui sono nate le collaborazioni con Balletto Civile, Frosini-Timpano, Maniaci D’Amore, Elena Gigliotti, Generazione Disagio, Irene Lamponi, Bianco Fango, Jacopo Gassmann e molti altri. Il triennio 2018-2020 che si intitolerà Del presente continuerà su questa strada nella convinzione che il contagio non sia qualcosa da cui difendersi ma qualcosa da perseguire”.

E una produzione della Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse e Balletto Civile è Il Maestro e Margherita, regia di Emanuele Conte e Michela Lucenti (fondatrice della compagnia Balletto Civile), che firmano anche, rispettivamente l’adattamento del testo (con Elisa D’Andrea) e le scene, l’uno, e la coreografia l’altra. Una collaborazione, quindi, sia artistica che progettuale, nata nel 2015, quando Balletto Civile è diventata compagnia residente alla Tosse.

Liberamente ispirata al romanzo di Michail Bulgakov, Il Maestro e Margherita, in scena dal 2 all’11 febbraio, unisce teatro e danza, con la musica originale eseguita dal vivo, il canto e le arti acrobatiche. Lo spettacolo sottolinea l’eterna lotta tra bene/male, colpa/innocenza, illusione/verità e ci racconta in particolare della paura che suscita la verità. Un racconto corale (undici gli interpreti sul palcoscenico e fra gli spettatori, in platea) su una scena ricca, raffinata e piena di sorprese, a cavallo fra luoghi della mente e un cabaret degli anni ’30, scuro e conturbante come la voce di Marlene Dietrich. La creazione si avvale delle animazioni video di Paolo Bonfiglio, costumi Chiara Defant, per le luci Andrea Torazza, per le musiche Tiziano Scali e FiloQ, al pianoforte Gianluca Pezzino. Interpreti sulla scena Andreapietro Anselmi, Fabio Bergaglio, Maurizio Camilli, Pietro Fabbri, Michela Lucenti, Marianna Moccia, Alessandro Pallecchi, Stefano Pettenella, Gianluca Pezzino, Paolo Rosini, Emanuela Serra, Natalia Vallebona.

Segnaliamo che il 9 febbraio è in programma la Festa Satanica alla Claque in Agorà, del Teatro della Tosse: da Simpathy for the devil dei Rolling Stone a Love and Destroy dei Franz Ferdinand, tutta la musica che si è lasciata ispirare dal rock de Il Maestro e Margherita per una serata di carnevale diabolica.

Dal 13 al 15 febbraio 2018 seconda tappa del Focus con Bad Lambs, spettacolo con ideazione, coreografia e regia di Michela Lucenti,  drammaturgia di Carlo Galiero, cinematografia di Giorgina Pi/Bluemotion.

Bad Lambs unisce al nucleo stabile di Balletto Civile alcuni danzatori diversamente abili avviando nuovi processi e incontri, per trovare un’armonia, un accordo che sia il comune denominatore di un viaggio nel presente.

Scrivono gli autori: “I bad lambs hanno perso la parte migliore di loro in un incidente stradale. Non tutti se ne rendono conto, ma ognuno è incapace di dire addio al proprio fantasma. Eppure ci provano: sbattendo, perdendo l’equilibrio, tirandosi e spingendosi, correndo, alla ricerca disperata di un posto da chiamare casa, che sia un armadio, una canzone neomelodica, una poesia, il passato.
Lo spettacolo non edulcora la realtà, vuole invece indagare la grazia con cui ogni individuo accetta la trasformazione o la perdita: la ricerca della forza di volontà e gli sforzi messi in atto per ricostituirsi. Bad Lambs esplora ciò che possiamo fare quando abbiamo perso tutto: racconta la guerra che l’umanità affronta affinché la morte diventi tragedia, il rumore musica, il movimento danza, la parola poesia. Si nutre di una dignità che non sta nella bella forma, ma negli sforzi che si fanno per inventarne una. Una volontà determina la differenza fra quello che è stato e quello che non è più, seleziona ciò che del passato può essere utile al presente, e se non trova nulla se lo inventa: autoconservazione”.

Chiude il focus, il 17 e 18 febbraio, Nell’Aere/Inferno #5 di Michela Lucenti e Maurizio Camilli, con la drammaturgia di Carlo Galiero, l’impianto scenico di Emanuele Conte, le coreografie di Michela Lucenti, le luci di Stefano Mazzanti, le musiche originali ed elaborazioni musicali di Mario Pagotto, uno spettacolo che mette in scena uomini, donne, stormi di ombre che si disperdono veloci.

Scrivono gli autori: “Come i due amanti che Dante ha reso immortali nel V canto dell’Inferno, qui i danzatori sono così veloci che non riusciamo ad afferrarli, scivolano via dalle prese, sembrano non avere peso, sembrano ombre, tutto si muove e non si può fermare. Qualcuno viene abbandonato nello spazio nudo, per raccontare un frammento della passione che ora sconta, correndo senza sosta. Il gesto come drammaturgia di una storia, di un ricordo. Partiture violente per aver desiderato, paradosso per una tempesta infinita.
Noi tutti siamo essere fragili, persi, desiderosi di fonderci nell’Altro, fosse l’ultima cosa al mondo. La pena che racconteremo sarà struggente e condivisa, leggera come la decisione veloce dell’innamoramento, intima, invasiva, furiosa come una corsa di notte e lacrimosa come il vento di un traghetto. Noi abbiamo fame dell’Altro, lo desideriamo per testimoniare che esistiamo, non importa il cadere continuo, l’inciampo. Non è per gli Amanti la rassegnazione alla fine. L’ossessione creativa di Balletto Civile è l’Altro. Questa volta l’indagine sarà l’Altro in amore, la libertà di scegliere, il perdersi nell’Altro come possibilità di vita vera, a costo di finire all’Inferno. Indossare un abito renderà l’anima gemella di qualcuno, toglierlo e indossarne un altro renderà vittima o carnefice”.

In scena Michela Lucenti, Fabio Bergaglio, Maurizio Camilli, Francesco Gabrielli, Alessandro Pallecchi, Stefano Pettenella, Filippo Porro, Emanuela Serra, Paolo Rosini, Giulia Spattini, Chiara Taviani, Natalia Vallebona, Simone Zambellli.

www.teatrodellatosse.it

Foto: 1. Il Maestro e Margherita di Emanuele Conte e Michela Lucenti; 2. Bad Lambs di Michela Lucenti; 3. Nell’Aere/Inferno #5 di Michela Lucenti e Maurizio Camilli, Balletto Civile.

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