In Toscana

Inequilibrio 2017. Festival di teatro e danza contemporanei al Castello Pasquini di Castiglioncello

Vent'anni di Inequilibrio, festival della nuova scena tra teatro e danza: dal 21 al 2 luglio 2017, dieci giorni di spettacoli al Castello Pasquini di Castiglioncello (LI). Nel programma danza 2017, un focus su Silvia Gribaudi e il Focus Young Arab Choreographers che ospita gli autori libanesi Bassam Abou Diab e Jadd Tank, Mounir Saeed (Egitto) e Sharaf Dar Zaid (Palestina). Protagonisti del festival, la Compagnia Abbondanza/Bertoni, Simona Bertozzi, Compagnie Virginie Brunelle, Annamaria Ajmone e Marcela Santander Corvalán, Manfredi Perego, Silvia Rampelli, Claudia Catarzi, Barbara Berti, Ginevra Panzetti e Enrico Ticconi.

Dal 21 . 06 . 2017 al 02 . 07 . 2017

Castiglioncello (LI) - Castello Pasquini

Dal 21 giugno al 2 luglio 2017 torna Inequilibrio, festival di teatro e danza contemporanei al Castello Pasquini di Castiglioncello in provincia di Livorno. L’edizione 2017, ideata e realizzata dall’associazione Armunia, festeggia i vent’anni della manifestazione riconfermandone la propensione al rinnovamento e l’impegno a confrontarsi con le sfide del presente. Tra gli obiettivi di Inequilibrio, quello di favorire l’incontro tra culture e di essere per gli artisti una dimora creativa per la ricerca e la condivisione di idee. Oltre ad autori e compagnie internazionali, il festival ospita i lavori nati negli spazi del Castello Pasquini grazie a residenze artistiche e periodici laboratori, incentivando la contaminazione dei linguaggi e lo scambio culturale: un festival dalla vocazione ‘artigianale’ che rispetta i tempi e le esigenze degli artisti, della creazione e del territorio.

“Gli spettacoli in programma nascono da relazioni costruite con gli artisti, oltre che da reti internazionali e assonanze rispetto ai luoghi in cui coltivare e far germogliare situazioni nuove – ha dichiarato Angela Fumarola, direttrice artistica della sezione danza (affiancata, per il teatro, dal direttore generale Fabio Masi) – In questa edizione, le scelte sono un intrecciarsi di segni e generazioni diverse per provare a tracciare una geografia dei percorsi artistici presenti sulla scena contemporanea”.

Si parte dunque il 21 giugno 2017 (Spazio Cara, ore 20.30) con A Set of Timings di Claudia Catarzi (giovane coreografa sostenuta dal progetto residenze di Armunia) e Michal Mualem: una composizione a due giocata sul ‘tempo’, in un luogo che ne contiene e trasforma gli eventi secondo casualità, simultaneità e prossimità. “Il tempo cambia gli incontri e i raccordi, quindi plasma il risultato delle forme materiche che incontra – scrive Claudia Catarzi – Esso agisce come uno scultore fa con la propria opera plastica. La performance dunque diventa come l’esperienza dello sfogliare un libro nella sua matericità”. Replica il 22 giugno 2017 ore 21.00.

Il 22 e 23 giugno 2017 (Spazio Pace), Ginevra Panzetti e Enrico Ticconi (artisti tra Berlino e Torino, allievi di Claudia Castellucci e in duo artistico dal 2008) con il primo lavoro Le Jardin: simbolo di quiete armoniosa e ricordo di un Eden perduto, i giardini conservano l’atto umano che plasma e forse fraintende la natura; due figure vagano e osservano un paesaggio immaginario (trasformato dai loro stessi gesti) in un singolare confronto con ciò che li circonda.

 

Il 23 giugno 2017 (Spazio Cara), Barbara Berti (artista bolognese residente a Berlino, selezionata per la Vetrina Giovane Danza d’Autore della Rete Anticorpi XL) è in scena con I am shape, in a shape, doing a shape: un’esplorazione, tra sequenze stabilite e improvvisazione, in cui diventa centrale la relazione con il pubblico e con lo spazio; un esperimento che mostra le invisibili connessioni tra mente e corpo, amplificate dal linguaggio coreografico, dalla percezione dei cambiamenti d’atmosfera e dall’empatia.

 

Sempre il 23 giugno (Spazio Cara), Habilé d’eau, compagnia fondata nel 2002 da Silvia Rampelli, in Euforia con Alessandra Cristiani, Eleonora Chiocchini, Valerio Sirna: uno studio in più sezioni, inaugurato al festival Short Theatre di Roma nel 2016, che si concentra sul ‘fatto’ separato dalla parola, sul corpo in sé in quanto materia autoevidente e sulla riflessione filosofica dell’essere-nel-mondo.

Il 24 e 25 giugno (Spazio Cara) arriva Simona Bertozzi, danzatrice e performer bolognese di formazione internazionale, dal 2005 autrice di una personale ricerca coreografica in cui mescola con sapienza spunti legati alle arti visive, alla filosofia e all’antropologia. A Inequilibrio presenta And it burns burns burns, quadro finale del Prometeo: “In questo quadro finale sono presenti cinque interpreti, adulti e adolescenti, insieme per ribadire, del Prometeo, la riflessione sulla technè e sulla trasmissione del ‘saper fare’ in quanto pratica non esauribile, tesa al turbamento della natura umana – scrive Simona Bertozzi – […] Si stratifica il sapere appena appreso per predisporsi alla vertigine successiva. E’ una fiamma che non si estingue. E l’orizzonte resta sospeso tra possibilità di caduta o elevazione”.

Il 28 e 29 giugno (Spazio Cara) sono per la prima volta ospiti di Inequilibrio Annamaria Ajmone e Marcela Sanzatander Corvalán con MASH, spettacolo che riflette sui processi di contaminazione culturali e individuali: “Con il termine MashUp, in ambito musicale, si indica una composizione realizzata miscelando fra loro due o più samples, attraverso l’appropriazione e la manipolazione degli elementi – sottolineano le autrici – MASH applica, in parte, lo stesso processo nel territorio coreografico. L’attenzione si focalizza sulla dinamica che scatta quando i frammenti si concatenano tra loro generando qualcosa di totalmente nuovo, ricco di significati inediti. La scena che abitiamo, in costante mutazione, diventa un luogo di coesistenza che ci appartiene e al contempo ci disorienta, costringendoci ad acclimatarci senza sosta”.

Sempre il 28 e 29 giugno (Spazio Cara) Manfredi Perego, già protagonista di Inequilibrio 2016 con un focus dedicato al suo lavoro, debutta con il quarto step di Geografie dell’istante, un duetto al femminile che nasce dall’esigenza di trasferire in codice la capacità di trasformazione dei corpi quando sono aperti ad un ascolto profondo dell’ambiente. Al centro del progetto, il corpo e la sua capacità di essere cassa di risonanza dell’anima. In scena Chiara Montalbani e Gioia Maria Morisco.

Il 30 giugno e il 1 luglio 2017 (Spazio Cara) torna ad Inequilibrio la Compagnia Abbondanza Bertoni con la prima nazionale del nuovo lavoro La morte e la fanciulla lavoro firmato nella coreografia e regia da Michele Abbondanza e Antonella Bertoni: “Abbiamo provato a mettere in scena tre differenti ‘capolavori’ – leggiamo tra le note di regia – Uno musicale: il quartetto in re minore ‘La morte e la fanciulla’. Uno fisico: l’essere umano nell’eccellenza delle sue dinamiche. Uno spirituale-filosofico: il mistero della fine e il suo continuo sguardo su di noi. Come già Matthias Claudius nel testo del Lied e Franz Schubert nel quartetto d’archi, abbiamo seguito il tema della morte accompagnata a giovani figure femminili; nello spettacolo questi due aspetti sono così distinti: piano coreografico (la Fanciulla) e piano video (la Morte)”. In scena Eleonora Chiocchini, Valentina Dal Mas e Claudia Rossi Valli.

Il 1 e il 2 luglio (Spazio Cara) arriva a Castiglioncello la Compagnie Virginie Brunelle (fondata a Montréal nel 2009) con Foutrement, coreografia per tre interpreti che esplora l’infedeltà di uomini e donne in balia delle tentazioni e degli istinti: traditi e feriti, si piegheranno alla disillusione d’amore, in bilico tra il desiderio e il dubbio, l’attrazione e l’ossessione.

Inequilibrio dedica quest’anno un focus (30 giugno e 2 luglio) all’artista Silvia Gribaudi, già ospite e collaboratrice di Armunia, autrice di un lavoro incentrato sul corpo e sulla libertà delle sue espressioni. Nato proprio con Armunia, il progetto Dov’è Adamo? (simpatico titolo ispirato dall’assenza di partecipanti di sesso maschile) ha preso il via nel 2015 con un laboratorio per donne Over 60, a cui nel 2016 si sono accostati finalmente dei ‘coraggiosi Adamo’. Nel 2017 Armunia ha proposto a Gribaudi l’incontro con le giovani danzatrici del Liceo Coreutico di Livorno ISS Niccolini Palli: da qui, un singolare nuovo ensemble che mescola identità e generazioni nel segno della libertà del corpo (30 giugno, La Limonaia). Tra gli altri lavori di Silvia Gribaudi in scena ad Inequilibrio, A corpo libero, che unisce lo sguardo sull’età e la leggerezza dell’essere performer per un istante e per sempre (30 giugno, La Limonaia), la versione definitiva di R.Osa, lavoro sull’osare creato per Claudia Marsicano e presentato in forma di studio a Inequilibrio 2016 (2 luglio, Spazio Cara) e What age are you acting? (2 luglio, Spazio Cara).

 

Infine, il FOCUS YOUNG ARAB CHOREOGRAPHERS, progetto dedicato a quattro autori provenienti dal Medioriente: un’iniziativa nata con l’obiettivo di favorire la mobilità degli artisti, il dialogo interculturale e lo scambio di pratiche performative.

Il 22 e 23 giugno (Sala del Camino), Mounir Saeed (Egitto) presenta What about Dante, un lavoro ispirato all’Inferno della Divina Commedia e miscelato con lo spiritualismo del sufismo in un singolare intreccio di inni cristiani e canti orientali.

Sempre il 22 e 23 giugno (Spazio Pace) Jadd Tank (Libano) propone Liberté toujours, un’indagine sul bisogno e sulla ricerca della libertà, il grottesco e interminabile circolo in cui inseguiamo le nostre piccole vittorie individuali e collettive.

Il 24 giugno e 25 giugno (Spazio Cara) c’è Sharaf Dar Zaid (Palestina) con To be… che pone l’accento sul conflitto tra l’essere ciecamente legati alle tradizioni e l’essere liberamente isolati dalla società; la performance non propone una soluzione ma una ricerca tra i due estremi, nel tentativo di trovare un equilibrio, per essere nel luogo in cui si deve e si ama essere.

Gli stessi giorni (Sala del Camino), anche Bassam Abou Diab (Libano) con Under the flesh, uno studio sulla relazione tra le culture, ma anche sul corpo e sulla morte, nato dall’aver vissuto la guerra e dall’essere stato costretto, nello sfinimento fisico e spirituale, ad utilizzare un enorme numero di strategie di sopravvivenza.

www.armunia.eu

Lula Abicca

Foto: 2.-3. A Set of Timings di Claudia Catarzi e Michal Mualem; 4. Le Jardin di Ginevra Panzetti e Enrico Ticconi; 5.-6. I am shape, in a shape, doing a shape di Barbara Berti; 7.-8. And it burns burns burns, Prometeo di Simona Bertozzi; 9.-11. MASH di Annamaria Ajmone e Marcela Sanzatander Corvalán; 12.—13. Geografie dell’istante di Manfredi Perego, ph. Giorgio Termini; 14.-15. Compagnia Abbondanza Bertoni, La morte e la fanciulla; 16. Compagnie Virginie Brunelle, Foutrement, ph. Tobie Marier Robitaille; 17. Compagnie Virginie Brunelle, Foutrement; 18.-19. Silvia Gribaudi; 20. Claudia Marsicano in R.Osa di Silvia Gribaudi, ph. Lucia Baldini; 21. Mounir Saeed What about Dante;  22. Jadd Tank, Liberté toujours;  23. Sharaf Dar Zaid, To be…; 24. Bassam Abou Diab Under the flesh.

 

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