A Bassano B.Motion presenta 16 performance di danza contemporanea che riflettono sulla relazione tra corpo e spazio.
Dal 20 . 08 . 2015 al 23 . 08 . 2015
Bassano del Grappa (VI)
Dal 20 al 23 agosto 2015 il cartellone di B.Motion raccoglie a Bassano del Grappa una selezione eccellente di giovani artisti emergenti della scena nazionale ed europea, molti dei quali sostenuti e coinvolti anche nelle numerose attività svolte dal CSC/Centro per la Scena Contemporanea di Bassano.
Il cartellone di B.Motion Danza è quest’anno declinato quasi tutto al maschile. Minimo comune denominatore è un’indagine, inevitabilmente variegata, sulla relazione tra corpo e spazio, inteso sia in senso fisico che concettuale.
Gli artisti coinvolti arrivano da tutto il mondo, e presentano, molti in prima nazionale, il loro personalissimo punto di vista: infinite variazioni sul tema, che mettono al centro il corpo, con la sua straordinaria capacità di abbattere barriere, di creare uno spazio comune, dove la danza sia libera di essere. Uomini che si confrontano con la loro immagine ripresa dai computer, intrappolata nelle rete da improbabili videochat, come quelli raccontati da Alessandro Sciarroni (20 agosto ore 14.30 CSC Garage Nardini), o uomini che cercano un dialogo impossibile con gli oggetti che li circondano, come quelli indagati da Robbie Synge (20 agosto, ore 19.30 e 22.30 CSC Garage Cardini) e Matthew Day (21 e 22 agosto, ore 15, 14.30 e 16), ma anche quelli che gli oggetti provano a dominarli, trasformando così lo spazio che li circonda, come fa James Batchelor (in una performance in piazza Libertà, il 20 21 e 23 agosto). Non mancano gli uomini che mettono alla prova i propri limiti (come nel lavoro di Dario Tortorelli, in scena 20 21 e 23 agosto alle 17.00 e alle 14.30, che coinvolge i partecipanti al Progetto Dance for Health Italia e li mette in scena nella Chiesetta dell’Angelo) o che denunciano i limiti altrui (come fa Dan Canham, nella sua ode a un teatro scomparso il 23 agosto alle 16 e alle 19).
Ma anche uomini che guardano al proprio mondo interiore (quelli di Iván Pérez, il 21 agosto alle 22.30 al CSC Garage Nardini, impegnati in una creazione adattamento di Attention, the doors are closing! creato per Ballet Moscow), alla ricerca di uno spazio da occupare (quelli di Itamar Serussi, in scena il 21 agosto alle 21), o semplicemente di un luogo a cui appartenere (quelli di Idan Sharabi, che si esibiscono venerdì 21 agosto alle 21.20).
Uomini nello spazio ma anche nel tempo, quello iperaccellerato di Mamaza (in scena il 22 agosto alle 21) e quello rallentato di Marco D’Agostin, nella sua creazione Everything is ok (23 agosto, ore 17 e 19.30). Uomini che arrivano direttamente da un altro tempo, che provano a recuperare fuori tempo massimo gli ideali cavallereschi, evocando un medioevo dell’anima come quelli di Deutinger/Gottfarb, performer del collettivo The Loose Collettive, in scena con Chivalry is dead il 22 agosto (ore 19 e 22.30).
Uomini di un tempo passato che è anche musicale, che si abbandonano alle melodie del Requiem di Faurè (su cui danza il giovane talento canadese Manuel Roque, in scena il 20 agosto alle 21) o della Sagra della Primavera di Stravinsky, come nella creazione del coreografo Palle Granhøj, che rilegge la più famosa Sacre gettando uno sguardo sul tema dell’iniziazione maschile.
Solo due le presenze femminili, artiste diverse tra loro che osservano, ognuna a proprio modo, il mondo degli uomini: Aoife McAtamney (20 ore 16 e 21 agosto ore 14.30 e 16), danzatrice irlandese che in Softer Swells denuncia i limiti di una cultura profondamente maschilista, Chiara Bersani riflette sulla crisi e sul crollo delle certezze in Tell me more, in scena il 22 e 23 agosto con l’ottetto canoro bassanese “Into N.8”. A loro si unisce con il suo progetto Sarah Revoltella, artista visiva performante.
B.Motion non dimentica la sua componente internazionale e prevede uno spazio anche per la riflessione e lo studio, con la presenza di critici e operatori nazionali ed internazionali, in particolare per il convegno EDN – Building a Dancehouse (20-21 agosto), che tratterà della costruzione di una casa della danza e della creazione di una rete fra case della danza europee e non solo.
Foto: 1. Itamar Serussi; 2. Ivan Perez.