Hofesh Shechter con barbarians apre la Stagione Danza della Fondazione I Teatri di Reggio Emilia
28 . 09 . 2016
20.30
Reggio Emilia - Teatro Ariosto
L’imprevedibile e geniale coreografo Hofesh Shechter, dopo il suo debutto al festival Aperto 2015, torna per inaugurare la stagione della Fondazione I Teatri. In scena, mercoledì 28 settembre 2016, al Teatro Ariosto di Reggio Emilia, la trilogia barbarians, un mondo rarefatto secondo tre punti di vista radicalmente diversi: sull’intimità Part I: the barbarians in love, sulla passione Part II: tHE bAD e sulla banalità dell’amore Part III: Two completely different angles of the same fucking thing.
A disvelamento della sua coreografia elegante e intima al massimo grado, l’assai acclamato e perturbante the barbarians in love apre la serata. Tremanti di emozione, ma all’interno di un ordine, sei figure vestite di bianco (Maëva Berthelot, Chien-Ming Chang, Frédéric Despierre, Yeji Kim, Attila Ronai, Kenny Wing Tao Ho) si muovono come motivi di una partitura liturgica barocca. A seguire, si dispiegano due lavori veramente diversi: la volatile esplosione groove dubstep di tHE bAD – al contempo gioiosa e ipnotica – e l’intenso duetto Two completely different angles of the same fucking thing, a compimento di una serata che mostra la versatilità e talento di ciascuno dei danzatori e la voce singolare e ironica del coreografo, che dice: “Metto in scena la passione che sconvolge i sensi, carica di tenerezza e violenza”.
“All’inizio – così Hofesh Shechter prosegue a raccontare il suo approccio a barbarians – l’intenzione era mettere insieme tre pièce che esprimessero lo stesso concetto con un’energia diversa e confrontarmi con un’opera al di fuori della mia comfort zone, dunque una sfida, concentrandomi su elementi che ho sempre tenuto alla larga dai miei spettacoli, come la fantascienza e la ricerca dei costumi. Volevo raccontare quel momento nella vita in cui si esplora l’innocenza, quando uno comincia a farsi domande sull’amore, sulla scintilla che crea l’attrazione, sulla passione che sconvolge i sensi e genera sentimenti contrastanti che spaziano dalla tenerezza alla violenza: tutto immerso in quel senso di confusione, disperazione e disorientamento che stiamo vivendo”.
Lo spettacolo contiene alcune sequenze di nudo integrale.
Foto: 1. Hofesh Shechter, tHE bAD, ph. Gabriele Zucca; 3.-4. Hofesh Shechter, Two completely different angles of the same fucking thing, ph. Gabriele Zucca; 5.-6. Hofesh Shechter, barbarians in love, ph. Gabriele Zucca.