A Roma

Giuseppe Picone danza Salomè a Palazzo Braschi

Dal 23 . 06 . 2014 al 24 . 06 . 2014

21.30

Roma - Museo di Roma Palazzo Braschi

Lunedì 23 e martedì 24 giugno 2014, il cortile del Museo di Roma Palazzo Braschi ospita Salomè Ultimo Atto, spettacolo lirico coreutico ispirato al capolavoro di Oscar Wilde.

Ideato dalla regista Anna Cuocolo che ne cura anche le coreografie, l’evento è prodotto da D.d’Arte s.r.l. di Francesca Barbi Marinetti, con l’obiettivo di promuovere e valorizzare il patrimonio storico-artistico custodito all’interno dello spazio espositivo.

Protagonista dello spettacolo è l’étoile Giuseppe Picone, “una scelta – come spiega la regista – che si identifica come un’elezione pittorica, scultorea, alla ricerca di una bellezza ideale”. Un ruolo insolito, in questa messa in scena, quello destinato a Giuseppe Picone, al di fuori dei classici della danza, ma che grazie alla sua versatilità e alla sua grande capacità interpretativa ha fatto suo.

Nel cast dello spettacolo anche Manuel Parruccini, Primo ballerino del Teatro dell’Opera di Roma, nel ruolo di Giovanni Battista, e l’étoile Mario Marozzi nel ruolo di Erode.

“’Obiettivo di questo progetto, reso possibile grazie al sostegno della Sovrintendenza e agli sforzi della direzione di Palazzo Braschi, è di favorire, attraverso la contaminazione delle arti e l’apertura ai grandi spettacoli e cast internazionali, la massima valorizzazione delle opere museali che compongono il nostro immenso e troppo spesso poco considerato patrimonio artistico” ha dichiarato Francesca Barbi Marinetti, direttore artistico di Salomé.

“E’ già da qualche anno, che i Musei di Roma Capitale si aprono ad altre discipline artistiche – ha spiegato il Sovrintendente Capitolino Claudio Parisi Presicce –  ma sono convinto che in questo caso più che mai, l’arte incontra l’arte. Con lo spettacolo Salomè ultimo atto il pubblico potrà apprezzate tutte le forme artistiche: la pittura, la scultura, la danza, la musica e il teatro in unico momento”.

La scelta delle partiture, affidata a Maurizio Modugno, racconta sentimenti e stati d’animo che da Vivaldi a Pergolesi a Leoncavallo, fino alla canzone napoletana del primo Novecento, ricrea la suggestione di quelle notti di mezzaluna in cui passioni, mistero, sacro e profano si fondono, una sorta di tappeto musicale che unisce Venezia con Napoli e Macheronte in Giordania.

Nello spettacolo il ritmo della narrazione viene scandito dall’interpretazione di Massimo Wertmuller che legge un estratto dall’opera di Wilde, restituendo quelle suggestioni oniriche cariche di drammaticità contenute nel canto delle soprano Hae Young Hyun (schiava) e Yasko Fujii (Erodiade), sulle note di Paolo Andriotti, Primo Violoncello dell’Orchestra del Teatro di Messina e della cembalista Antonella Moles del Conservatorio  Nicola Sala di Benevento.

Il costume di Salomè è stato realizzato da Carlo Alberto Terranova. Gli allestimenti scenici e le proiezioni artistiche sono di Vito G. Zito.

L’evento è promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica – Sovrintendenza Capitolina, Presidenza Commissione Cultura, Politiche Giovanili e Lavoro. I servizi Museali sono di Zètema Progetto Cultura.

Partner dell’evento è la charity Antea, associazione che garantisce assistenza domiciliare ai malati terminali, che si è riservata l’intera seconda serata dell’evento acquistandone tutti i biglietti. L’iniziativa è interamente sostenuta da sponsor privati.

Foto: 1. Giuseppe Picone, ph. Barbara Gallozzi; 3. ph. Cristian Donvito.

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