In Lombardia

Caffeine. Incontri con la danza 2018 nelle province di Lecco e Monza Brianza

Si svolge dal 16 settembre al 28 ottobre l’edizione 2018 di Caffeine, rassegna che porta la danza contemporanrea nelle province di Lecco e Monza Brianza. In scena la compagnia Sanpapié con i lavori di Matteo Sacco, Sofia Casprini e Martina Monaco, il collettivo ConTrust Collective, gli spettacoli di Sanou Ka Sanou, Giselda Ranieri e Afshin Varjavandi, lucylab.evoluzioni e Rosita Mariani, C&C Company con Carlo Massari e Chiara Taviani, il libanese Bassam Abou Diab e la coppia Francesco Manenti e Daria Menichetti.

Dal 16 . 09 . 2018 al 28 . 10 . 2018

nelle province di Lecco e Monza Brianza

Torna dal 16 settembre 2018 Caffeine – incontri con la danza, rassegna internazionale di danza contemporanea e teatro danza nelle province di Lecco e Monza Brianza che fino al 28 ottobre 2018 vede alternarsi sui palcoscenici e in luoghi non convenzionali le più interessanti giovani e affermate compagnie.

Giunta alla sua 9° edizione e diretta dalla compagnia Piccoli Idilli, la rassegna si propone di promuovere in Brianza le esperienze sceniche legate alla contemporaneità con una particolare attenzione alle tematiche riguardanti il corpo e la fisicità.

Programma

Domenica 16 settembre – Monticello

Apre il festival nei giardini di Villa Greppi a Monticello domenica 16 settembre, la compagnia Sanpapié di Milano che presenta a Caffeine due lavori affidati a due distinti giovanissimi coreografi formatisi all’interno della compagnia stessa.

Si comincia alle ore 18.00 con Trans-Fèrre: urto elastico tra corpi rigidi di e con Sofia Casprini e Martina Monaco, esperimento coreografico che studia il meccanismo fisico del pendolo di Newton, analizzando il trasferimento energetico tra due corpi che subiscono un urto.
L’energia si conserva; non si crea, non si distrugge, ma si trasforma o trasferisce. Come la sfera di un pendolo trasferisce la sua energia ad una singola sfera o a più sfere così nei rapporti umani un solo individuo può influenzare l’energia di un collettivo e viceversa. Le energie, infatti, si scambiano, si influenzano, si respingono o si assorbono. Il raggiungimento della completa accettazione di un’energia diversa dalla propria si può tradurre, poi, in una forma d’amore, condizione in cui la sintonia tra le energie diventa univoca, prende un’unica direzione.

Alle ore 18.30, Matteo Sacco presenta il suo Forlon: fanciullino pascoliano andato a male, rotto e trasformato in qualcosa che nemmeno lui capisce bene che abita un universo in cui corpo e spazio diventano anarchici interlocutori delle sue farneticanti domande. La ricerca coreografica portata avanti da Matteo Sacco, è orientata ad esplorare questo personaggio che ciarla senza mai tacere nel suo mondo interiore dove l’immaginazione ha un peso specifico vero e dove Forlorn ciarla senza mai tacere.

Sabato 22 settembreUsmate Velate

Sabato 22 settembre, alle ore 18.00, in Piazza Sandro Pertini a Usmate Velate, la giornata si apre con La trace des pas de l’invisible di e con Alidou Yanogo, danzatore e coreografo burkinabè residente a Ginevra che scrive a proposito di questa coreografia: «All’inizio si tratta della storia del piccolo Alidou che guarda sua zia ballare e passeggiare per le strade del suo villaggio. Tutto intorno la gente ride. Il ragazzino non riconosce sua zia che ha sempre ammirato per i suoi ricchi vestiti. Oggi attraversa il villaggio e balla, vestita con degli stracci. I vecchi sorridono, annuendo, e se il bambino non sa perché la zia si esibisce, loro ne sono pienamente consapevoli. Sanno che questa danzatrice ha prestato giuramento, che questo giuramento l’ha impegnata con lo spirito che ha invocato quando era sterile, e che ora, divenuta madre, mantiene la sua promessa. Se la donna non balla, lo spirito si vendica. Oggi, che il bambino è cresciuto, sa che sua zia ballava il marbayassa. Alidou oggi è un danzatore e cerca di trovare nella memoria del suo corpo i gesti, le pose, le contorsioni, le grazie del marbayassa».

Alle 18.30 la rassegna propone Trust di ConTrust Collective collettivo per due terzi italiani, diretto dalla polacca Malwina Stepien, con sede a Dresda che presenta un progetto coreografico sul tema della fiducia. Questo progetto coreografico, interpretato da Martin Angiuli, Alberto Cissello e Malwina Stepien, si basa sulla ricerca di un linguaggio del corpo corrispondente alla diversa comprensione della fiducia: «come questa sensazione influenza la fisicità, se fidarsi o meno, come il credere in se stessi forma il corpo e come il corpo si trasforma in circostanze di mancanza di fiducia». Questa ricerca si concentra su come le persone possano essere influenzate o dipendenti dalle azioni degli altri, rendendosi indirettamente parte di un sistema comune.

Domenica 23 settembre – Osnago

Il 23 settembre alle ore 16.30, nello Spazio Fabrizio De Andrè di Via Matteotti a Osnago, sarà presentato  Tamburi nella notte  – il diario, progetto speciale che Piccoli Idilli dedica ai giovani migranti di seconda generazione con il sostegno di Fondazione Cariplo e la collaborazione dell’Associazione Ale G. – dalla parte dei bambini ONLUS e dell’Associazione Mirage Burkina. Un gruppo di ragazzi in via di formazione presenta un piccolo estratto del lavoro che stanno conducendo sul tema dell’identità femminile tra cultura africana e cultura occidentale con la coreografa bolognese Elena Copelli e la direzione creativa di Bintou Ouattara, attrice e danzatrice del Burkina Faso.

Giovedì 27 settembre – Osnago

Serata speciale a Osnago dove giovedì 27 settembre dalle ore 21 dove si potrà assistere alla presentazione di tre lavori.

Il danzatore burkinabè Issa Sanou della compagnia Sanou Ka Sanou si cimenta in Baara. Attraverso questa performance un ballerino che “si è fatto da solo”, sceglie di portarci nel suo mondo, il mondo dei cento mestieri. In Burkina Faso, come in tutta l’Africa, la danza è presente ovunque e per tutta la vita si manifesta come una testimonianza.

A seguire Giselda Ranieri, artista associata alla Compagnia ALDES andrà in scena con i…i…io?!Give me a moment spettacolo premiato per la miglior regia all’ACT Festival di Bilbao. Lo spettacolo è la storia di una ragazza in bilico tra l’azione e la difficoltà a procedere; una riflessione sul senso di inadeguatezza, indecisione, immobilità e frustrazione; un florilegio che rievoca in maniera leggera ma peculiare la tematica dell’affermazione dell’individuo nella società. La musica originale è di Elia Moretti .

Chiude la serata la compagnia lucylab.evoluzioni che propone Cartoline dal corpo, gioco performativo sul corpo e le sue parole animato dalla danzatrice e pedagoga Rosita Mariani.

Sabato 29 settembre – Montevecchia

Il 29 settembre nella Sala Civica in Via Fontanile a Montevecchia alle ore 18.00, Elena Copelli, Alice Monti e Fabio Castello saranno ospiti di Caffeine con Peep Diary, performance partecipativa e relazionale di teatro danza che affronta il tema della memoria scritta, nella forma del diario. Il pubblico, entrando in una stanza buia, parte per un viaggio che attraverso suggestioni e immagini, lo porterà a vivere emozioni legate al proprio vissuto. Sarà lui a illuminare, tramite la torcia del telefono cellulare, diario dei nostri giorni, la performance; sceglierà che viaggio intraprendere, che storia accendere, che performance vedere.

Domenica 30 settembre – Lomagna

Il 30 settembre Caffeine si sposterà a Lomagna, nell’anfiteatro di Piazza Don Limonta, per presentare, alle ore 18.00, lo spettacolo tra hip hop e danza contemporanea toPRAY che vede in scena  i danzatori Luca Calderini, Mattia Maiotti, Jenny Mattaioli ed Elia Pangaro con la coreografia e regia di Afshin Varjavandi della compagnia INC Déjà donné.

Cosa vuol dire ‘pregare’? si chiede il coreografo che risponde: «Cerchiamo una risposta in ogni azione. Forse l’agire stesso è un atto di culto: l’uomo contemporaneo agisce sul corpo traendone un culto. Cerchiamo sempre una risposta, domandandoci se alla fine siamo un’anima che possiede un corpo. Se quello che abbiamo di più sacro è l’immaginazione attraverso cui riusciremo a identificare l’anima nel corso della vita. toPRAY è uno spettacolo in cui le danze urbane si mescolano a gesti contemporanei, producendo una danza fuori dagli schemi, dal tempo. La scrittura coreografica attinge da calligrafie multiculturali, risultando un linguaggio universale: come il racconto dell’anima dell’uomo. toPRAY è un percorso umano costruito e vissuto con alti e bassi, analogamente al percorso di crescita di un uomo. Ai danzatori sono state poste più domande, alle quali hanno risposto con gesti e movimenti; erano domande che contenevano concetti complessi, personali. Ma oltre all’intenso valore emotivo dei momenti personali in principio, c’è un’intimità particolare, tra i danzatori sulla scena e il coreografo, nei momenti di estrema rigorosità coreografica, che caratterizzano lo spettacolo in tutta la sua durata».

Sabato 6 ottobre Lomagna

Il 6 ottobre, alle ore 21.00, nella Sala della Comunità in Via Don Carlo Colombo a Lomagna la C&C Company porta in scena Tristissimo spettacolo creato ed interpretato da Carlo Massari e Chiara Taviani, ispirato a Tristan und Isolde.

Scrivono gli autori: «Un giorno perfetto, un mondo perfetto, poi ad un certo punto tutto si storce. Basta un colpo e tutto finisce… Cosa è rimasto del mito?
Tristissimo è una rielaborazione dell’Opera con un linguaggio diverso che tenta, a suo modo, di rispecchiare la generazione contemporanea; una coppia scoppiata e un impotenza di fondo nell’affrontare la vita e il proprio destino. Un “presente” pesante, malinconico, melanconico, sordo. Un giovane Spleen dilagante, irrefrenabile, fuori dal tempo. La tristemente famosa esperienza di separazione Wagneriana, introiettata in nuovi corpi privati del peso della storia, ma già profondamente amareggiati dal triste epilogo che li attende».

Domenica 28 ottobre – Robbiate

Due le coreografie in chiusura il 28 ottobre a Robbiate. Alle ore 21.00, Caffeine ospita Bassam Abou Diab. Il danzatore e coreografo libanese presenta il suo intenso Under the Flesh accompagnato dalla musica dal vivo di Samah Taraby. Under the Flesh è una riflessione su come il corpo reagisce in situazioni di guerra o di minaccia alla sua incolumità, dando vita a una performance che unisce danza, movimento e istinto di sopravvivenza, raccontando l’allerta costante di un uomo in pericolo e chiedendosi quanto la ripetizione di un certo tipo di violenza possa influenzare le azioni e le reazioni di chi sopravvive. Scrive Bassam Abou Diab: «Nel 1996 la guerra tornò ed era molto tempo che non incontravo i miei amici, i bombardamenti. Questa volta erano molto più sofisticati e forti delle volte precedenti. Presi nota del cambiamento ed elaborai la strategia della caduta cercando di non morire e una seconda strategia che consiste nel lasciare che il tuo corpo vada fino alla fine si avvantaggi del momento per andare verso il suo confine estremo ed evitare il pericolo. Durante l’anno 2000 sono cambiato. Avevo nuove idee in mente riguardo la relazione tra le culture, il corpo, la morte e i rituali. La mia nuova strategia è stata di mettere insieme tradizioni e identità per creare un particolare gusto e un significato del tutto nuovo per l’esistenza. Nel 2006 le cose si sono fatte più difficili. Fui obbligato a utilizzare un enorme numero di strategie per sopravvivere. Dolore e morte erano solo musica per me».

Alle ore 21.30, la rassegna propone Iki (secondo studio) di Francesco Manenti e Daria Menichetti, coppia di danzatori e coreografi che negli ultimi anni hanno attirato l’attenzione con i loro lavori caratterizzati da un estremo rigore formale  e dalla ricerca di una disarmante sincerità del movimento, una danza che si fa così momento di ascesi spirituale e di rigenerazione artistica.

La rassegna Caffeine è diretta dalla compagnia Piccoli Idilli con il contributo di Regione Lombardia e di Fondazione Cariplo nell’ambito del progetto di audience development Café Dansant e del circuito ministeriale C.L.A.P.Spettacolodalvivo.

Maggiori info nel libretto allegato.

www.caffeinedanza.it

Foto: 2. compagnia Sanpapié, Trans-Fèrre di e con Sofia Casprini e Martina Monaco; 3. Forlon di Matteo Sacco, compagnia Sanpapié; 4. La trace des pas de l’invisible di e con Alidou Yanogo; 5. ConTrust Collective, Trust; 6. C.ie Sanou Ka Sanu, Baara di e con Issa Sanou; 7. I..I..Io?! Give me a moment di Giselda Ranieri; 8. lucylab.evoluzioni, Cartoline dal corpo gioco di Rosita Mariani; 9. Peep Diary di Elena Copelli; 10.-11. Inc, toPRAY di Afshin Varjavandi; 12.-13. C&C Company, Tristissimo di e con Carlo Massari and Chiara Taviani; 14. Bassam Abou Diab, Under the flesh; 15. Francesco Manenti; 16. Daria Menichetti; 17.

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