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La bella addormentata di Rudolf Nureyev con Polina Semionova e Timofej Andrijashenko su Rai Play

Su Rai Play è disponibile gratuitamente su richiesta, La bella addormentata nella versione coreografica di Rudolf Nureyev con Polina Semionova e Timofej Andrijashenko andata in scena nel giugno 2019 al Teatro alla Scala di Milano. Una splendida e sontuosa produzione a cui si può assistere in qualsiasi momento della giornata.

Dal 19 . 04 . 2020 al 31 . 05 . 2020

Prosegue la collaborazione fra il Teatro alla Scala e la piattaforma RaiPlay con la pubblicazione di uno spettacolo al giorno disponibile su richiesta in qualunque momento della giornata.

Tra le proposte segnaliamo La bella addormentata nella versione coreografica di Rudolf Nureyev su musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij e ripresa da Florence Clerc andata in scena il 26 giugno 2019 al Teatro alla Scala con Polina Semionova nel ruolo della principessa Aurora e Timofej Andrijashenko in quello del principe Désiré con scene e costumi creati nel 1993 Franca Squarciapino, un allestimento splendido nello sfarzoso décor e nei preziosi costumi che rievocano la corte di Versailles.

Per assistere allo spettacolo cliccare QUI.

Il balletto, in un prologo e tre atti, è tratto dalla fiaba La Belle au bois dormant di Charles Perrault. La prima versione del balletto andò in scena a San Pietroburgo nel 1890 (in scena nel ruolo di Aurora l’italiana Carlotta Brianza) e vide svilupparsi una collaborazione esemplare fra coreografo ( Marius Petipa), musicista (Čajkovskij) e il direttore dei teatri imperiali (Vsevoložskij), creatore anche dei costumi, per dispiegare davanti agli occhi dei nobili pietroburghesi la dorata e favolosa grandezza della corte del Re Sole.

La Bella addormentata è un lavoro-chiave nella carriera di Rudolf Nureyev: è un grande successo di Marius Petipa (il coreografo che Nureyev ammirava di più) ed espressione ultima dello stile classico di San Pietroburgo (fondamento di tutta la sua arte coreutica). Proprio in questo balletto il giovane Nureyev elettrizzò il pubblico parigino dopo la sua defezione dalla troupe del Kirov nel 1961 e la sua richiesta di asilo politico alla Francia.

E proprio al Corpo di ballo del Teatro alla Scala Nureyev affidò, nel 1966, il debutto della sua versione de la Bella. In scena, folgorante, era lui stesso a fianco di Carla Fracci. Della coreografia originale di Petipa, Nureyev mantiene la sua straordinaria purezza, così come l’aveva appresa al Kirov, ma gli regala un respiro teatrale e drammatico nuovo: i rituali di corte, i cermimoniali, i giochi di potere, sono una metafora sociale che si dipana lungo gli atti; esplora le motivazioni e le sfumature psicologiche dei personaggi, primo fra tutti il Principe, inserendo nuove variazioni e creando una coreografia molto articolata.

Queste le parole di Nureyev per la presentazione del balletto: «Quando muovevo i miei primi passi a Ufa, il mio maître a danser – che era stato al Kirov – mi diceva sempre che la Bella era “il balletto dei balletti”. Ed io ne ero ghiotto per la mia parte. Il Kirov, più avanti, mi ha fatto scoprire lo splendore del Festin. Infatti, la Bella di Čajkovskij e Petipa rappresenta l’apogeo del balletto classico: la danza vi si afferma come arte maggiore. Il che rappresenta un evento storico: dopo la Bella, il balletto è riuscito a sedurre i più grandi compositori che non hanno più esitato a lavorare con i coreografi (…) Oggi, la Bella rappresenta per me il compimento perfetto del balletto sinfonico. Esige che il coreografo ritrovi l’armonia con la partitura di Čajkovskij. Con la Bella non si tratta di “creare” un evento senza domani, ma di produrre uno spettacolo duraturo che garantisca l’eccellenza d’una compagnia».

Protagonisti della versione 2019 proposta su Rai Play sono Polina Semionova nel ruolo della principessa Aurora e Timofej Andrijashenko al suo debutto nel ruolo del Principe Désiré.

Accanto a loro molti sono i personaggi e i ruoli da menzionare: la cattiva fata Carabosse (Beatrice Carbone), la buona fata dei Lillà (Emanuela Montanari), le altre fate buone (Martina Arduino, Alessandra Vassallo, Gaia Andreanò, Caterina Bianchi, Agnese Di Clemente, Maria Celeste Losa, Nicoletta Manni) e i loro cavalieri (Gabriele Corrado, Christian Fagetti, Andrea Risso, Andrea Crescenzi, Mattia Semperboni, Emanuele Cozzato, Walter Madau), il Re Florestano (Alessandro Grillo) e la Regina (Marta Romagna), i quattro Principi  (Marco Agostino, Gioacchino Starace, Edoardo Caporaletti, Nicola Del Freo), e, nell’ultimo atto alla festa di nozze, i protagonisti delle fiabe di Perrault, come il Gatto con gli Stivali (Federico Fresi) e la gatta bianca (Antonella Albano),  ma anche l’Uccello Blu (Claudio Coviello) e la sua principessa Florina (Vittoria Valerio) e i ballerini dei passo a cinque (Virna Toppi, Nicola del Freo, Alessandra Vassallo, Gaia Andreanò, Caterina Bianchi).

Questo il trailer dello spettacolo.

Francesca Bernabini

19/04/2020

Foto: La bella addormentata di Rudolf Nureyev,  Teatro alla Scala, ph. Brescia Amisano.

 

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