A Roma

La Compagnia De’ Mirjade in VORTICE. Sei mani e tre passi.

Dal 06 . 03 . 2015 al 08 . 03 . 2015

Roma - Teatro Hamlet, Via Alberto da Giussano 13

Il Teatro Hamlet di Roma ospita dal 6 all’8 marzo  2015 VORTICE. Sei mani e tre passi, ultimo lavoro creativo della Compagnia De’ Mirjade, spettacolo con la regia di Andrea Donatiello e le coreografie di Francesco Gara.

Sempre attenta alla ricerca e alla sperimentazione di nuovi linguaggi teatrali, spaziando dalla prosa ai readings letterari e al musical, la giovane compagnia, presente nel panorama romano da più di 5 anni, porterà in scena questa volta una performance in cui il linguaggio del corpo danzante istaura un dialogo creativo con videoproiezioni cinematografiche originali per rendere, attraverso il poliedrico gioco di immagini vive e bidimensionali proiettate,  la vita con il suo vortice emotivo.

Tre danzatori e tre attori professionisti nei panni dei tre protagonisti, Francesco, Andrea e Flavia e le lore vite che si intrecciano per sempre.

Danza contemporanea e moderna puntualmente combinate alla recitazione sperimentale dal vivo, alla musica e alle videoproiezioni che coinvolgeranno il pubblico sin dall’arrivo nel foyer. Poche mirate parole e molte suggestioni per entrare emotivamente in una storia realmente accaduta.

Francesco è un ragazzo gay di 20 anni molto socievole, dal temperamento libero e spensierato. Andrea e Flavia sono sposati – una coppia di 30 anni – conducono una vita coniugale tranquilla e serena. La vita dei tre si intreccerà con l’incontro tra Andrea e Francesco e più niente sarà come prima: sguardi intensi, i primi dubbi, paure, emozioni. Come definire questo rapporto? Nessuna definizione.

Flavia inizia a intuire qualcosa e il turbine, la danza di sensazioni ed emozioni, inizia a coinvolgere i tre protagonisti e di conseguenza anche il mondo che li circonda.

Una storia volta a chiunque perché in scena protagoniste sono le emozioni, ciò che accomuna tutti gli esseri umani.

Uno spettacolo intenso ed emotivo, con un’altalena di momenti di pathos e altri di grande leggerezza, narrata col silenzio e per mezzo del corpo.

In scena Azzurra Sottosanti, Francesco Gara, Gabriele Serpillo, Fabio Caputo e Flavia Cirillo.

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