La Flex community di New York in FLEXN di Reggie (Regg Roc) Gray e Peter Sellars al Napoli Teatro Festival
Dal 02 . 07 . 2016 al 03 . 07 . 2016
Napoli - Teatro Augusteo, PIAZZA DUCA D’AOSTA 263
Nell’ambito del Napoli Teatro Festival Italia, organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival e ideato da Franco Dragone, segnaliamo FLEXN, creazione collettiva di Reggie (Regg Roc) Gray e Peter Sellars realizzata con la Flex community di New York in scena al Teatro Augusteo di Napoli sabato 2 luglio 2016 alle ore 21.00 e domenica 3 luglio 2016 alle ore 19.00.
La danza flex è un particolare genere di movimento e espressione del corpo che, dal 2015, dilaga in America, evoluzione di un genere nato in Giamaica attraverso i reggae-club. Un fenomeno elettrizzante e contagioso che ha trovato sede all’interno dell’armeria di Park Avenue, ma che proviene dalla strada, dai quartieri off della zona di Brooklyn. Una “danza di strada” a tutti gli effetti che esprime temi di disagio sociale, direttamente legati alla cultura del movimento dei sobborghi neri, che diventano una sorta di narrazione delle ferite sociali e personali, attraverso un linguaggio del corpo innovativo e post-moderno.
Arrivano a Napoli per mostrare questo nuovo modo di interpretare la danza, il coreografo americano Reggie (Regg Roc) Gray – autentico pioniere della flex e collaboratore di Michael Jackson con cui creò il celebre passo “moonwalk” – e una compagine di 21 ballerini, i flex dancers. La performance può avere carattere collettivo “di gruppo” o di “solo” individuale ed è frutto delle creazioni degli stessi ballerini, nate da improvvisazioni d’ensemble: movimenti ritmati che simulano onde o spire di serpenti, presi in prestito dall’hip-hop o dalla break-dance e accompagnati da parole rappate, spesso oscene. Lo spettacolo, di grande potenza e vigore, si avvale dello sguardo visionario di Peter Sellars che si è affidato all’energia dei danzatori e alle loro improvvisazioni free-style, dichiarando «due repliche di Flexn non saranno mai uguali».
Flexn è uno spettacolo che esprime protesta, stati emotivi e temi autobiografici, ma anche pulsioni di ribellione contro l’ingiustizia, la discriminazione razziale e la violenza del duro sistema sociale americano.
«Ok non possiamo parlare troppo, ma forse possiamo danzare – sono state le parole di Reggie Gray quando il fenomeno ha iniziato a espandersi, da New York, a Manchester e ora anche in Europa – possiamo danzare nei parchi o nelle strade e comunicare così il nostro messaggio».
Foto: FLEXN di Reggie (Regg Roc) Gray e Peter Sellars ph. Stephanie Berger.