A Napoli

Corpo a Corpo di Roberto Zappalà a Napoli per la rassegna Quelli che la danza

07 . 04 . 2018

Napoli - Teatro Nuovo, Via Montecalvario 16

Il 18 luglio 2018 la Compagnia Zappalà Danza debutta al Festival Bolzano Danza con Liederduett (due episodi su Caino e Abele), creazione per 4 danzatori, pianoforte e controtenore.

Questa creazione è preceduta da due step di “meditazione”, due spettacoli che hanno una loro autonomia artistica ma che compongono allo stesso tempo il percorso di riflessione di Roberto Zappalà.

Il primo è Corpo a Corpo (1° meditazione su Caino e Abele) che dopo il debutto il 23-25 marzo 2018 nella stagione di Scenario Pubblico a Catania è in scena il 7 aprile 2018 al Teatro Nuovo di Napoli nell’ambito della rassegna Quelli che la danza. Il secondo step sarà il 19 e 20 maggio 2018 con il debutto di Come le Ali (2° meditazione su Caino e Abele) a Viagrande Studios a Viagrande (CT).

Corpo a Corpo, interpretato dai danzatori Gaetano Montecasino e Fernando Roldan Ferrer, indaga la violenza che i corpi subiscono e esprimono sin dall’inizio della vita.

L’intenzione è quella di meditare sul tema della violenza, sul bene e il male, sulle lotte dell’umanità partendo dalle figure di Caino e Abele.

Corpo a Corpo è la prima lotta e anche il primo delitto; il primo fratricidio e anche il primo martirio; la prima conseguenza della rottura del rapporto fra gli uomini con Dio. Una rottura così tragica e definitiva da condurre, appunto, al delitto.

Il dizionario di Corpo a Corpo include: conflitto, odio, rancore, lotta, gelosia, incomprensione, invidia, rifiuto, attacco, violenza. Tutti significanti e posizioni emotive che perpetuiamo fino a quando crederemo che tutto dipenda da qualcosa che l’altro ci fa e rimarremo nella nostra parte più superficiale, chiamato anche ego, la nostra personalità che ha paura e quindi attacca e difende.

In Corpo a corpo che trasfigura il primo lutto dell’umanità (vedi l’omonimo quadro di William-Adolphe Bouguereau), i corpi di Zappalà “vivono” le tragedie del nostro tempo nella contrapposizione tra Caino e Abele.

La nuova creazione di Roberto Zappalà con i mezzi che ovviamente le sono propri. i corpi, il movimento, la danza, parte dal primo lutto come monito e avvertimento per i lutti di oggi.

Corpo a corpo, nato da un’idea di Nello Calabrò e Roberto Zappalà, si inserisce nel più ampio albero/progetto Transiti Humanitatis. E’ una nuova ramificazione, una “fronda” che richiama e rafforza, per affinità di riferimenti, una nuova possibile genesi già esplorata dal coreografo in Oratorio per Eva, spettacolo che ha debuttato nel 2014.

www.teatronuovonapoli.it

Foto: Corpo a Corpo di Roberto Zappalà, ph Serena Nicoletti.

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