Nel Veneto

imPerfect Dancers Company a Vicenza con due lavori di Walter Matteini e Ina Broecks

18 . 04 . 2015

20.45

Vicenza - Ridotto del Teatro Comunale

Si conclude sabato 18 aprile 2015 al Ridotto del Teatro Comunale di Vicenza la rassegna Luoghi del Contemporaneo-Danza, stagione promossa e sostenuta dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza in collaborazione con Arteven. In scena la Compagnia imPerfect Dancers Company, compagnia di danza residente al Teatro Verdi di Pisa, con due brani: apre The Unseen Garden, su musiche di Antonio Vivaldi, Johann Sebastian Bach e Max Richter, un lavoro che ha debuttato nel marzo 2014 al Chutzpah Festival di Vancouver; chiude Istante, su musiche di Bach, Vivaldi e Pergolesi. Entrambi le coreografie sono firmate da Walter Matteini con Ina Broecks, direttori artistici della compagnia. Broecks cura anche i costumi e la scenografia, mentre Matteini il disegno luci.

In The unseen garden “l’impossibile diventa possibile; il giardino nascosto è il luogo dei ricordi, lo spazio in cui le cose della nostra infanzia tornano alla memoria, ripristinando la primordiale innocenza dell’essere umano. Qui le parole non sono vuote, i gesti non sono inutili. Questo giardino segreto, che è in ciascuno di noi, ci aspetta, per nutrire le nostre emozioni, per rivitalizzarci con passione, per restituirci il senso profondo dell’ammirazione e dell’estasi. In questo luogo, dove nulla è inutile, nessun atto è sprecato, l’essere umano può vivere riprendendo forza, curando le sue ferite, recuperando il senso della memoria”.

Istante vede in scena quattro danzatori, tre uomini e una donna, in un’opera in cui ad essere protagonista è la fragilità umana e i ballerini sono “anime che si incontrano per un intenso attimo in cui si risvegliano sentimenti condivisi”, nelle parole dello stesso Matteini.

Il pezzo è stato creato per un gala benefico (ha debuttato a Stoccarda nel maggio 2011) per la raccolta fondi in favore dei malati di Alzheimer. Si tratta di un lavoro intenso, percorso da istanze spirituali che intendono condurre lo spettatore ad una partecipazione e una meditazione sulla fragilità della vita.

Lo spettacolo è costruito su una linea emotiva precisa e penetrante. Sembra quasi che ogni emozione che la performance si propone di suscitare, sia stimolata da pulsioni di segno opposto, e così la riflessione sull’uomo, sulla sua fragilità, la solitudine, è ispirata da movimenti in coppia energici, un continuo contatto di corpi elastici.

 

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