Focus Marie Chouinard al Festival MilanOltre. All’Elfo Puccini 5 creazioni della femme sauvage del Québec
Dal 04 . 10 . 2016 al 09 . 10 . 2016
Milano - Teatro Elfo Puccini - Sala Shakespeare, Corso Buenos Aires 33
Nella sua 30° edizione, il Festival MilanOltre dà voce per il secondo anno consecutivo a Marie Chouinard, femme sauvage del Québec per regalare al pubblico la più ampia testimonianza possibile del suo stile coreografico apparentemente rude e selvaggio che si declina in percorsi verso la libertà e la compassione, dove l’umorismo è possibile e l’eros onnipresente. Costruzioni formalmente compiute in cui stile e sostanza sono in perfetta risonanza.
Fresca di nomina come direttore della Biennale Danza di Venezia per il triennio 2017/2020 è una donna curiosa, eclettica e padrona di molteplici tecniche.
Marie Chouinard dal 1978, in trentasette anni di attività, di cui venticinque con la sua compagnia, realizza più di 50 opere personali e collettive che dal 1978 indagano il corpo sotto diversi punti di vista.
Chouinard continua a stupire con la sua danza intesa come un’arte sacra. Le sue opere sono un universo di invenzioni sempre nuove.
Dal 4 al 9 ottobre 2016 cinque le sue creazioni in Sala Shakespeare del Teatro Elfo Puccini di Milano:
- Le Cri du monde e Le Sacre du Printemps (4 e 5 ottobre, ore 20.30);
- il nuovo Hieronymus Bosch: The Garden Of Earthly Delights (7 e 8 ottobre 2016, ore 20.30);
- Gymnopédies insieme a Henry Michaux: Mouvements (9 ottobre, ore 18.00).
Le Cri du monde, riallestito dalla Compagnie Marie Chouinard appositamente per MilanOltre, è uno studio sulla divisione morfologica. Un lavoro profondamente commovente nasce da osservazioni architettoniche sul corpo, sondando le forze e le tensioni dentro di noi.
Dieci ballerini ritraggono la magnifica e indomabile furia in solo, duo e gruppi dando vita ad una macchina implacabile che esalta la voglia di vivere. Orchestrando voci tenui e urla frenetiche, grida di angoscia e di gioia, Marie Chouinard crea una danza estatica, un caos organizzato di corpi articolati.
Le Sacre du Printemps occupa nella produzione di Marie Chouinard una posizione speciale. Un potente inno alla vita e prima sua coreografia basata su uno spartito musicale. Marie Chouinard ritrova nella partitura di Igor Stravinsky un Nuovo Mondo, una pulsazione originale che è essenziale per il suo movimento. Lungi dal contraddire il ritmo della sua danza, la cadenza e la forza della musica ispirano, accompagnano e danno energia, creando l’eco e il contrappunto di un’organica, vigorosa e vivida coreografia. In questa sua versione Marie Chouinard costruisce il suo rito intorno ad assoli, cercando di risvegliare in forti movimenti il mistero intimo di ogni danzatore.
«Non c’è storia nel mio rito – spiega – nessuno sviluppo, nessuna causa ed effetto. Solo sincronicità. Come se stessi lavorando con il primo momento dopo la prima apparizione della vita. La performance è il dispiegarsi di quel momento. Ho la sensazione che prima di quel momento ci fosse solo una straordinaria esplosione di luce, un lampo».
Il 7 e l’8 di ottobre va in scena la nuova opera di Marie Chouinard Hieronymus Bosch: The Garden Of Earthly Delights, ispirata alle visioni surreali di Hieronymus Bosch nel 500° anno dalla morte. Presentata in anteprima lo scorso 4 agosto 2016 nella città natale del celebre pittore fiammingo e poi in prima nazionale il 14 agosto a Bassano Opera Estate.
La coreografa quebecchese reinterpreta in tre atti il grande racconto allegorico del trittico più famoso e ambizioso Il giardino delle delizie, visibile al Museo del Prado di Madrid e costituito da una tavola centrale e da due pannelli laterali. Il mondo prima della creazione degli animali, la nascita di Eva, ovvero il primo peccato; la raffigurazione del giardino delle delizie, cioè dei peccati carnali e, il castigo dell’Inferno, raffigurato come un incubo mostruoso. Un’opera pittorica dalla forte carica erotica che Chouinard sceglie per far vivere attraverso i movimenti dei suoi danzatori l’umanità e le sensazioni che emergono dal dipinto.
Di datazione incerta (1480/90 circa), in nessun altro lavoro Bosch raggiunge un tale livello di complessità, sia per i significati simbolici che per la vivida immaginazione. L’opera rappresenta numerose scene bibliche e ha probabilmente lo scopo di descrivere la storia dell’umanità attraverso la dottrina cristiana medievale, spaziando attraverso alchimia, religione, astrologia ma anche folclore e studio del subconscio umano.
Inchinandosi davanti a tanta complessità Chouinard ha dichiarato: «proprio come un coreografo può scegliere di rimanere aderente alla musica (o no), io ho scelto di rimanere vicina al quadro di Bosch e al suo spirito. La gioia di inchinarsi davanti a un capolavoro!».
Ultimo appuntamento il 9 ottobre alle 18.00 con la poetica e giocosa Gymnopédies, dedicata alle musiche di Erik Satie, le tre celeberrime Gymnopédies per pianoforte, con gli stessi ballerini che si esibiscono anche alla tastiera immersi in un’ambientazione fatta di vaporosi tendaggi. Marie Chouinard lo definisce: «un balletto per 10 danzatori sul tema del duo», ma Gymnopédies diventa un canto alla trasformazione, alla bellezza, alla presenza, all’assenza. E infine alla danza stessa.
La seconda parte della serata ripropone uno degli spettacoli più acclamati di MilanOltre 2015, Henry Michaux: Mouvements. La coreografia è ispirata a Henry Michaux, scrittore, poeta e disegnatore belga naturalizzato francese, vicino al movimento surrealista e dalla vita avventurosa e irrequieta. Punto di partenza è il libro Mouvements, 64 pagine di disegni a inchiostro e 15 di poesie. Tanto i disegni quanto le liriche sono un continuo riferimento per i danzatori, che arrivano a trasformarsi in segni grafici in movimento, diventando movimenti d’inchiostro, festa di macchie e di braccia che si muovono su e giù. La scrittura coreografica, allo stesso tempo, sfoggia un brillante senso della calligrafia dal grande impatto visivo tanto che si può affermare che la trasposizione dal libro alla danza è stata fatta “parola per parola”. Anche il poema centrale del libro e la postfazione fanno parte della coreografia.
I disegni vengono proiettati sullo sfondo, offrendo agli spettatori la possibilità di dare una propria lettura dei lavori di Michaux.
Foto: 1.-2. Compagnie Marie Chouinard, Le Sacre du Printemps; 3.-4. Compagnie Marie Chouinard Hieronymus Bosch: The Garden Of Earthly Delights; 5. Compagnie Marie Chouinard, Henri Michaux: Mouvements, ph. Silvie Ann Paré ; 6. Compagnie Marie Chouinard, Henri Michaux: Mouvements.