Do Animals Go to Heaven? di Olimpia Fortuni ad Arezzo per Invito di Sosta
17 . 02 . 2019
17.00
Arezzo - Teatro Mecenate, Viale Dante
La Rassegna Invito di Sosta, organizzata dall’Associazione Sosta Palmizi, dedicata alla danza contemporanea d’autore e realizzata con il contributo della Regione Toscana e con il sostegno del Comune di Arezzo propone domenica 17 febbraio 2019 al Teatro Mecenate di Arezzo, Do Animals Go to Heaven?, nuovo lavoro della giovane coreografa Olimpia Fortuni.
Con questo progetto, sostenuto dal Fondo regionale a sostegno della danza d’autore 2017 dell’Emilia Romagna e vincitore del Bando Nuove Opere sostenuto da MiBAC e SIAE nell’ambito dell’iniziativa Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura (Ed. 2017), Olimpia Fortuni misura il suo talento e la sua poetica con una prima coreografia di gruppo.
Qual è oggi il rapporto tra la natura e l’uomo, tra l’uomo e l’animale? Di fronte all’osservazione di una natura incontaminata, in cui gli animali vivono liberi il proprio habitat, queste domande di partenza si alimentano di visioni e suggestioni. Da qui la riflessione, per contrasto, sull’esistenza di veri e propri lager in cui gli animali sono costretti a vivere, per motivi legati alle esigenze e condizioni del mercato attuale, volto alla produttività intensiva.
Importanti fonti di ispirazione e confronto sono state le opere di Jonas Burgert e l’esperienza all’interno di un mattatoio. L’osservazione del mercato e della produzione ossessiva (di cibo, di oggetti, di legami, di buoni propositi, di idee) è la riflessione da cui partire per volgere lo sguardo sull’ordine delle cose, per mettere in relazione la bellezza e l’orrore, l’ombra e la luce, prenderne consapevolezza e rinnovare un possibile equilibrio fra questi opposti che sono insiti nella natura umana.
Lo spettacolo, prodotto da Associazione Sosta Palmizi, vede in scena i danzatori Pieradolfo Ciulli, Olimpia Fortuni, Masako Matsushita, Gabriele Montaruli, Raffaele Tori.
Foto: Do Animals Go to Heaven? di Olimpia Fortuni, ph. Andrea Macchia