Il volume com’era di Caterina Basso
22 . 03 . 2014
18:30
Roma - Opificio Telecom Italia
Nell’ambito delle iniziative Waiting for DNA, progetto di Romaeuropa, il 22 marzo all’Opificio Telecom Italia, Caterina Basso propone Il volume com’era.
Scrive l’autrice:
“Il lavoro ha preso forma a partire da un corpo che muove oggetti invisibili, seguendo un ritmo interno, un agire fatto di spostamenti e piccoli tracciati nello spazio. Seguendo piste non lineari, procedendo per tentativi, disseminando lo spazio di giochi e disegni, di suoni non udibili.
Un andamento frammentato ma naturale che si trasmette dall’attività delle mani, a tutto il corpo.
Un’attività che a tratti diventa insistente, compulsiva: la ricerca di un’autodisciplina, di istruzioni da seguire, di un compito che renda meccanici.
Un corpo bloccato da limiti ben definiti, un corpo che cerca una collocazione ma si ostacola da solo, le sue parti non collaborano tra loro, come facessero a turno resistenza passiva.
Un corpo che non trova il posto giusto, il conforto di sentirsi accolto in un dettaglio di tempo e di spazio, la casa, il sollievo della relazione.
Uno spazio fatto di presenze mancanti”.
Foto di Camilla Casadei Maldini