Festival Tendance 2022
Virgilio Sieni, Giuseppe Muscarello, Roberto Castello, Giselda Ranieri, Michele Di Stefano, Sara Sguotti, Daniele Albanese, Ginevra Panzetti, Enrico Ticconi, gruppo nanou, Luca Brinchi, Irene Russolillo, Salvo Lombardo sono solo alcuni degli autori presenti all’edizione 2022 di Tendance, festival di danza contemporanea che si muove tra Latina, Pontinia, Sezze e Priverno dal 23 maggio al 5 giugno 2022.
Dal 23 . 05 . 2022 al 05 . 06 . 2022
Latina Pontinia Sezze Priverno
Dal 23 maggio al 5 giugno torna il Festival Tendance, titolato Furore per questa edizione 2022.
Il festival, con la direzione artistica di Danila Blasi e Ricky Bonavita inizia con un laboratorio ed una residenza a Sezze, si sposta a Latina con spettacoli, performances e incursioni urbane, fa tappa a Priverno il 3 giugno e per la prima volta in 12 edizioni anche a Pontinia, Teatro Fellini (1 e 2 giugno) con due spettacoli e la presentazione di un libro.
PROGRAMMA
LATINA
23 maggio ore 12.00 on-line Premio Theodor Rawyler 2022. Proclamazione progetto vincitori. Il Premio Theodor Rawyler, creato in memoria di uno dei fondatori e direttori del Festival, ha lo scopo di promuovere e sostenere la produzione e la diffusione di progetti originali nell’ambito della danza contemporanea favorendo il lavoro di artiste e artisti emergenti. Tra le numerose proposte arrivate la direzione artistica ha individuato 5 progetti destinati ad evolversi in spettacoli di danza, fra i quali la giuria sceglierà il vincitore, che otterrà un contributo alla produzione, l’inserimento del progetto compiuto in prima assoluta nella programmazione del Festival Tendance 2023 e l’inserimento del progetto nella programmazione 2023 di TWAIN Centro Produzione Danza Regione Lazio.
26 maggio Sala Multimediale Museo Cambellotti
ore 15.00 Trasmissioni – mettere mano agli archivi. Incontro a cura di Danila Blasi e Roberta Nicolai. Intervengono: Isabella Di Cola, Chiara Frigo, Salvo Lombardo, Giovanna Summo.
ore 17.00 Di fronte agli occhi degli altri / Virgilio Sieni – Compagnia Virgilio Sieni. Lo spettacolo nasce su invito del Museo della Memoria di Bologna, nato come testimonianza e denuncia della tragedia di Ustica del 27 giugno 1980 dove morirono 81 passeggeri innocenti durante uno scontro militare aereo, come accertato dalla magistratura. E’ dunque partendo dall’esperienza commossa di Bologna che nasce l’intenzione di continuare questo percorso attraverso altre opportunità d’incontro. In ogni luogo verrà richiesta la partecipazione di alcune persone, incontrate pochi minuti prima di andare in scena, esistenze, che di volta in volta doneranno l’identità al percorso coreografico: esistenze chiamate a condividere e improvvisare questi attimi di trasmissione.
27 maggio Museo Cambellotti
ore 16.00 e ore 17.00 I Pupi – le donne, I cavallier, l’arme, gli amori… / Giuseppe Muscarello – PinDoc. Rappresentare grandi storie attraverso corpi minuti è ciò che muove la tradizione dei pupi da secoli. Con i loro corpi, retti da fili e attraversati da un’asta di ferro dal cranio al bacino, i pupi tentano di rispecchiare l’essere umano tanto a livello strutturale quanto metaforico. Quel che accade nel processo coreografico è una trasformazione all’inverso: il danzatore entra nella forma del pupo, fa propria la sua postura, si muove in autonomia pur rimanendo mosso da altro. E’ dunque sia puparo che pupo di se stesso. Calata in una dimensione narrativa, la caratterizzazione del gesto si fonde con la ricerca del personaggio che segue il filo ideale di una storia, quella dell’Orlando Furioso.
28 maggio OperaPrima Teatro
ore 21.00 Home altrove / Daniele Albanese – Compagnia Stalker. Home Altrove è uno spettacolo e al tempo stesso una cornice di riflessione sulla comunicazione invisibile nella zona di confine tra l’azione e il pensiero, tra ciò che è qui e ciò che è altrove. In un momento storico in cui il concetto di ‘casa-mondo’ risuona forte nella coscienza globale collettiva, coreografia, suono e frammenti video si riverberano sulla scena innescando una riflessione sulla fragilità dell’attuale stato delle cose, per poi aprirsi a una domanda: in un mondo dai confini liquidi e in continuo divenire come quello contemporaneo, cos’è casa?
ore 22.00 Arsura / Marco Valerio Amico – Gruppo Nanou. Arsura è una sete che si genera grazie al vuoto, all’assenza, alla resistenza di un corpo solo in uno spazio vasto. È un lavoro sul tempo. È un attimo sospeso, carico di dramma, in cui osservare le macerie dell’accaduto. È un lavoro sulla mancanza. A 10 anni da Sport, Nanou torna a lavorare nella dimensione di solo coreografico per definire e rinnovare il suo immaginario.
29 maggio OperaPrima Teatro
ore 21.00 Refreshed oranges into theocean / Silvia Giordano – La Cap Creative Re-hub. Nella coreografia, vincitrice Premio Tendance 2021, tre giovani donne creano una narrazione metaforica e intima della loro condizione presente e delle loro proiezioni verso il futuro nel delicato passaggio all’età adulta. In un intimo viaggio al femminile, la ricerca coreografica esplora gli imprevisti innescati dai paesaggi emotivi creati dalle protagoniste.
ore 22.00 Entanglement_Studio2 / Lorenzo Di Rocco e Jennifer Rosati – Giardino chiuso. Vincitori PremioTwain_direzioniAltre. L’idea del lavoro nasce dall’indagine di un affascinante concetto appartenente al mondo delle particelle: l’entanglement, quel misterioso fenomeno della meccanica quantistica già definito da Einstein come “un’azione a distanza”, in cui due microparticelle, inizialmente fatte entrare nello stesso stato quantico, possono risultare connesse anche se poste successivamente a grande distanza una dall’altra. Dall’esplorazione di questo micro fenomeno nasce una riflessione sul rapporto tra atomo e uomo intesi come uno la riproduzione in scala dell’altro e dunque l’ipotesi che il fenomeno dell’entanglement possa verificarsi anche nella nostra realtà.
3 giugno Corso della Repubblica
ore 18.00 Quello che resta / performance urbana collettiva di community dance a cura di Enrica Felici e Francesca Schipani – PinDoc Cosa rimane dopo le macerie? Il dolore, la perdita, il lutto. Ma sopra ogni cosa, la speranza. Nella spinta della vita che riparte da un crollo in apparenza definitivo, si fa strada l’urgenza della tenacia, l’energia di ogni inizio. Così iniziamo a muoverci maceria dopo maceria, prima arrancando, poi a mano a mano più certi, alla ricerca di frammenti del passato da combinare con nuovi elementi di un tempo presente che muta nel luogo della possibilità. E da lì, su una terra che ancora ci sostiene, il coraggio e il desiderio di bellezza, riorganizzano la giostra della vita.
4 giugno Piazza del Popolo
ore 18.00 Aerea /Panzetti-Ticconi – Van A E R E A è la prima parte di un dittico che si articola attorno ad un oggetto sin dal principio impiegato per manifestare appartenenza e separazione, marcando il distinguo tra un ipotetico noi da loro. La bandiera. In costante prossimità, come facenti parte di un’unica anatomia, umani e bandiere compaiono da un fitto buio, lasciando solo a loro la possibilità di manifestarsi in immagini. Le bandiere di un grigio argenteo, si presentano ripulite da stemmi, simboli, sino a raggiungere la loro essenza plastica. Un punto zero privo di connotazioni in cui tutto può emergere, cominciare o sparire. Come appartenenti ad un passato prossimo o remoto, figure fantasmatiche prendono corpo in una partitura di svelamenti, evocando una stretta fratellanza tra due oggetti tessili, bandiera e sudario.
4 e 5 giugno MADXI
Orizzonte degli eventi / mostra di Enzo Lisi a cura di Fabio D’Achille
4 giugno MADXI
ore 19.00 Er Corvaccio e li morti – presentazione del libro di Graziano Graziani a cura di Valeria Vannucci
ore 20.00 e ore 21.00 wasn’t built in a day / Mostra multimediale / Salvo Lombardo e Daniele Spanò – Chiasma. lavoro composito che oscilla tra il video, la performance e l’immagine fotografica e che indaga il concetto di potere e le sue articolazioni, le cui le radici affondano in un classicismo disegnato nei secoli in maniera strumentale. Le opere in mostra ripercorrono quel sistema di segni che sottendono iconografie, canoni estetici, narrazioni e pseudo genealogie che stanno alla base della costruzione dell’identità culturale e nazionale in Italia. Quali sono le matrici dei discorsi nazionalistici di oggi? Quali le rappresentazioni – molte di stampo coloniale – che permeano ancora nel nostro presente? E quali, invece, le “contro-figure” che resistono a queste rappresentazioni?
Ore 20.15 e ore 21.15 Giulio/ Videoinstallazione / Giuseppe Muscarello – Babel. In un connubio tra letteratura e arte visiva, la narrazione scorre per successioni cronologica di avvenimenti e vicende ambientate dentro casa. Senza riferimenti storici questa videoinstallazione vuole essere una testimonianza letteraria della condizione subalterna in cui sono state tenute le donne da tempi immemorabili, un sorriso di ironia sulla inconsapevole, buffonesca crudeltà della coppia tradizionale, che si associa all’impegno sociale e politico di tutti coloro che da sempre si contrappongono a ogni tipo di prevaricazione.
Ore 20.30 Júpiter + Jaguar / Carlos González and Seth Buckley – Eyas Dance Project (Spagna) Júpiter + Jaguar è una sinergia di ferocia, sensualità e giocosità, un viaggio di libertà ed espansione. Il lavoro è un’esperienza potente, piacevole ed epicurea, con una danza fluida e una scrittura corporea virtuosa, piena di colore, incendiaria ed elettrizzante, piena di rimandi a mondi selvaggi e impregnati di seduzione.
Ore 21.30 If there is no sun / Brinchi-Russolillo-Karima2G – studio Spellbound Si aprono crepe nelle lingue a parlare di Africa ed Europa, di corpi-territori e di confini che opprimono. Si prova a condividere sogni e desideri. E un senso di estraneità. Si vorrebbero vedere i propri diritti riconosciuti e liberarsi dai propri fantasmi. Sulla terra, nel mare, in mezzo alle altre creature, una nuova comunità emerge dal suo stato di invisibilità. E intraprende una lotta che è un discorso e un viaggio, in cui l’ambiente muta per consunzione e sfocatura. I margini dei ritratti dei singoli si dissolvono. Emerge un organismo più ampio che si insinua tra i differenti paesaggi. Si sfumano i confini dall’uno al molteplice mentre l’ambiente si lascia attraversare, squarciare e acidificare.
5 giugno MADXI
ore 15.00 Scrivere la danza, incontro a cura di Danila Blasi e Graziano Graziani con Letizia Bernazza, Melissa Panarello, Mariateresa Surianello, Matteo Trevisani.
Ore 20.00 e ore 21.00 wasn’t built in a day / Mostra multimediale / Salvo Lombardo e Daniele Spanò – Chiasma
Ore 20.15 e ore 21.15 Giulio / Videoinstallazione / Giuseppe Muscarello – Babel
Ore 20.30 Dedica lontana / Sara Sguotti – Perypezye Urbane. E’ una dedica al pubblico presente e a chi è lontano, altrove. Vive della relazione con lo spazio, il suono e le persone che decidono di condividere segretamente questa pratica.
È una dedica al passato, al presente e al futuro. È movimento e si ispira a tutto quello che è il contorno creando infinite relazioni, partendo dall’estetica del luogo e arrivando all’intimo dell’individuo, legando ciò che è lontano con ciò che è vicino, creando connessioni invisibili che vivono soltanto dell’immaginazione dell’io. Vuole ri-creare una nuova comunicazione con il presente del del qui e dell’altrove. Il necessario atteggiamento è la sincerità.
Ore 21.30 Aerea /Panzetti-Ticconi – Van
PONTINIA
1 giugno Teatro Fellini
ore 19.00 Nel migliore dei mondi possibili – Intorno all’opera di Roberto Castello, presentazione del libro a cura di Danila Blasi, interverranno Roberto Castello, Valentina Valentini, Valeria Vannucci.
ore 21.00 ‘Mbira / Roberto Castello – Aldes. Quanto ha contribuito l’Africa a renderci quelli che siamo? Per molti secoli europei e arabi hanno esplorato, colonizzato e convertito ogni angolo del pianeta. Oggi tante culture sono perdute e quella occidentale è diventata per molti versi il riferimento universale. Impossibile dire se sia un bene o un male o sapere se i colonizzati prima della colonizzazione fossero più o meno felici. Sta di fatto che il mondo è sempre più piccolo e meno vario, pieno di televisioni che trasmettono gli stessi programmi e di negozi identici che vendono prodotti identici dalla Groenlandia alla Terra del Fuoco, dalla California, a Madrid, a Riyad a Tokio. Ma spesso nel processo di colonizzazione capita che il conquistatore cambi irreversibilmente entrando in contatto con la cultura dei conquistati. Di questo prova a parlare Mbira, un concerto per due danzatrici, due musicisti e un regista che – utilizzando musica, danza e parola – tenta di fare il punto sul complesso rapporto fra la nostra cultura e quella africana.
2 giugno Teatro Fellini
ore 21.00 SFERA uno stato eternamente nascente / Michele di Stefano – MK. SFERA si basa su un mescolamento caotico di corpi, condizionato sia dal linguaggio che dalla dinamica di movimento, e soprattutto da una intenzione ambientale. Il lavoro si sviluppa come un assemblaggio di corpi che cercano una possibile intesa a partire dall’utilizzo della parola, intesa sia nel suo potere linguistico sia nella sua concretezza di fenomeno fisico che afferma la presenza e definisce uno spazio: il parlottio, il coro, la sovrapposizione, il riverbero, il silenzio diventano tutti tramite di un’alleanza fisiologica tra persone, che identificano una nuova forma di intimità per la manifestazione della danza.
PRIVERNO
3 giugno Teatro Comunale Gigi Proietti
ore 21.00 If there is no sun / Brinchi-Russolillo-Karima2G – studio Spellbound
ore 22.00 Re_Play/ Giselda Ranieri – Aldes. Re_Play si pone nel solco della ricerca tra suono-voce e movimento dell’autrice; prosegue lo studio del gioco tra realtà autobiografica e finzione fino a sondarne i limiti in senso coreografico, quindi compositivo e musicale. Re_Play, è un solo danzato, la ri-messa in atto di ricordi e souvenir virtuali e reali. Ranieri riflette sul concetto di Distanza/Lontananza e, di conseguenza, su quello di Vicinanza/Presenza che ad esso si lega.
SEZZE
dal 23 al 26 maggio Spazio_MAT
Residenza artistica del progetto Le costellazioni del pupo di Giuseppe Muscarello – PinDoc
23 maggio Spazio_MAT
dalle ore 18.00 alle ore 20.00 Laboratorio / Giuseppe Muscarello e Michael Incarbone – PinDoc
ore 20.00 Esito performativo laboratorio / Giuseppe Muscarello – PinDoc
25 maggio Spazio_MAT
ore 20.00 Il furioso / Giuseppe Muscarello – PinDoc. Per tre giorni e tre notti Orlando s’aggira nella foresta, inseguendo qualcosa che non sapeva neanche di cercare: più scopre e più si perde. Nello smarrimento è la storia a farsi corpo, con la sorpresa di essere catapultati in un nuovo spazio, fatto di paesaggi che compaiono e scompaiono all’istante, di substrati comici e drammatici. Calata in una dimensione narrativa, la caratterizzazione del movimento del pupo si fonde, nella tessitura coreografica, con la ricerca del personaggio di Orlando, il protagonista dell’opera di Ariosto. Lavorando sulle sospensioni e sull’idea di essere mossi dall’esterno, la scena abitata dalla follia del pupo Orlando si muove fra tensione e leggerezza, per rintracciare le possibili declinazioni di movimento del danzatore a partire dalla postura del pupo.
www.festivaltendance.it
Per info e prenotazioni 3332062996 – Rosashocking.associazione@gmail.com
Foto: 1.’ Mbira di Roberto Castello, ph. Carlo Carmazzi; 2. Aerea di Ginevra Panzetti e Enrico Ticconi, ph. Gianluca Di Ioia; 3. Di fronte agli occhi degli altri di Virgilio Sieni, ph Roberto Guerzoni; 4. Entanglement di Lorenzo Di Rocco e Jennifer Rosati ph. Valeria Tomasulo; 5. Dedica lontana di Sara Sguotti; 6. Arsura gruppo nanou; 7. Home Altrove di Daniele Albanese ph. Laura Farneti; 8. Giulio di Giuseppe Muscarello; 9. I PUPI Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori di Giuseppe Muscarello; 10. I PUPI Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori di Giuseppe Muscarello; 11. Refreshed oranges into the ocean di Silvia Giordano ph. Alina Fejzo; 12. Replay di Giselda Ranieri, ph. Ilaria Scarpa; 13. SFERA uno stato eternamente nascente di Michele di Stefano, ph. Andrea Macchia; 14. wasn’t built in a day di Salvo Lombardo e Daniele Spanò.