A Torino

Il Ballet Preljocaj a Torinodanza con Annonciation e altri pezzi di Angelin Preljocaj

Dal 28 . 10 . 2016 al 29 . 10 . 2016

Moncalieri (TO) - Fonderie Teatrali Limone, Via Pastrengo 88

Venerdì 28 ottobre 2016, alle ore 20.45 e sabato 29 ottobre 2016, alle ore 19.30, alle Fonderie Limone di Moncalieri, Torinodanza in collaborazione con La Francia in Scena propone Annonciation e altri pezzi del coreografo Angelin Preljocaj.

Una serata di composizioni del coreografo francese di origini albanesi Angelin Preljocaj, maestro del contem­poraneo diventato classico, un excursus che ripercorre le sue principali coreografie. La prima parte della serata si apre con due estratti da Ritorno a Berratham, creazione per il Festival d’Avignon 2015, dove un uomo fa ritorno a un luo­go che ha lasciato poco prima della guerra, ossessionato dall’idea di ritrovare la giovane amata.

A seguire il solo Fiamma, un estratto da Le Notti, la creazione realizzata per Mar­seille-Provence Capitale Europea della Cultura 2013.

Si pro­segue con tre estratti da Spectral Evidence creato per il New York City Ballet nel 2013, una coreografia sulla musica di John Cage in cui quattro donne e quattro uomini abitano un paesaggio geometrico e pulsante, con­trastato e disarticolato. Non manca il celebre duo di Le Parc, del 1994 creato per l’Opéra di Parigi, un inno all’amore fra dubbi e passioni come fuga dal quoti­diano sulle note di Mozart.

La Stravaganza del 1997, è una danza virtuosa e sontuosa, in cui due gruppi confrontano le loro culture fino a mescolarsi senza perdere ricordi e origini, come nella storia dell’immigrazione americana.

Ancora due duetti da Biancaneve, creato nel 2008 per il Ballet Preljocaj, balletto romantico e contemporaneo sulla forza universale dei simboli nella fiaba di Biancaneve, letta come Edipo inverso con la musica di Gustav Mahler e gli splendidi costumi di Jean Paul Gaultier, che incorniciano un utopico scontro tra giganti dell’arte. In Paysage après la Bataille (1997) Preljocaj coreografa il risultato di giochi immaginari dallo scrittore Joseph Conrad e dal pittore Marcel Duchamp.

Nella seconda parte Annonciation, duetto del 1995. Immor­talato dall’arte pittorica ma ignorato da quella coreutica, l’incontro fra la Vergine Maria e l’Arcangelo Gabriele cambia la storia. Una raffica di sensazioni contraddittorie investe la giovane sospesa fra paura e gioia, accettazione e ribellione, incredulità e devozione. L’angelo irrompe nel suo privato con gesti potenti, energici e dinamici e in 25 intensi minuti lo spa­zio si fonde con il tempo e l’istante del concepimento diventa l’inizio della creazione artistica, il momento in cui l’arte non è un concetto ma reale incarnazione. Le due danzatrici vivono un transfer amoroso di crescente complicità. I gesti solenni, ieratici, guerrieri di Gabriele incontrano quelli timorosi di Ma­ria in un dialogo di opposti sottolineato anche dalla musica di Stéphane Roy in contrasto con il Magnificat di Vivaldi. La corporeità porta la vita nella carne che da immacolata diven­ta sensuale: la brutalità incontra la tenerezza, la metafora si stempera nella letterarietà, l’erotismo penetra la bellezza. I movimenti sono espressivi, eleganti e inventivi. La luce accarezza la scena con la potenza dei quadri di Simone Martini ma le due indossano abiti moderni che le trasportano nell’e­terno presente dell’istante. La spiritualità si fa carne, la car­ne sublima la grazia trascendendo la delicatezza dei quadri. Sensualità ed estasi religiosa vibrano insieme in una compo­sizione intensa, forte, concentrata, in cui nulla è superfluo ma tutto necessario.

www.torinodanzafestival.it

 

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