ConFormazioni 2024. Festival internazionale di danza e linguaggi contemporanei
Dal 18 . 04 . 2024 al 28 . 04 . 2024
Palermo
Ritorna per l’ottavo anno consecutivo, ConFormazioni, il festival della primavera palermitana interamente dedicato alla danza e ai linguaggi contemporanei. Con la direzione artistica di Giuseppe Muscarello, ConFormazioni abiterà la città dal 19 al 28 aprile con un ricco programma di spettacoli, mostre, incontri, e laboratori all’insegna della contaminazione e della pluralità delle espressioni artistiche. Una “disseminazione” di bellezza, dal centro storico ai Cantieri culturali della Zisa, resa possibile grazie anche a nuove importanti collaborazioni con istituzioni museali come la GAM-Galleria d’arte Moderna, istituti di cultura come l’Instituto Cervantes e realtà consolidate dell’arte contemporanea come Palazzo Butera e la galleria FPAC – Francesco Pantaleone Arte contemporanea, o lo spazio Radici, che per la prima volta apriranno le loro porte al festival diventando nuovi palcoscenici accanto alle partnership consolidate in questi anni con Rizzuto Gallery, Spazio Franco, Tavola Tonda, Cre.zi.Plus, Sala Perriera.
Artisti e compagnie provenienti da Giappone, Spagna, Francia e Italia animeranno un’edizione speciale, di trasformazione, dove il consueto impianto del festival sarà mantenuto ma ripensato in un’ottica sempre più innovativa che consentirà anche di travalicare i confini di Palermo per approdare in altre tre città d’Italia, inaugurando ConFormazioni Esperience. Grazie alle nuove sinergie sviluppate con il Teatro Sala Molière di Pozzuoli (NA), il T.Off di Cagliari e l’AISM, Associazione Italiana Sclerosi Multipla di Torino, le città di Napoli, Cagliari, Torino si uniranno al festival attraverso l’utilizzo di Realtà Virtuale 360°, dando vita a una nuova comunità di spettatori che da remoto potranno viverne l’esperienza.
Ma non solo. Un’altra importante novità caratterizza ConFormazioni 2024: la ricorrenza dei 20 anni di Muxarte, l’associazione fondata nel 2004 da Giuseppe Muscarello, che oltre ad avere creato il festival, ha contribuito a fare di Palermo un importante polo della creazione artistica contemporanea italiana e internazionale, con produzioni originali che promuovono ogni forma d’espressione culturale, alla continua ricerca di nuove strategie di interazione tra lo spettacolo dal vivo e l’intera filiera culturale, educativa e del turismo.
Su questa scia l’apertura del festival sarà dedicata a celebrare Muxarte con tre giorni di eventi -19, 20 e 21 aprile– che ripercorreranno i momenti più significativi di quest’esperienza. A partire dal primo appuntamento di venerdì 19 e sabato 20 aprile alla Rizzuto Gallery con una mostra che presenterà la varietà di opere- video-installazioni, fotografie e live performance- che raccontano la storia di questi ultimi vent’anni, seguita dalla messa in scena -il 21 aprile alle ore 19 allo Spazio Franco– di Io sono mia madre- Sull’identità, spettacolo nato dall’unione di due delle creazioni più iconiche di Muxarte: Io sono mia madre – progetto nato come mostra fotografica e diventato anche un libro – e Sull’identità, spettacolo liberamente tratto da Uno Nessuno e Centomila di Luigi Pirandello con la coreografia e la regia di Giuseppe Muscarello. La chiusura dei primi tre giorni di festival sarà in musica, con una jam session aperta e gratuita il 21 aprile a Tavola Tonda.
L’omaggio ai 20 anni di Muxarte continuerà con i Pupi – in site specific, (26 aprile ore 21, GAM) esito di una lunga ricerca artistica di Giuseppe Muscarello che intreccia danza, tradizione e letteratura e che sarà presentato alla GAM in una versione site specific per lo splendido chiostro del complesso di Sant’Anna.
PROGRAMMA CONFORMAZIONI 2024
Il programma dell’ottava edizione di ConFormazioni guarda con attenzione alla nuova generazione di artisti contemporanei, disegnando reti di collaborazione sul territorio nazionale e invitando alcuni dei più interessanti giovani autori italiani accanto alle nuove proposte dello scenario internazionale, senza dimenticare il consueto spazio riservato ai grandi nomi della danza.
Dopo l’anteprima dedicata ai 20 anni di Muxarte, ConFormazioni apre il suo programma martedì 23 aprile all’Instituto Cervantes con Àngel Duran, coreografo, performer e ballerino spagnolo in scena con The Beauty of it (ore 21:00) performance ispirata dalle teorie di Carl Jung che utilizza in scena le registrazioni delle interviste del Dott. Jung del 1957 come narratore esterno, per riflettere sulla dualità tra la mente conscia e l’inconscio.
Continuando nel lavoro di reinvenzione dei formati scenici che da sempre caratterizza l’identità del festival, accostando danza, musica e arte, mercoledì 24 aprile alla galleria FPAC, Francesco Pantaleone Arte Contemporanea il festival presenta il duo formato dalla danzatrice Giorgia Di Giovanni insieme al saxofono di Pierfrancesco Mucari con We around with Little Bag (ore 19): uno spettacolo non convenzionale dove il corpo diventa interprete della musica e delle atmosfere dei luoghi creando una performance site specific di forte impatto. Sulla stessa scia anche Extinction / Les Phalènes (24 aprile ore 21:00, Spazio Franco) performance tra danza e concerto ipnotico del coreografo francese Alexandre Roccoli che mescola coreografia, musica e performance di luci.
Anche in quest’edizione non mancano gli spazi riservati agli autori affermati dello scenario della danza italiana e internazionale, a cominciare da Simona Bertozzi per la prima volta a ConFormazioni con Marta Ciappina, Premio Ubu 2023 come miglior performer, in Quel che resta – giovedì 25 aprile ore 19:00, Palazzo Butera – un dialogo coreografico che invita ad esplorare le relazioni tra due corpi che lavorano come un organismo vivente in continua espansione.
E si rinnova anche l’attenzione verso le nuove generazioni di spettatori che il festival coltiva anche con il Petit theatre di Nadia Addis Brigitte e il suo Petit bal perdù presentato nella Sala Living Lab della GAM venerdì 26 aprile (ore 17.00, 17.45, 18.30, 19.15) menzione speciale al Premio Scenario 2020 per la magia di un viaggio nei ricordi che utilizza il dispositivo del micro teatro per sospendere il tempo e catturare lo sguardo degli spettatori evocando storie lontane, perché rivivano nell’esperienza di ciascuno.
Al chiostro della GAM I Pupi venerdì 26 aprile (ore 21:00, ingresso gratuito) esito della ricerca pluriennale di Giuseppe Muscarello che per l’occasione presenta una versione site specific, pensata specificatamente per il luogo che la ospita. Una performance che si immerge nella cultura siciliana, intrecciando danza, tradizione e letteratura. Rappresentando grandi storie attraverso corpi minuti e ciò che muove la tradizione dei pupi da secoli, inglobando le avventure, le sconfitte, le vicissitudini o forse più semplicemente le vite di persone e personaggi in scala ridotta. Con i loro corpi, retti da fili e attraversati da un’asta di ferro dal cranio al bacino, i pupi tentano di rispecchiare l’essere umano tanto a livello strutturale quanto metaforico. Calata in una dimensione narrativa, la caratterizzazione del gesto si fonde con la ricerca del personaggio che segue il filo ideale di una storia, quella dell’Orlando Furioso
Come da consuetudine, il programma degli spettacoli di ConFormazioni, abbraccerà una pluralità di linguaggi artistici, e anche in quest’edizione il festival non si smentisce presentando Tiresia Bside sabato 27 aprile ore 19, (replica 28 aprile ore 17.30, Tavola Tonda) pièce con cui Giorgina Pi e la compagnia Bluemotion proseguono il cammino intrapreso con Tiresias (premio UBU 2021 per miglior progetto sonoro e migliore attore a Gabriele Portoghese); e il coreografo e danzatore giapponese Kenji Shinohe con K (-A -) O (27 aprile ore 20:30, Spazio Franco), che fonde teatro, danza contemporanea e tecnologia, per affrontare il tema attualissimo della “comunicazione superficiale”, creata dalle nuove tecnologie digitali.
Ma il festival è anche occasioni di ritorni e rincontri come quello con Giovanna Velardi che presenta Ceci n’est pas une/mon autobiographie (27 aprile ore 21.15, Spazio Franco), mise-en-scène della propria storia artistica con la collaborazione registica e drammaturgica di Roberta Nicolai e il sound design di Angelo Sicurella.
Il programma degli spettacoli di ConFormazioni 2024 chiude con due giovani autori italiani nel pieno dell’ascesa artistica: Manfredi Perego, per la seconda volta al festival con il suo lavoro Ruggine (28 aprile ore 20.00, Spazio Franco): una riflessione sulle proprie contraddizioni e sul confine tra ciò che si definisce positivo e negativo e Nicola Simone Cisternino con My Lonely Lovely Tale (28 aprile, ore 19, Spazio Franco), un assolo che intreccia danza e parola basandosi sul processo creativo della percezione.
Completano il programma gli incontri, importanti momenti di scambio e dialogo tra professionisti del mondo della danza, gratuiti e aperti al pubblico. Il primo ospitato a Palazzo Butera, sulla danza italiana nel mondo: dalle avanguardie storiche all’eccellenza contemporanea il 26 aprile ore 10.00 – 13.00 a cura degli storici della danza Rossella Battisti e Alessandro Pontremoli; e Sapevatelo! (27 aprile ore 10.00 – 13.00, Cre.Zi. Plus), dedicato ai diritti e doveri amministrativo – burocratico e fiscali legati al mestiere dello spettacolo dal vivo, a cura di Danila Blasi.
Spazio anche alla formazione con workshops curati da Àngel Duran (22 e 23 aprile) e da Simona Bertozzi, (23 e 24 aprile).
ConFormazioni è un progetto di Muxarte con la direzione artistica di Giuseppe Muscarello, con il sostegno di New generation EU, MiC – Ministero della Cultura, Regione Siciliana – Assessorato Turismo Sport e Spettacolo, Comune di Palermo – Assessorato alla Cultura, GAM – Galleria d’Arte Moderna di Palermo, 400° Festino di Santa Rosalia e la collaborazione di Cantieri Culturali della Zisa, Spazio Franco, Palazzo Butera, Tavola Tonda, Cre.Zi. Plus, Sala Perriera, Rizzuto Gallery, Fpac- Francesco Pantaleone Arte Contemporanea.
Foto: 1. Simona Bertozzi, Quel che resta, ph Luca Del Pia; 2. Àngel Duran, The Beauty of it; 3. K (-A -) O di Kenji Shinohe; 4. Giovanna Velardi, Ceci n’est pas une-mon autobiographie, ph. Lorenzo Crovetto; 5. Manfredi Perego.