Il Balletto del Teatro Nazionale Sloveno di Maribor in Sagra della primavera e Stabat Mater di Edward Clug per la prima volta al Teatro Sociale di Como
29 . 03 . 2019
Como - Teatro Sociale
La rassegna danza della stagione notte 2018/2019 del Teatro Sociale di Como AsLiCo propone venerdì 29 marzo 2019 il Balletto del Teatro Nazionale Sloveno di Maribor con due creazioni di Edward Clug per: Stabat Mater, su musica di Giovanni Battista Pergolesi, e Le sacre du printemps su musica di Igor Stravinsky.
Un percorso dal sacro al profano, in un contesto, quello della coreografia della Sagra che si avvera su una superficie d’acqua, uno dei quattro elementi, fonte di vita osservata agli albori della filosofia occidentale. Ma non solo. Questo appuntamento dedicato alla danza offre la possibilità di intraprendere un viaggio dalla sacralità del dolore alla ritualità per l’arrivo della primavera, da un momento tra i più intimi della Cristianità a leggende di una Russia pagana.
Per la sua versione della Sagra, Edward Clug si collega alla prima versione coreografica andata in scena il 29 maggio 1913 con le coreografie di Vaslav Nijinsky e con i Balletti Russi di Diaghilev.
Scrive il coreografo: «La rappresentazione originale di Nijinsky rappresenta un’iniziazione alla mia coreografia, nel rispetto del suo ermetismo e del suo carattere ‘disturbante’ e avanguardistico in quel periodo. La mia interpretazione dell’Incoronazione della primavera potrebbe anche essere interpretata come un tributo personale a Nijinsky e al famigerato (mancato) successo della première a Parigi, che è effettivamente diventata una dinamica piattaforma di sviluppo per la danza moderna nel XX° secolo. Questa interpretazione dell’Incoronazione segue la drammaturgia originale e la trama musicale ed entrambi rappresentano una leggenda della Russia pagana (pre-cristiana). La leggenda racconta una storia sul sacrificio rituale di una vergine, che deve ballare fino alla morte, al fine di ripristinare la fertilità della Terra e riguadagnare la benevolenza della divinità della sorgente pagana. Nell’aspetto iconografico, la performance impiega i simboli etnografici dell’antica leggenda russa, cioè le donne con una lunga treccia di capelli e guance rosee e uomini con la barba cresciuta – entrambi sono simboli sessuali, trasposti nel mondo contemporaneo – in cui tutto è preparato per la nuova consacrazione della primavera».
L’accostamento ad un momento tra i più sacri e commoventi della Cristianità, a livello coreografico e drammaturgico, con un impatto visivo completamente diverso, non è casuale. La musica scelta in contrappunto a Stravinsky è quella che venne composta da Giovanni Battista Pergolesi nel 1735.
«Lo Stabat Mater di Giovanni Battista Pergolesi – afferma Edward Clug – rappresenta uno dei tanti cammei che ritraggono Maria addolorata, durante la crocefissione di Cristo. La composizione dischiude l’intima percezione dell’autore per la narrazione sacra. Quando ho ascoltato per la prima volta la musica di Pergolesi, e a seguire durante l’approccio coreografico, ne rimasi istantaneamente folgorato, per la sua purezza, la semplicità, e in alcuni punti per le esclamazioni di gioia, che non tanto raccontano il dolore, ma piuttosto la conseguenza di questo: la Speranza. La Speranza è nella musica di Pergolesi, in contrasto con il dolore e l’angoscia della Vergine, la chiave di lettura più importante, che mi ha fornito l’opportunità di ripensare a questo celebre ‘topos’ biblico, come un luogo dove fornire la mia personale interpretazione del capolavoro di Pergolesi.
La mia coreografia è dunque ricca di riferimenti allegorici, con citazioni tratte dall’imaginario biblico tradizionale. Nondimeno, il contesto verista ed intimo di una quotidianità trasforma la visione in un nuovo tipo di visione, assolutamente atemporale, propria della danza, che riflette il nostro personale immedesimarsi nella relazione tra madre e figlio».
In occasione della Sagra della Primavera il Teatro Sociale di Como propone, dopo lo spettacolo (alle ore 22.00 circa) una Cena Stravinsky, realizzata in collaborazione con Sheraton Lake Como, che ha studiato in onore del balletto, e della sua storia tra Russia e Francia, un menù ad hoc. Una nuova experience che il Teatro propone per valorizzare il rapporto tra musica, teatro ed enogastronomia.
Foto: 1.-2. Balletto del Teatro Nazionale Sloveno di Maribor in Stabat Mater di Edward Clug, ph. Tiberiu Marta;