A Napoli

DOMINA, un evento a cura di Manuela Barbato e Emma Cianchi nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

26 . 11 . 2016

Napoli - Casina Pompeiana, Riviera di Chiaia

In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, e all’interno della rassegna Svergògnati – un atto d’amore organizzata dall’Assessorato alle pari opportunità del Comune di Napoli, va in scena sabato 26 novembre 2016 (ore 16 e ore 17) alla Casina Pompeiana in Villa Comunale DOMINA, un evento a cura di Manuela Barbato e Emma Cianchi.

Proiezioni e monologhi, mostra fotografica e performance di danza contemporanea con Elettra Caiazzo e Antonio Nicastro per indagare, portare alla luce e condividere un fenomeno sempre più dilagante: la violenza sul corpo e sulla mente della donna ad opera dell’uomo. “E’ una violenza di genere, che, seppure dissimulata all’inverosimile, intacca le relazioni affettive, lavorative e sociali di ogni donna – sostiene Manuela Barbato – E’ una violenza che conosce innumerevoli campi di azione e ancor di più innumerevoli gradi d’intensità dal più efferato al più celato e impercettibile. Per dirla con le parole di Michel Foucault, filosofo del biopotere, il potere è tanto più forte quanto più è dissimulato“.

DOMINA è un termine che va letto nei due significati, quello italiano (verbo dominare, sottomettere egli domina) e quello latino (sostantivo femminile domina, dominae padrona, moglie, donne amata). La performance prende vita dall’indebolimento di una donna plasmata e completa la sua parabola con l’affermazione di quella stessa donna finalmente libera e fiera di essere padrona di se stessa” spiegano Manuela Barbato e Emma Cianchi.

La mostra fotografica a cura di Federica Capo riprende alcuni momenti dell’atto performativo riportando in sei scatti la dicotomia interna al termine DOMINA. Il monologo, scritto da Manuela Barbato critico di danza e operatrice nel settore cultura, è indirizzato agli uomini e anziché alle altre donne, sottolineando così la necessità che sia l’uomo a dover rimettere in discussione se stesso e non la donna a trascorrere la vita a difendersi.

L’evento è ad ingresso gratuito.

Foto: Federica Capo.

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