A Fiesole Duende con Bolero di Francesco Ventriglia e Emox Balletto con Achille e Pentesilea di Beatrice Paoleschi
28 . 07 . 2014
21.30
Fiesole - Teatro Romano
L’Estate Fiesolana porta in scena lunedì 28 luglio 2014 sul palco del Teatro Romano di Fiesole, due giovani Compagnie, Duende ed Emox Balletto, e due coreografi, Francesco Ventriglia e Beatrice Paoleschi.
La compagnia Duende presenta una versione del Bolero di Ravel firmata dal suo direttore, Francesco Ventriglia. “Non è possibile ascoltare questa musica senza muovere almeno una parte del corpo – sostiene Ventriglia – Da sempre le immagini che mi ha suggerito questo brano sono fatte di spazi enormi e di urla senza voce. Di qui l’ispirazione a creare un Bolero sulla mancanza di comunicazione e sulla potenza suprema del gesto sulla parola. L’uomo automa di De Chirico incastrato in paesaggi metafisici mi sembrava perfetto per descrivere un vocabolario che tende a cercare la sua forma per sottolineare la potenza del contenuto, eliminando tutte le sovrastrutture tipiche del volto e della parola. Sul tavolo invece, qualcuno che già ha trovato la sua capacità di comunicare con se stesso e con gli altri. I danzatori avranno i volti coperti da teste di manichino e sarà affidato esclusivamente alla danza il compito di descrivere quanta potenzialità di amore, sensualità e potenza che si può sprigionare nella semplicità del gesto”.
Emox Balletto porta a Fiesole lo spettacolo prodotto dal Premio Speciale MAB, Achille e Pentesilea – Eros e Thànatos. In scena i danzatori saranno accanto agli attori, per trascinare lo spettatore nella vicenda epica dell’amore tra il pelide Achille e l’amazzone Pentesilea: sullo sfondo di una scenografia essenziale, quest’ultima si trasforma da danzatrice in attrice, in un’espressione affidata ora alla parola ora all’intensità e tensione del gesto. Il palcoscenico diventa campo di battaglia e insieme lente d’ingrandimento attraverso cui scrutare ed indagare l’identità dei protagonisti e dei loro sentimenti. Nel cast spicca Francesco Mariottini.