Danae Festival 2015
Dal 27 . 11 . 2015 al 14 . 11 . 2015
Milano
L’edizione 2015 di Danae Festival, manifestazione curata dal Teatro delle Moire e dedicata alla scena contemporanea, presenta quest’anno diverse novità. Innanzitutto il periodo: da sempre collocato in primavera, il festival quest’anno si svolge in autunno, dal 27 ottobre al 14 novembre 2015, occupando molteplici spazi della città di Milano. Diventa poi festival multidisciplinare, unico in Lombardia riconosciuto dal Ministero e dalla Regione: propone artisti che attraversano differenti codici tra teatro, danza e performing arts; da quest’anno presenta anche una sezione dedicata alla musica sperimentale.
Tra gli spettacoli in programma segnaliamo:
Martedì 27 ottobre, ore 21, Teatro Out Off: Dragging The Bone. Concept, regia, sculture e performance Miet Warlop. Dragging The Bone, è l’ultimo lavoro artista di origine belga Miet Warlop, i cui lavori sono un caleidoscopio di immagini sospese tra magia, ironia e surrealismo, di grande impatto visivo, dove danza, teatro e arte visuale convivono in una fusione onirica e allucinata. In Dragging The Bone Miet si interroga sul ruolo della profezione nel nostro tempo, costruendo una scultura gigante, che prende ispirazione da “il fegato di Piacenza” modello bronzeo di fegato di pecora con iscrizioni etrusche a cui i sacerdoti si riferivano per ricavarne auspici.
Mercoledì 28 e giovedì 29 ottobre, ore 21, Teatro Out Off: CollettivO CineticO, 10 Miniballetti. Regia, coreografia, danza: Francesca Pennini. 10 Miniballetti, ultima creazione di Francesca Pennini e Angelo Pedroni, è un’antologia di danze in bilico tra geometria e turbinio dove l’elemento aereo è paradigma di riflessione sui confini del controllo. Correnti e bufere, ventilatori e droni, uccelli e grand-jeté diventano allegorie sul legame tra coreografia e danza in un’indagine che rimbalza tra la ripetibilità del gesto e l’improvvisazione, tra la scrittura e l’interpretazione.
Sabato 31 ottobre e domenica 1 novembre, ore 21, Teatro Out Off: Effetto Larsen, Functions ovvero il gioco dell’amore di Matteo Lanfranchi. Functions, coprodotta dal Festival e presentata in prima assoluta, è un progetto basato sulle spiegazioni scientifiche dell’amore, il sentimento più misterioso al mondo. Attraverso il meccanismo del gioco, gli spettatori, come giocatori di un quiz, saranno coinvolti in tempo reale per scegliere come far procedere una relazione d’amore.
Giovedì 5 novembre, ore 21, Teatro Out Off: Tiny. Di e con: Annamaria Ajmone. Tiny è un lavoro raccolto, intimo. La ricerca coreografica indaga il termine “abbandono” inteso come “affidarsi a se stessi”, perdersi nel proprio spazio interiore.
Giovedì 5 novembre, ore 21, Teatro Out Off: CAB 008, On the other hand. Coreografia e interpretazione: Luisa Cortesi. Con On the other hand la Cortesi porta in scena una donna e tutte le donne del mondo. La danza pone l’accento sulla ripetizione gestuale, istintiva e potente, come un meccanismo incantato, un marchingegno magico.
Venerdì 6 novembre, ore 19.30, Teatro Litta Sala Cavallerizza: Tonight Lights Out! Concept, testo, performance: David Weber-Krebs.
Venerdì 6 novembre, ore 21.30, e sabato 7 novembre, ore 17, LachesiLAB: Teatro Delle Moire e Cinzia Delorenzi, Sante di Scena. Di e con: Alessandra De Santis, Cinzia Delorenzi, Attilio Nicoli Cristiani. Sante di Scena è un viaggio dentro la vita di alcune sante e/o suore, signore di fede che hanno saputo essere nella realtà e allo stesso tempo fuori dalla realtà, allestendo rappresentazioni per vivere la propria differenza di sguardo. Uno spazio di rappresentazione, un convento, un oratorio, un teatro o un giardino diventa luogo di trasfigurazione in cui tre consorelle rivivono la loro quotidianità tra realtà e raffigurazione di mistiche e sante reali o immaginate di ogni tempo, tra estasi, possessioni e deliri musicali.
Sabato 7 novembre, ore 21, Teatro Out Off: Tranforming Me -a bilingual solo. Coreografia: Medie Megas. In questo assolo poetico la coreografa e danzatrice greco/inglese si domanda come una trasformazione personale si relazioni a quella sociale e come il cambiamento rapido e dilagante del mondo attorno a noi ci condizioni.
Domenica 8 novembre, ore 15, Palazzina Liberty: CAB 008, Meditation on beauty. Coreografia: Marina Giovannini. Composto di frammenti complementari di una medesima riflessione, Meditation on beauty è un lavoro che nasce a partire dalla fascinazione per le geometrie, come forma di misurazione dello spazio e base del rigore per ardui esercizi di equilibrio, movimenti tesi e pose che impongono la fiducia assoluta nel corpo, nella stabilità dell’altro.
Domenica 8 novembre, ore 19.30, DID Studio: Everything is ok. Di e con Marco D’Agostin. Everything is ok è un lavoro che si pone come un esperimento sulla stanchezza del guardare.
Domenica 8 novembre ore 19.30 – DID Studio: Paradise. Scritto, diretto e coreografato da: Francesco Marilungo. Coprodotto dal Festival, Paradise ha come centro il masochismo, visto come strumento per raggiungere il proprio eden.
Foto: 2. Dragging The Bone di Miet Warlop; 3. CollettivO CineticO, 10 Miniballetti di Francesca Pennini; 4. Effetto Larsen, Functions di Matteo Lanfranchi; 5. Tiny di e con Annamaria Ajmone; 6. On the other hand di Luisa Cortesi; 7. Tranforming Me -a bilingual solo di Medie Megas; 8. CAB 008, Meditation on beauty di Marina Giovannini; 9. Everything is ok di Marco D’Agostin; 10. Paradise di Francesco Marilungo.