Cristina Kristal Rizzo al festival Natura Dèi Teatri con Invisible piece, La Morte del Cigno in chiave pop
29 . 06 . 2018
21.00
Parma - Lenz Teatro, Via Pasubio 3/e
Venerdì 29 giugno 2018 la danzatrice e coreografa Cristina Kristal Rizzo presenta il suo storico spettacolo Invisible piece a Parma, negli spazi di Lenz Teatro, nell’ambito della ventitreesima edizione del Festival Natura Dèi Teatri.
La coreografia interroga uno dei capolavori della tradizione ballettistica, La Morte del Cigno, nella storica versione interpretata da Anna Pavlova nel 1924.
«La Morte del Cigno può essere pop, si può reinterpretare, può essere contemporanea e fruibile a tutti? Che ruolo ha lo sguardo in quello che accade in scena?»: questi gli interrogativi alla base di Invisible piece – contemplation piece, involving piece, dead piece.
Mentre il pubblico si confronta con la visione originale, in uno schermo, della Morte del Cigno danzata da Anna Pavlova nel 1924, Cristina Kristal Rizzo, coreografa e interprete, è al centro della scena e attraverso una traduzione simultanea dell’antica versione «attualizza un loop gestuale, un landscape espressivo infinito e precario in cui tutti i movimenti e le espressioni dei ‘corpi’ improvvisamente tradiscono la partitura iniziale per diventare ambigui e fuori controllo, come per evidenziare la fragilità dei diversi piani interpretativi, nell’azzardo e nel desiderio di spostare i confini del proprium espressivo».
«Invisible piece– continua l’artista toscana – è un’opera politica che sposta lo sguardo, che spinge chi guarda a cambiare l’intensità e il punto di vista, a confrontarsi. Nella reinterpretazione viene rimandata una visione che si scontra e si incontra con altre due visioni: quella oggettiva di un video che passa le immagini e quella soggettiva che ciascuno vive nel guardare un pezzo che è in un altrove spaziale e temporale e nello stesso tempo resta davanti ai propri occhi. Invisible piece diventa così una coreografia di allucinazione e profezia che, nel suo intrecciare e ricostituire dal vivo la relazione primaria tra immagine assente e movimento presente, raccoglie e amplifica il puro gesto coreografico coinvolgendo, in una sorta di gioco di doppi sfalsati, lo sguardo stesso del pubblico».
Foto: Cristina Kristal Rizzo in Invisible piece, ph. Laura Arlotti.