Il Ballet de l’Opéra de Paris in Hommage a Jerome Robbins per #LOPERACHEZSOI
Fino a domenica 19 aprile 2020 sul sito web de l’Opéra di Parigi è disponibile Hommage a Jerome Robbins, spettacolo che rende omaggio al coreografo americano andato in scena nel 2018. Quattro le coreografie in programma: Fancy Free, A Suite of Dances, Afternoon of a Faun e Glass Pieces, quattro lavori che ben evidenziano l'infinita diversità delle fonti di ispirazione e il genio autoriale di Robbins. Tra i protagonisti, Eleonora Abbagnato, Amandine Albisson, Alice Renavand, Stéphane Bullion, Hugo Marchand, Karl Paquette e François Alu.
Dal 13 . 04 . 2020 al 19 . 04 . 2020
In questi giorni di chiusura per l’emergenza sanitaria anche l’Opéra di Parigi propone sul suo sito web la visione integrale di alcuni suoi spettacoli di successo.
Dal 13 al 19 aprile 2020 per #LOPERACHEZSOI è possibile visionare Hommage a Jerome Robbins, un omaggio al coreografo statunitense andato in scena nell’autunno 2018. Questo spettacolo in suo onore si compone di quattro diversi balletti che testimoniano l’infinita diversità delle sue fonti di ispirazione e il suo genio autoriale.
L’Omaggio si apre con Fancy Free, balletto divertente costruito da Jerome Robbins su musica di Leonard Bernstein, un vero ritratto teatrale di un’epoca che miscela danza classica e jazz con un tocco di tip tap. Creato nel 1944 e ispirato al musical On the town, in balletto è ambientato dentro e fuori di un bar a New York in tempo di guerra. Protagonisti tre marinai in libera uscita (gli ottimi Stéphane Bullion, Karl Paquette e François Alu), che, tra una bevuta e l’altra tentano approcci con due ragazze (Alice Renavand, Eleonora Abbagnato). Tra loro nasce una gara: ogni marinaio esegue un assolo. Le ragazze non si decidono e mentre i marinai fanno a botte, queste fuggono terrorizzate. I marinai, di nuovo soli, si consolano con una nuova bevuta. Passa una terza ragazza (Aurelia Bellet) e i tre si lanciano al loro inseguimento.
Di seguito un assaggio
Di tutt’altro sapore è A Suite of Dances, un duetto articolato in vari quadri tra il danzatore Mathias Heymann e la violoncellista Sonia Wieder-Atherrton, un dialogo raffinato tra danza e musica. Alle note di Bach risponde la danza volata nello spazio creata da Robbins che qui ha un sapore neoclassico. Questo balletto è stato creato da Jerome Robbins nel 1994 per Mikhail Baryshnikov.
Di seguito un assaggio
E’ un duetto anche Afternoon of a Faun, balletto del 1953 creato sulle note del Prélude à l’après-midi d’un faune di Debussy. L’ambientazione di Robbins differisce dalla versione originale di Vaslav Nijinsky collocando l’azione in uno studio di danza (una scena composta da tre pareti). Il ballerino (lo splendido Hugo Marchant) è sdraiato sul pavimento. Entra una ballerina (l’elegante Amandine Albisson), fa degli esercizi alla sbarra subito viene coinvolta dal danzatore in un sottile e sinuoso passo a due ballato sempre rivolgendosi al pubblico come fosse la quarta parete dello studio fatta di specchi. E’ una danza di sottilissima seduzione che si interrompe quando lui le dà un bacio sulla guancia. Lei esce dalla sala e lui ritorna alla sua posizione supina iniziale.
Di seguito un estratto
Lo spettacolo si chiude con Glass Pieces, un balletto creato nel 1983 per il New York City Ballet. Si tratta di un lavoro altamente formale, articolato in tre sezioni, dove Robbins sovrappone a un vocabolario tradizionale concetti provenienti dalla postmodern dance e costruisce schemi di movimento e ritmi visibili che traducono in architettura fisica le musiche di Philip Glass: Rubric e Façades (dall’album Glassworks), accanto a degli estratti dall’opera Akhnaten. Il risultato è un sofisticato linguaggio moderno che è allo stesso tempo ipnotico e carico di energia, quella di una quarantina di danzatori in scena tra cui i primi ballerini Sae Eun Park e Florian Magnenet. Le scene sono dello stesso Jerome Robbins con Ronald Bates, i costumi di Ben Benson.
Per visionare lo spettacolo cliccare QUI.
Segnaliamo che la programmazione #LOPERACHEZSOI prosegue proponendo dal 18 aprile al 21 maggio 2020 con il balletto Cenerentola, nella versione coreografica di Rudolf Nureyev che ambienta la favola di Perrault tra le luci di Hollywood.
Francesca Bernabini
18/04/2020
Foto: 1.-11. Fancy Free di Jerome Robbins, Ballet de l’Opéra de Paris, ph. Sébastien Mathé; 12.-13. A Suite of Dances di Jerome Robbins, Ballet de l’Opéra de Paris, ph. Sébastien Mathé; 14.-18. Afternoon of a Faun di Jerome Robbins, Ballet de l’Opéra de Paris, ph. Sébastien Mathé; 19.-24. Glass Pieces di Jerome Robbins, Ballet de l’Opéra de Paris, ph. Sébastien Mathé.