A Reggio Emilia

Carolyn Carlson presenta in prima italiana Now al Teatro Valli di Reggio Emilia e poi a Ravenna e Milano.

Dal 13 . 03 . 2015 al 19 . 03 . 2015

13 marzo 2015 Teatro Valli di Reggio Emilia; 15 e 16 marzo 2015 Teatro Alighieri di Ravenna; 18 e 19 marzo 2015 Teatro Arcimboldi di Milano

Danzatrice e poetessa, coreografa meditante, Carolyn Carlson porta in Italia Now su musiche di René Aubry, il suo ultimo lavoro che ha debuttato lo scorso novembre al Théâtre de Chaillot di Parigi, dove ha inaugurato la sua nuova residenza artistica.

Questa ‘metafora medititativa’  debutta in prima italiana venerdì 13 marzo 2015 al Teatro Valli di Reggio Emilia nell’ambito della Stagione di Danza della Fondazione I Teatri. Seguono le recite al Teatro Alighieri di Ravenna il 15 e 16 marzo 2015 e quelle al Teatro Arcimboldi di Milano il 18 e 19 marzo 2015.

In questa sua nuova creazione la accompagnano sette interpreti che ben conoscono il suo originale universo. Piuttosto che in termini di coreografia, Carolyn Carlson preferisce designare la sua arte come una “poesia visiva”. Tutto è connesso, ogni movimento, ogni percezione si lega all’universo.

“Mi sono ispirata a vari scrittori che trattano nelle loro opere del momento presente – spiega Carolyn Carlson in una intervista i cui le vien chiesto l’origine di questo spettacolo ­ – Ne La Poétique de l’espace, Gaston Bachelard evoca la progressione dell’intimità verso l’immensità, il modo in cui il microcosmo diventa macrocosmo. Oggi viviamo nel nostro spazio individuale ma non possiamo dimenticare che facciamo parte della Natura che fa a sua volta parte del cosmo. In Now, voglio parlare proprio di queste diverse dimensioni. Allo stesso tempo ho fatto riferimento al pensiero filosofico di Rudolf Steiner. Le sue teorie mirano a condurre gli uomini sul cammino della spiritualità, ad innalzarli verso l’alto come un albero che si estende alla ricerca del sole”.

Carolyn Carlson, spiega, non annota mai i passi delle coreografie, piuttosto disegna la scena, lo spazio. “Inoltre – racconta – collaboro con il compositore René Aubry da diversi anni. Amo la sua musica nostalgica. Per quanto riguarda le scene, le tengo piuttosto sobrie. Sono soprattutto le luci che creano lo spazio. Ho voluto usare anche proiezioni di video e fotografie in quanto calano i danzatori in una dimensione mistica”.

Carolyn Carlson parte dal principio secondo cui la danza nasce e muore nello stesso momento. Si inserisce dunque sempre nel presente. “Abbiamo la possibilità di cambiare il mondo, adesso – spiega Carolyn Carlson – Spesso diciamo: «Lo farò dopo, ci penso», ma poi non abbiamo più il tempo per pensarci! Leonardo Di Caprio ha affermato: «Per il mio lavoro di attore devo fingere. Ma sul momento non posso fingere, devo agire.». Trovo che questa frase sia fantastica. Come una delle mie preferite citazioni del Dalai Lama: «Ci sono solo due giorni per cui non possiamo far nulla: ieri e domani. Oggi è il giorno ideale per amare, credere, fare e vivere»”.

Now, costruito sulla musica di René Aubry, luci di Patrice Besombes, scenografia di Maxime Ruiz (foto e video) e Benoît Simon (fotomontaggio), costumi di Chrystel Zingiro, vede in scena i danzatori Constantine Baecher, Juha Marsalo, Céline Maufroid, Riccardo Meneghini, Yutaka Nakata, Sara Orselli e Sara Simeoni.

 

Foto: 1. foto di Laurent Paillier; 2. foto di Patrick Berger.

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