In Piemonte

La compagnia Aiep in Temporaneo TempoBeat alla Lavanderia di Collegno

26 . 02 . 2016

21.00

Collegno (TO) - Lavanderia a Vapore, Corso Pastrengo 51

Prosegue la Stagione di Danza del Balletto Teatro di Torino che ospita venerdì 26 febbraio 2016 alla Lavanderia a Vapore di Collegno, Temporaneo TempoBeat, un appuntamento ideato e firmato da Claudio Prati e Ariella Vidach che coniuga danza contemporanea, beat boxing, e una particolare tecnologia di gestione del suono.

I TTBEAT danzatori (Chiara Ameglio, Giovanfrancesco Giannini, Manolo Perazzi, Stefano Roveda e Alessio Scandale) sono autori, oltre che interpreti, di una performance intesa come esperienza condivisa, creata ed elaborata in tempo reale dove il corpo e la voce costituiscono elementi imprescindibili per esprimere una condizione, uno stato intellettivo oltre che fisico.  La performance assume il carattere di un evento collettivo basato su azioni ed elaborazioni vocali che generano un ambiente sonoro estemporaneo. L’azione creativa trae fondamento dall’indagine che ogni performer conduce individualmente per dare un proprio senso al gesto in relazione agli altri, allo spazio e all’ambiente circostante, ricostruendo, sfidando l’abitudine, lo sperimentato verso nuove logiche fisiche e vocali. Il linguaggio scenico proposto coniuga dunque danza contemporanea, beat boxing, e una particolare tecnologia di gestione del suono.

La collaborazione intrapresa da alcuni anni con Marco Sambataro, compositore e musicista, ha introdotto i performer all’uso della beat-box, una strumentazione molto nota e apprezzata tra i più giovani, che consente di trasporre la voce e le parole nella gamma di sonorità tipiche di una batteria (percussioni, piatti, ecc.) e di altri strumenti musicali.  Il connubio tra tecnologia e creazione coreografica per l’occasione si è spinta oltre grazie all’utilizzo del sistema di programmazione audio MAX.

Max è un ambiente di sviluppo grafico per la musica e la multimedialità utilizzato da oltre quindici anni da compositori, esecutori, progettisti software, ricercatori e artisti interessati a creare software interattivi. L’applicativo Max è altamente modulare consentendo lo sviluppo di applicazioni personalizzate (patchers). Grazie suo progetto estensibile e alla sua interfaccia grafica, Max è comunemente utilizzato come punto di partenza per lo sviluppo di software a supporto della creazione di musica interattiva e grazie alla possibile  integrazione di computer laptop trova diffuso utilizzo nelle performance di live electronics.

Un software, un’applicazione ed una station multimediale adattata ad hoc per le esigenze di scena, diventano elemento scenografico, offrendo ai danzatori la possibilità di trasformare, live, l’ambiente sonoro della performance.  I danzatori diventano non solo protagonisti del movimento, ma sono anche dj-beat boxer, generatori della partitura sonora dello spettacolo. Questa inconsueta riproduzione vocale si è perfettamente inserita nel lavoro coreografico della compagnia, generando nuove e non convenzionai suggestioni.

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