Nelle Marche

A Civitanova Danza Jupiter and beyond + Venus di Nicola Galli

04 . 03 . 2016

Civitanova Marche (MC) - Teatro Annibal Caro, Corso Annibal Caro, Civitanova Alta

Civitanova Danza presenta venerdì 4 marzo 2016, al Teatro Annibal Caro di Civitanova Marche, Jupiter and beyond e Venus, due episodi della ricerca coreografica di Nicola Galli dedicata al sistema planetario.

Jupiter and beyond, azione e creazione di Alice Bariselli, Alessandra Fabbri e Nicola Galli, è il primo episodio dedicato in particolare al pianeta Giove. La creazione, ispirata all’opera cinematografica di Stanley Kubrick 2001: A Space Odyssey, conduce una riflessione sul legame antico e indissolubile che unisce l’uomo al tempo e allo spazio, offrendo un paesaggio magnetico e desolato tra silenzio, flussi micropolifonici e armonie classiche. I corpi inscrivono lo spazio tracciando un reticolo di traiettorie che mutano dal quadrato al cerchio, geometrie poste in relazione alla proporzione umana secondo i fondamenti del pensiero vitruviano. Dal buio albeggia una figura umana, incorniciata nello spazio quadrato in cui si muove. Si slancia e cresce nella stabilità di questa geometria, costruita al suolo in misura e proporzione a un principio di ordine terrestre. Il movimento angolare e prospettico procede verso una complessità che si sintetizza in una sottile linea verticale proiettata verso l’alto, introducendo tre corpi che disegnano forme curvilinee e sinuose, fluttuando verso una meta celeste: il cerchio. Il dualismo e l’ideale concordanza esistente nell’intersezione di queste due polarità, ritmiche e grafiche, avvolgono una scena scura, squadrata e predatrice, dispiegata nella morbida curvatura e nella rotazione. Jupiter and beyond si addentra in una metamorfosi delle forme creando in chi vi assiste una percezione distante e lontana, una fascinazione che tende a confrontarsi, secondo canoni coreografici, con l’altrettanto insondabile destino umano.

Venus è il secondo episodio della ricerca coreografica di Nicola Galli dedicata al sistema planetario. L’immaginario astronomico e iconografico di Venus progetta l’avvicinamento dell’uomo al proibitivo e ostile pianeta Venere, caratterizzato da un’atmosfera vulcanica e acida. Due figure umane –  Alessandra Fabbri e Nicola Galli – vi atterrano e presentano un alfabeto di gesti eseguendo con accortezza e rigore una serie di esercizi per tracciare vettori e morbide linee. La loro presenza terrestre perturba l’atmosfera di Venere: il movimento è punteggiato da elementi che, cadendo sulla superficie, interrompono l’azione e richiamano all’ordine. I due corpi ben temperati procedono tessendo un disegno sinuoso e curviforme, alla ricerca di una quiete. Un deflusso d’acqua spezza l’armonia trovata annientando la loro curiosità e innescando un ultimo impetuoso tentativo di difesa. Ormai sconfitti, contemplano il lontano pianeta Terra, maestoso e centrale nel panorama celeste, nel velato desiderio di farvi ritorno.

 

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