In Trentino Alto Adige

Bolzano Danza 2016. Beautiful Stranger.

Si svolge dal 14 al 30 luglio 2016 la 32° edizione di Bolzano Danza. In scena l’Alonzo King Lines Ballet, la Gauthier Dance con il debutto italiano di Nijinski di Marco Goecke, la Cie Eco con la prima di Catania Catania di Emilio Calcagno, le creazioni di Emanuel Gat, Rachid Ouramdane e dell’anglo-indiano Aakash Odedra, della tedesca Helena Waldmann, della catalana Lali Ayguadé, del franco-algerino Heddy Maalem. Spazio anche agli italiani con Francesca Penzo, Gabriele Valerio e Claudia Catarzi. Per i più piccoli Home Alone di Alessandro Sciarroni con il Balletto di Roma. Performance anche all’aperto con le compagnie francesi Ke Kosa e Retouramont.

Dal 14 . 07 . 2016 al 30 . 07 . 2016

Bolzano

Bolzano accoglie anche quest’anno, dal 14 al 30 luglio 2016, il suo festival Bolzano Danza – Tanz Bozen, manifestazione molto attesa dalla cittadinanza che raduna le star internazionali della scena contemporanea, gli spettacoli più di tendenza e porta nel capoluogo altoatesino appassionati, critici e operatori del settore.

L’edizione 2016 di Bolzano Danza ha, come d’abitudine, un filo rosso: in questa sua 32° edizione indaga il tema dell’identità a partire dal fenomeno della migrazione, una costante dei nostri giorni.

“Da secoli – spiega il direttore artistico del Festival Emanuele Masi – artisti, intellettuali e scienziati, ma anche persone comuni con un bagaglio fatto solo di storie e speranze, superano lingue e confini creando e rinnovando una koiné culturale le cui radici sono talmente intricate da renderla irreplicabile. L’edizione 2016, che ho voluto intitolare Beautiful Stranger, è un’esplorazione di autori e interpreti cosmopoliti che per provenienza, religione o colore della pelle interpretano e rappresentano l’idea dell’incontro tra culture e del confronto con l’alterità che caratterizza il dibattito contemporaneo, nel mondo e nel nostro territorio”.

Diramato nelle due sale del Teatro Comunale, nelle vie del centro storico, nei parchi cittadini, al Museion, nei suggestivi dintorni come l’altipiano del Renon e Fiè allo Sciliar, il cartellone 2016 propone più di 20 spettacoli tra creazioni per il palcoscenico, spettacoli all’aperto, performance site specific, installazioni e incursioni urbane.

Il 18 luglio 2016 apre il sipario del Teatro Comunale la danza cristallina dall’icona afroamericana Alonzo King con il suo Lines Ballet fondato a San Francisco nel 1982. Coreografo multiculturale e sfaccettato, Alonzo King torna a Bolzano con due sorprendenti creazioni in cui la sua danza post-classica e poetica si declina. Biophony nasce su una colonna sonora originale di Richard Blackford e Bernie Krause che cattura suoni della natura, un’orchestra vivente su cui si adagia la danza di matrice classica. Writing Ground, brano creato per Les Ballets de Monte-Carlo e successivamente entrato nel repertorio del LINES Ballet, si basa invece su un collage di musiche sacre di diverse religioni e si ispira ai poemi di Colum McCann.

 

Il 19 luglio 2016 torna a Bolzano il danzatore anglo-indiano Aakash Odedra. Eccellente one-man-show, Odedra interpreterà due nuovi assoli nati da esperienze autobiografiche. Inked, creato per lui dal franco-belga Damien Jalet, si sviluppa dal ricordo personale del tenere la mano tatuata della nonna morente. E il tatuaggio diventa qui oggetto di indagine su ciò che è eterno e su cosa invece non lo è. Murmur, costruito a quattro mani con il coreografo australiano Lewis Major, esplora l’esperienza fisica della dislessia, diagnosticata a Odedra da bambino, in un ambiente scenico che distorce la realtà grazie all’utilizzo di proiezioni con effetti 3D elaborati da Ars Electronica Futurelab di Linz.

Il 20 luglio 2016  la coreografa tedesca Helena Waldmann in Made in Bangladesh racconta lo sfruttamento e l’emancipazione dell’industria tessile in Bangladesh. In scena  dodici interpreti di Kathak. Incanta scoprire il parallelismo tra il ritmo percussivo dei piedi sul pavimento che la danza tradizionale indiana richiede e lo sferragliamento delle macchine da cucire, le pirouettes degli interpreti e le bobine rotanti dei filati.

 

Il 22 luglio 2016 la catalana Lali Ayguadé presenta il suo ultimo spettacolo Kokoro, che in giapponese significa Cuore, Anima ma anche “il sentire”. Qui Ayguadé pone domande sulla capacità e incapacità di amare nella società contemporanea e sulla constante tensione tra le dimostrazioni di forza e quelle (più coraggiose) di debolezza. Un viaggio alla ricerca dell’identità che i quattro interpreti, molto diversi tra loro, plasmano su se stessi a passi di hip hop, numeri circensi e danza contemporanea.

 

Il 25 luglio 2016 arriva a Bolzano Emanuel Gat, coreografo e danzatore israeliano dal 2013 attivo in Francia. In programma due coreografie: Sacre, la sua  originale rilettura della Sagra della Primavera di Stravinskij, e Gold, brano costruito sulle Variazioni Goldberg di Bach interpretate al pianoforte da Glenn Gould. Due lavori che in modo diverso indagano i rapporti umani e la complessità delle relazioni attraverso una danza astratta. Nel suo Sacre, vincitore di un Bessie Award, non c’è sacrificio dell’Eletta piuttosto un sensuale dispiegarsi a passi di salsa latinoamericana del desiderio amoroso.

 

Rachid Ouramdane, neo co-direttore del CCN2 – Centre Chorégraphique National di Grenoble, torna a Bolzano con due distinti progetti. Il 26 luglio 2016 propone Tordre (torcere, in francese), un duetto, frutto della fusione di due personalità, le danzatrici Annie Hanauer e Lora Joudkaite, che sulla scena si mostrano come identità distinte pur condividendo lo stesso spazio scenico. A Rachid Ouramdane è anche affidata l’apertura di Bolzano Danza 2016 con il progetto installativo-coreografico Les yeux tournent autour du soleil (Gli occhi girano intorno al sole) al Museion-Museo d’Arte contemporanea di Bolzano il 14 luglio 2016 e poi declinato nelle date di Museion Façade del 21 e del 28 luglio.

 

Il 27 luglio 2016 la Gauthier Dance//Dance Company Theaterhaus Stuttgart presenta Nijinski, balletto a serata intera firmato dal pluripremiato coreografo tedesco Marco Goecke. Il balletto è ispirato alla vita di Vaslav Nijinskij al danzatore-leggenda del XX secolo,  tocca tappe significative della sua vita dentro e fuori dal palcoscenico, mostrando la correlazione tra arte e follia.

 

Il 29 luglio il franco-algerino Heddy Maalem porta a Bolzano la sua ultima creazione composta da un assolo e un duetto, entrambi incentrati sul tema dell’identità in rapporto alla convivenza e all’amore. Apre Nigra sum, Pulchra es il cui titolo è mutuato dal Cantico dei cantici, un solo pensato per Anne-Marie Van, interprete di krumping (forma di street dance), donna guerriera e fragile che nel corso dello spettacolo si spoglia metaforicamente di tutte le sue pelli. Il duetto Toujours sur cette mer sauvage prende il titolo da un verso di Victor Hugo, e unisce sulla scena la danzatrice cinese ErGe Yu e il potente danzatore del Burkina Faso Romual Kabore.

 

Il 30 luglio 2016 debutta Catania Catania di Emilio Calcagno, catanese di origine, già danzatore e assistente di Angelin Preljocaj e da 26 anni attivo in Francia. Nello spettacolo, portato in scena dalla sua Cie Eco, fondata nel 2006, Calcagno racconta la sua Sicilia con lo sguardo di uno straniero cogliendo quegli elementi tipici che imprescindibilmente rimandano alla sua terra e al Mediterraneo.

Tra gli appuntamenti unici proposti dal festival evidenziamo la Notte a teatro, un appuntamento dedicato ai bambini. L’evento prevede la visita guidata del teatro, un laboratorio di movimento, una notte in sacco a pelo nelle sale del Teatro Comunale attrezzate per l’occasione e la visione di uno spettacolo multimediale a loro dedicato: Home Alone di Alessandro Sciarroni interpretato da Valentina Pierini e Francesco Saverio Cavaliere, due danzatori della compagnia Balletto di Roma. In Home Alone in scena il 23 luglio alle 17.30 e il 24 luglio alle ore 10.00, Sciarroni sfrutta la capacità creativa delle nuove tecnologie coinvolgendo piccoli e grandi in un sorprendente gioco visivo. Con l’utilizzo di un computer e di uno schermo in scena, gli interpreti deformano, ampliano e restringono lo spazio adattando il proprio corpo alle immagini di un riflesso multiforme. Parte integrante della performance, momenti di gioco interattivo in cui i bambini sperimentano il dispositivo tecnologico alla base della performance.

 

Il sostegno del Festival alle nuove generazioni, in collaborazione con il network Anticorpi XL, prevede la presentazione di tre spettacoli: il duetto di teatrodanza Why are we so f***ing dramatic? firmato da Francesca Penzo e Tamar Grosz sulle dinamiche di relazione proprie del genere femminile (20 luglio); Triptych, un trio femminile firmato da Gabriele Valerio sull’esplorazione degli istinti primordiali connessi al desiderio sessuale e alla violenza (25 luglio); l’assolo 40.000 centimetri quadrati dell’incisiva danzatrice Claudia Catarzi (27 luglio).

Bolzano Danza 2016 sarà inoltre il 15 luglio al Parco delle Semirurali e il 16 luglio al Parkhotel Holzner (Renon) con l’ironico spettacolo 500/CINQUECENTO della compagnia francese Ke Kosa. Al centro dello spazio scenico una Fiat cinquecento d’antan, luogo magico d’incontro per una coppia di giovani dalla vita assai frizzante che con essa e su di essa affrontano mille avventure. Sempre in 16 luglio al Centro di Bolzano Danza in Vetrina, danza di amatori e professionisti nelle vetrine dei negozi

Inoltre il 24 luglio nella suggestiva cornice di Castel Presule, a Fiè allo Sciliar, sarà la danza aerea della compagnia francese Retouramont a tenere il pubblico con il fiato sospeso con le sue evoluzioni nel vuoto, la sua sfida alla gravità e al limite.

Il 30 luglio, dopo lo spettacolo della Cie Eco, Bolzano Danza invita il suo pubblico alla Silent Disco, una festa aperta a tutti nel Parco dei Cappuccini con dj set di Sivlia Calderoni e una performance ‘sorpresa’ curata da Cristina Krystal Rizzo.

www.bolzanodanza.it

 

Foto: 1. Alonzo King Lines Ballet, Writing Ground, ph. Margo Moritz; 2. Alonzo King Lines Ballet, Biophony, ph. Queen B. Wharton; 3.-4. Aakash Odedra Company, Inked, ph. Jean Goldthorpe; 5.-6. Made In Bangladesh di Helena Waldmann, ph. Wonge Bergmann; 7.-8. Lali Ayguadé, Kokoro, ph. Clara Bes; 9. Emanuel Gat Dance, Gold; 10. Emanuel Gat Dance, Sacre; 11.-12. Centre Chorégraphique National di Grenoble, Tordre di Rachid Ouramdane, ph. Patrick Imbert; 13. Gauthier Dance, Rosario Guerra e Luke Prunty in Nijinski di Marco Goecke, ph. Regina Brocke; 14. Gauthier Dance, Garazi Perez Oloriz e David Rodríguez in Nijinski di Marco Goecke, ph. Regina Brocke; 15. ErGe Yu e Romual Kabore in Toujours sur cette mer sauvage di Heddy Maalem, ph. Emmanuel Trousse; 16. ErGe Yu in Toujours sur cette mer sauvage di Heddy Maalem; 17.-18. Cie Eco, Catania Catania di Emilio Calcagno;  19.-20. Balletto di Roma, Home Alone di Alessandro Sciarroni, ph. Matteo Carratoni; 21.-22. Why are we so f***ing dramatic? di Francesca Penzo e Tamar Grosz; 23.-24. Triptych di Gabriele Valerio; 25.-26. 40.000 centimetri quadrati di Claudia Catarzi, ph. Paolo Porto; 27.-28. Cie Ke Kosa in 500/Cinquecento, ph. Lucile Brosseau; 29. Cie Retoruament, ph. Hubert Thouvenin.

 

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