il Balletto del Sud con Le quattro stagioni di Fredy Franzutti a Ozan, festival di Ugento
16 . 08 . 2018
Ugento (LE)
In Salento, nell’ambito di Ozan, festival di Ugento promosso dall’Amministrazione Comunale di Ugento, il 16 agosto 2018 il Balletto del Sud presenta Le Quattro Stagioni, balletto in due atti di Fredy Franzutti con la partitura musicale eseguita dal vivo dall’Hungarian International Orchestra.
Lo spettacolo, su musica di Antonio Vivaldi e John Cage e ispirato alla poetica di Wystan Hugh Auden, rappresenta uno dei titoli più contemporanei del repertorio creato da Fredy Franzutti per la sua compagnia. Nella coreografia le stagioni sono pretesto per riflettere sulle fasi della vita dell’uomo e sui suoi sentimenti volubili. Le stagioni della vita o meglio dei sentimenti, non sono solo quattro, non sono dettate da mutamenti repentini scadenzati da giorni precisi del calendario, ma sono legate alla reazione emotiva dell’individuo di fronte agli eventi che accadono.
Musicalmente le Stagioni di Vivaldi sono intervallate da citazioni di John Cage e da testi del poeta inglese Wystan Auden (americanizzato nel 1939) recitati dall’attore Andrea Sirianni. Le scene sono dipinte dall’artista romana Isabella Ducrot che ha sintetizzato le stagioni in quadri sospesi e moventi che riproducono in maniera solo allusiva le atmosfere stagionali.
Ne Le Quattro Stagioni di Franzutti la primavera simboleggia il rapporto con l’amore, la relazione con l’altro e l’incontro, mentre il calore dell’estate è l’allegoria dell’immobilità, intesa come inabilità e incapacità di cambiamento. L’autunnale caduta delle foglie e l’arrivo della pioggia insistente ci riporta alla routine dei pendolari, al modo pratico e consueto di procedere nell’attività quotidiana. Il gelo invernale cala con la morte: la fine del rapporto, la morte del compagno di viaggio. La morte che rende inutile qualsiasi reazione. Ma le stagioni delle emozioni, come le stagioni metereologiche, non durano per sempre e, sia pure senza una progressione regolare, continua e prevedibile, ritornano, si alternano, ci sorprendono.