CRUDO, Festival di danza contemporanea e performing arts 2024
Dal 17 . 04 . 2024 al 18 . 04 . 2024
Bologna - Teatro Dehon, Via Libia 59
Si chiude il 17 e 18 aprile 2024, al Teatro Dehon di Bologna, la terza edizione di CRUDO, Festival di danza contemporanea e performing arts a cura di Leggere Strutture Art Factory.
Il Festival nasce per dare spazio ad artisti emergenti del panorama della danza contemporanea nazionale ed internazionale. Porta in scena nuove energie creative, che intraprendono un percorso innovativo ed esperienziale, con tecniche e focus inediti.
La serata di mercoledì 17 aprile si apre con il cameo omaggio a Leggere Strutture Hub, del musicista Guglielmo Pagnozzi (sax soprano, voce).
A seguire lo spettacolo di danza Angry Butterfly di e con Riccardo De Simone. Il progetto coreografico utilizza la rappresentazione dell’idolo nella cultura pop per trattare la svestizione del personaggio come simulatore di identificazione, passando dall’attitudine caratteriale alla manifestazione espressiva della vulnerabilità.
La serata si conclude con Forget-me-not di e con Michele Scappa e Lucas Delfino. Il lavoro è un’indagine sulla condizione in cui si trovano i corpi quando migrano: da una condizione all’altra, da un luogo ad un altro, da un periodo della vita all’altro, in trasformazione.
Giovedì 18 aprile l’ultima giornata di Festival si apre con il cameo omaggio a Leggere Strutture Hub della talentuosa interprete Cristina Zavalloni.
A seguire con il risultato del lavoro dei danzatori del progetto Art Factory international a seguito della Residenza artistica sotto la guida del coreografo Emanuele Rosa.
Finale del Festival sul palco poi arriva la danza contemporanea del coreografo e danzatore Carlo Massari, che presenta Metamorphosis | Larva. Un nuovo, delicato progetto di ricerca sul sottile confine tra uomo e bestia; un’indagine sulle trasformazioni, sul cambiamento, l’alterazione fisica e spirituale dell’essere, la ricerca della propria natura, identità, forma.
Crudo Festival è in collaborazione con il Teatro Dehon di Bologna, in collaborazione con il Comune di Bologna e con il contributo di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.