In Umbria e in Puglia

A Foligno e a Lecce il Balletto del Sud con La Giara, balletto di Fredy Franzutti su musica di Alfedo Casella dalla novella di Luigi Pirandello

Dal 27 . 02 . 2018 al 03 . 03 . 2018

27 febbraio 2018 al Teatro Politeama Clarici di Foligno ; 3 marzo 2018 al Teatro Apollo di Lecce

La compagnia Balletto del Sud è nuovamente in scena con lo spettacolo La Giara di Fredy Franzutti, balletto in un atto la cui prima versione fu portata in scena dalla compagnia salentina nel 2009.

Lo spettacolo è in scena martedì 27 febbraio 2018 al Teatro Politeama Clarici di Foligno nell’ambito della programmazione del Teatro Stabile dell’Umbria e sabato 3 marzo 2018 al Teatro Apollo di Lecce nell’ambito della Stagione di balletto ideata dal Balletto del Sud e realizzata grazie alla collaborazione con gli Assessorati alla Cultura e allo spettacolo del Comune di Lecce, al contributo dell’Assessorato alla Cultura della Regione Puglia, e al Ministero per i Beni e le attività culturali. Segnaliamo che lo spettacolo a Lecce sarà eseguito con la musica dal vivo dall’Orchestra di Stato Ungherese Alba Regia che grazie ad un progetto di abbinamento e cooperazione Europea (Austria, Italia, Ungheria) ha permesso la collaborazione duratura tra la compagnia di danza e l’orchestra che proseguirà fino al 2022.

Il balletto La Giara di Franzutti, la cui tarantella fu scelta dal regista Michele Guardì per il Premio Letterario La Giara trasmesso da Agrigento il 24 luglio 2013, è la trascrizione coreografica, su musiche di Alfredo Casella, della nota novella di Luigi Pirandello pubblicata nella raccolta Novelle per un anno del 1917.

Il balletto è stato riallestito da Fredy Franzutti nel 2017 in occasione del 150° anniversario della nascita di Luigi Pirandello e dei 100 anni dalla scrittura della novella e arricchito grazie alla collaborazione con due noti artisti: l’affermato attore Sebastiano Lo Monaco che, con la sua presenza sul palco, renderà viva ed attuale la narrazione accompagnando gli spettatori nella comprensione della novella e dell’universo pirandelliano;  il celeberrimo artista Ercole Pignatelli la cui proiezione di opere incorniciano la scena e rendono l’atmosfera suggestiva ed altamente evocativa.

La storia, rappresentata nel balletto, ripercorre con umorismo molti dei temi cari allo scrittore agrigentino, tra cui la molteplicità dei punti di vista, l’ambiente siciliano, i conflitti interpersonali, l’ineluttabilità del fato che riporta la novella alle tragedie dei miti greci.

In questa commedia coreografica, come nella novella, traspare chiaramente la tematica della “roba”, ripresa dal Verismo verghiano, descritta con il morboso attaccamento di Don Lollò ai beni materiali (la giara in questione). Ma la sua funzione nella commedia supera la visione del realismo verista, creando invece un effetto tragicomico.

Alla figura del ricco padrone Don Lollò viene contrapposta quella di Zì Dima, il distratto gobbo conciabrocche, privo di poteri e risorse materiali, ma consapevole della dignità del lavoro che egli esegue con onestà e scrupolo. Nel rapporto antitetico tra due figure completamente diverse, entrambe poco consce dei propri limiti, ma accomunate dalla stessa ostinazione contadina, si inseriscono gli altri personaggi della storia: la figlia Nela, il giovane spasimante Luigi e i contadini che divengono tra danze e tarantelle, nei loro semplici commenti, personaggio unico. Dato che nessuno dei due contendenti vuole cedere all’antagonista, si arriva ad una situazione di stallo in cui non è più possibile distinguere chi abbia torto e chi ragione. Si tratta di un paradosso irreale sottolineato da scene e costumi che ripropongono un meridione fantastico e surreale.

www.teatrostabile.umbria.it – www.ballettodelsud.it

 

Scrivi il tuo commento

design THE CLOCKSMITHS . development DEHLIC . cookie policy