Eleonora Abbagnato nella Carmen di Amedeo Amodio al Teatro Regio di Parma
Dal 07 . 04 . 2018 al 08 . 04 . 2018
Parma - Teatro Regio, Strada Giuseppe Garibaldi 16/a
Sabato 7 e domenica 8 aprile 2018, al Teatro Regio di Parma per la rassegna ParmaDanza, è in scena Carmen, balletto in due atti di Amedeo Amodio, una produzione di Daniele Cipriani Entertainment.
Protagonista del balletto Eleonora Abbagnato, ètoile dell’Opéra de Paris e direttrice del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma; nel balletto sarà lei a vestire il ruolo della bella e ammaliante sigaraia di Merimée. Accanto a lei il bravo solista del Teatro dell’Opera di Roma Michele Satriano nel ruolo di Don José, Giorgia Calenda, anche lei apprezzata interprete del ballo capitolino, nel ruolo di Micaela, Alexandre Gasse in quello di Escamillo e Valerio Polverari, Virginia Giovanetti, Noemi Luna, Elisa Aquilani, Marta Marigliani, Flavia Morgante, Flavia Stocchi, Giacomo Castellana, Giovanni Castelli, Umberto Desantis, Walter Maimone, Giovanni Perugini, Dennis Vizzini.
Il balletto è un condensato di intrecci d’amore tra Carmen, Don José, Micaela ed Escamillo sviluppato con l’espediente scenico del ‘teatro nel teatro’ sulle celeberrime note dell’opera di Bizet.
La versione di Amodio in due atti, inizia laddove l’opera lirica di Bizet finisce. Scrive Amedeo Amodio: “Sulle ultime note dell’opera si chiude il sipario. In palcoscenico inizia lo smontaggio delle scene. A poco a poco o il personale e quanti altri hanno assistito allo spettacolo da dietro le quinte vengono catturati dai fantasmi del dramma appena trascorso e man mano, un gesto, uno sguardo, un oggetto, li spinge ad immedesimarsi in ognuno dei personaggi; per puro caso. È dunque per puro caso che Don José incontra Carmen, che rappresenterà per lui l’unico momento di vita autentica, intensa, ma anche quello della morte. A questo punto tutto è stabilito, meno il percorso o il labirinto dei due destini ormai indissolubilmente legati. Così si potranno creare accostamenti scenici imprevedibili e surreali, ma sempre volti verso un’unica fine. Sarà comunque Carmen, profondamente consapevole dell’ineluttabilità del momento finale, a condurre il gioco trasgressivo ed eversivo, in un impossibile tentativo di sfuggire alla sua sorte. La scena, come la musica, si svuota durante lo svolgimento del racconto, fino a rimanere, nel momento finale, completamente scarna, desolata ad esprimere la “solitudine tragica e selvaggia” di una donna che, sin dall’inizio, cerca di affermare il proprio diritto alla vita e alla libertà”.
Creata nel 1995 per Aterballetto e costruita sulle musiche dell’opera di Georges Bizet e con un adattamento e interventi musicali originali di Giuseppe Calì, questa versione della Carmen è stata riallestita nel 2014, sempre con Eleonora Abbagnato quale protagonista, al Teatro Massimo di Palermo, e poi nel 2015 in una nuova produzione di Daniele Cipriani Entertainment ottenendo un grande successo nelle passate stagioni.
Di seguito un servizio dell’Adnkronos del 2015 in occasione del debutto della Carmen di Amedeo Amodio con Eleonora Abbagnato quale protagonista a Modena.
Foto Enrico Ripari.