A Verona

Il debutto di Strings di Ivan Cavallari con il Corpo di ballo dell’Arena di Verona

Dal 18 . 02 . 2016 al 21 . 02 . 2016

Verona - Teatro Filarmonico

Giovedì 18 febbraio 2016 il Corpo di ballo dell’Arena di Verona debutta al Teatro Filarmonico di Verona in Strings, spettacolo firmato da Ivan Cavallari, ballerino e coreografo italiano, scaligero di formazione, già Primo ballerino dello Stuttgarter Ballett, direttore del West Australian dal 2007 al 2012 e da gennaio 2013 direttore del Ballet de L’Opéra National du Rhin.

“Il balletto – spiega Ivan Cavallari – prende forma da una mia creazione preesistente, che sottende la prima parte dello spettacolo, rimodellata però sui danzatori areniani, mentre la seconda parte è stata creata assolutamente ex novo per Fondazione Arena”.

Strings, secondo spettacolo di danza proposto dalla Fondazione Arena di Verona all’interno della Stagione Opera e Balletto 2015-2016 e prima creazione in Italia di Cavallari, è costruito sulle partiture di grandi compositori: Fritz Kreisler, Béla Bartók, Johann Sebastian Bach, Niccolò Paganini, Samuel Barber e Ludwig van Beethoven.

Significativa è la scelta del titolo: Strings, ossia corde. “Tutto il balletto è creato intorno a fili, sia astratti che concreti. – racconta Ivan Cavallari – Corde che possono unire gli esseri umani in modo visibile, ma anche invisibile. A volte le sentiamo, legate a rapporti molto intimi, che non hanno bisogno di essere spiegati e intrecciano relazioni orizzontali e verticali. Spesso riceviamo sensazioni, percezioni, senza sapere il perché: è la forza che esercitano questi fili invisibili, che hanno ispirato l’impianto generale del balletto, il quale non segue una linea narrativa ma questi intrecci emotivi”.

La drammaturgia musicale gioca un ruolo fondamentale nel tessere le corde, relazioni terrene e non, su cui si basa lo spettacolo; da qui l’orientamento di Cavallari ad attingere al repertorio per violino solista di grandi compositori: “La scelta si è rivolta prettamente alle partiture per strumenti a corda, soprattutto per violino come il celebre Adagio di Samuel Barber, presentate in un crescendo che parte da composizioni per violino e pianoforte, per passare a musiche per orchestra da camera, per poi sublimare con una delle composizioni più raffinate che siano mai state create per questo straordinario strumento a dialogo con la grande orchestra, che è appunto il Concerto per violino e orchestra di Beethoven».

Su queste grandi pagine lo spettatore è invitato a cogliere la natura profonda, talvolta inspiegabile, dei legami, che possono unire e dividere al tempo stesso, sfidando logica, tempo e distanze.

In scena i ballerini de L’Opéra National du Rhin Dongting Xing e Dane Holland, danzeranno a fianco dei Primi ballerini della Fondazione Arena di Verona Alessia Gelmetti, Amaya Ugarteche, Teresa Strisciulli, Evghenij Kurtsev e Antonio Russo.

Dirige l’Orchestra areniana il Maestro Victor Hugo Toro. Al violino solista Anna Tifu e al pianoforte Piero Salvaggio.

Lo spettacolo è in scena giovedì 18 e venerdì 19 febbraio 2016 alle ore 20.30, sabato 20 e domenica 21 febbraio 2016 alle ore 15.30.

Lo spettacolo rientra nel progetto Ritorno a Teatro, l’iniziativa della Fondazione Arena di Verona che mira ad accostare i più giovani al mondo del Teatro. Previste per giovedì 18 e  venerdì 19 febbraio 2016 forti riduzioni sui prezzi dei biglietti per studenti delle classi elementari, medie e superiori, le loro famiglie, gli insegnanti, i dirigenti scolastici e per insegnanti e allievi delle Scuole di Danza (info 045.8051933 – scuola@arenadiverona.it). Segnaliamo inoltre che in quelle giornate, alle ore 19.30, presso la Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico, i protagonisti di Strings presenteranno lo spettacolo in un breve incontro. Al termine del Preludio verrà offerto ai presenti un aperitivo prima del Balletto.

www.arenadiverona.it

Foto: 1.-5. Il Corpo di ballo dell’Arena di Verona in sala prove per Strings di Ivan Cavallari, ph. Ennevi; 6. Ivan Cavallari, ph. Frederic Godard.

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