In Lombardia

Caffeine Danza. Torna la rassegna internazionale di danza contemporanea e teatro danza nelle province di Lecco e Monza Brianza

Spettacoli, shorts e site specific per Caffeine 2018. In scena compagnia Arearea, Francesco Colaleo e Maxime Freixas, Bintou Ouattara, Micaela Sapienza, compagnia TIDA, Davide Valrosso, Olimpia Fortuni, Pieradolfo Ciulli, Francesco Marilungo e c.ie Zerogrammi.

Dal 16 . 09 . 2017 al 14 . 10 . 2017

nelle province di Lecco e Monza Brianza

Ritorna il 16 settembre 2017 Caffeine, rassegna internazionale di danza contemporanea e teatro danza nelle province di Lecco e Monza Brianza che fino al 14 ottobre 2017 vedrà alternarsi sui palcoscenici e in luoghi non convenzionali le più interessanti, giovani e affermate compagnie.

Spettacoli, shorts e site specific avranno come tematiche centrali il corpo, la fisicità e la corporeità come fatti psicologici, sociali, antropologici, politici e culturali.

Giunta alla sua ottava edizione, Caffeine parte subito con la grande danza d’autore: sabato 16 settembre, dopo la presentazione della rassegna alle ore 17, la compagnia Arearea porterà in scena nel parco di Villa Confalonieri a Merate due pièces dal loro nuovo progetto Le Quattro Stagioni, ovvero La Primavera e L’Autunno, due quadri entrambi a firma di Roberto Cocconi, parte di uno spettacolo che ha debuttato al Mittelfest 2016 in una versione open-air e che quest’anno è stata adattato per dieci danzatori e per il tour teatrale. Se nella Primavera è la rinascita, danzata gioiosamente da un gruppo di donne, ad essere il tema portante, nell’Autunno gli uomini si confrontano con il proprio vigore e il ripiegamento su di sé, elementi caratterizzanti di questa stagione. Interpretano le pièces Gioia Martinelli, Irene Ferrara, Marco Pericoli, Nicol Soravito, Carolina Valentini, Luca Campanella, Roberto Cocconi, Andrea Rizzo, Daniele Palmeri, Luca Zampar.

 

Sabato 23 settembre 2017 la rassegna si sposta a Osnago allo Spazio De Andrè per la performance Des jours anciens dei giovani coreografi Francesco Colaleo e Maxime Freixas, che dopo lo spettacolo si fermeranno per un incontro con il pubblico. Lo spettacolo nasce da una riflessione sul valore del ricordo, che prende vita nel confronto tra i due danzatori per accompagnarli in una dimensione fuori dal tempo, sospesi tra gesto e poesia.

Il 24 settembre doppio appuntamento in concomitanza con l’evento Ville Aperte. Presso la Villa Scaccabarozzi di Usmate Velate, alle ore 15, Bintou Ouattara presenterà lo spettacolo di narrazione e danza africana Kanu, una storia d’amore. Accompagnata dalla musica dal vivo, la performance affonda le sue radici nella tradizione africana, dove il destino dell’uomo si compie in simbiosi con le forze della natura e il potere occulto della parola. Presso il parco di Villa Greppi a Monticello Brianza, alle ore 18, si svolgerà una performance site specific, Spazio/Tempo fragile, a cura della pedagoga di metodo Laban-Bartenieff Micaela Sapienza. La pièce sarà creata all’interno di una residenza di quattro giorni per giovani danzatori, in cui verranno esplorate le coordinate spazio/temporali del parco di Villa Greppi attraverso il movimento.

Il 30 settembre la compagnia valdostana TIDA propone, presso la sala consigliare del Municipio di Robbiate, alle ore 21, Quintetto, ironico spettacolo di teatro danza di e con Marco Chenevier, vincitore di numerosi premi internazionali e inserito nella “Top 10 Comedy 2016” del quotidiano inglese The Guardian.

L’1 ottobre a Merate presso l’Auditorium di Piazza degli Eroi, alle ore 21, Caffeine presenta una serata Explò – Tracce di giovane danza d’autore con tre interessanti e originali performances promosse dal Network Anticorpi XL, prima rete nazionale indipendente per la promozione della danza d’autore. Nella serata sul palcoscenico si succederanno tre autori con altrettante coreografie: Davide Valrosso con Cosmpolitan Beauty, porta in scena il regno delle cose perdute che hanno lasciato una loro traccia nell’esperienza del corpo; Olimpia Fortuni con Soggetto senza titolo espone la sua materia corporale ad una metamorfosi continua che si evolve e si trasforma, senza limiti, alla ricerca di una propria identità; Pieradolfo Ciulli con Fray, si interroga sulla contraddizione tra il caos verso il quale tutto inevitabilmente converge e la perfetta fissità dell’estetica ostentata.

 

L’8 ottobre, alle ore 21, presso l’Auditorium di Merate (Piazza degli Eroi) Francesco Marilungo presenterà New Horizon. Il lavoro prende spunto dalla vicenda riguardante la navicella lanciata dalla NASA che testimonierà la presenza degli esseri umani nell’universo ben oltre il termine dell’esistenza umana; a partire da questo i due danzatori in scena si interrogano sull’eterna ricerca dell’uomo di un contatto con l’Assoluto.

 

Sabato 14 ottobre, alle ore 21, la c.ie Zerogrammi chiude la rassegna proponendo il loro cavallo di battaglia INRI, presso l’Auditorium di Merate di Piazza degli Eroi. La performance firmata dal duo Stefano Mazzotta e Emanuele Sciannamea,  ruota attorno alle pratiche della fede cattolica, con una dolcezza mai blasfema ma profondamente indagatrice del sentire religioso. INRI è una coreografia di passi giocata nella parodia di un bigottismo religioso e quotidiano che appartiene alla nostra cultura. INRI, infatti, è il racconto di due fedeli, devote, addolorate, goffe, anziane signore, timorate di Dio, interpretate, en travesti, dal duo Mazzotta Sciannamea. Si muovono sulla scena attingendo alla inesauribile fonte di ispirazione coreografica e gestuale che è il rapporto del fedele con la religione, con particolare riferimento al contesto “meridionale”, dove facilmente si mescola il sacro al profano. Si racconta quindi di una religione che profuma di mandarini sui presepi, di mandorle e zucchero, noci e castagne secche, che risuona di bolero nelle piazze dopo le sacre processioni, una religione di docili vecchiette rosario-munite ancora bardate in nero, il cui Dio le raggiunge anche tra le cose domestiche. La liturgia, nei modi, nei segni che si ripetono, nelle intonazioni, diventa danza di mani giunte e ginocchia gonfie, fruibile nelle più goffe reinterpretazioni e i suoni del rito rimangono detti a metà, per il timore di sbagliare, di peccare.

 

www.caffeinedanza.it – www.facebook.com/caffeinedanza/

Foto: 2. Compagnia Arearea, Le Quattro Stagioni, ph. Alerizzi; 3. Cie MF, diretta da Francesco Colaleo e Maxime Freixas; 4.-5. Cosmopolitan Beauty di Davide Valrosso; 6. Olimpia Fortun; 7. New Horizons di Francesco Marilungo; 8. Cie Zerogrammi in INRI di Stefano Mazzotta e Emanuele Sciannamea, ph Photophilla; 9. Cie Zerogrammi in INRI di Stefano Mazzotta e Emanuele Sciannamea.

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