Balletto di Roma: la nuova Giselle di Itamar Serussi Sahar e Chris Haring apre a Bari DAB 2017
11 . 01 . 2017
21.00
Bari - Teatro Kismet OperA, Strada San Giorgio Martire 22/f
DAB 2017 a Bari, la stagione di danza contemporanea del Comune di Bari realizzata dal Teatro Pubblico Pugliese, in collaborazione con Teatri di Bari e Altradanza apre i battenti mercoledì 11 gennaio 2017 al Teatro Kismet OperA con lo spettacolo Giselle del Balletto di Roma, uno dei più noti balletti del repertorio classico romantico affidato alla riscrittura di due autori contemporanei Itamar Serussi Sahar e Chris Haring.
Un doppio remake in cui la tragica trama sapientemente si confonde con gli ingredienti della danza di oggi e con la quotidianità contemporanea. Lo spettacolo non ripropone una Giselle narrativa, ma piuttosto tematica, analizzata nella sua attualità e complessità attraverso i temi cardine della sua vicenda: amore, tradimento e vendetta.
Il primo atto è affidato alla danza materica e intensa di Itamar Serussi, ex danzatore della Batsheva Dance Company ora resident choreographer per Scapino Ballet di Rotterdam, che dal 2006 ha portato avanti autonomamente il proprio stile personale; uno stile che sperimenta i limiti fisici attraverso l’umorismo e l’improvvisazione, creando lavori giocosi ed eleganti, in sinergia con gli interpreti, che conquistano spettatori in tutta Europa (Francia, Slovenia, Inghilterra, Austria…). Serussi sceglie di approfondire nel primo atto il tema dell’amore e del tradimento, che porterà in scena grazie alla sua abilità di tessere relazioni senza la necessità di un palese contatto fisico tra i danzatori, ma portando lo spettatore a vedere con naturalezza un immaginario, e traducendo i famosi passi a due e gli assoli di Giselle in una danza che è un invito alla curiosità.
Il secondo atto è assegnato invece a Chris Haring, Leone d’Oro alla Biennale di Venezia 2007 e coreografo della compagnia Liquid Loft (che riunisce, oltre a danzatori, anche artisti visivi e compositori). La sua è una danza multimediale, in grado di creare contemporaneamente mondi reali e fittizi che, tra tecnologie ed espedienti meta-teatrali, perdono il loro naturale confine e mettono in discussione la definizione stessa di realtà: non c’è un confine tra questi mondi, proprio come non c’è tra il mondo dei vivi e delle Willi, e come non c’è una fine all’amore tra Giselle e il principe Albrecht. Ma non è l’amore il tema scelto da Haring per il secondo atto, bensì la vendetta: della rivalsa di una donna su un uomo, ma anche di una vendetta legata al tradimento in generale.
A collaborare con i coreografi anche due compositori, Richard Van Kruysdijk e Andreas Berger, che lavorano sulla composizione originale per renderla più contemporanea, ma anche per aggiungere la traduzione in musica dei movimenti dei danzatori, e le loro stesse voci.
Per la prima volta nella danza contemporanea, e proprio come nel balletto originale, Giselle coinvolge un team di collaboratori, con identità artistiche originali e distinte, portatori di approcci creativi diversi, coordinati da Peggy Olislaegers, fino al 2016 direttrice artistica e direttrice generale del Dutch Dance Festival, dramaturg anche per Rambert Company, e apprezzata dramaturg per molti altri artisti sia di danza che di teatro.
Un evento che trasporta una storia senza tempo nella contemporaneità, attraverso un’indagine coreografica dei temi di amore e vendetta che fa riflettere sul bisogno di essere amati e la paura di essere feriti, e apre un immaginario coreografico inedito sul “balletto perfetto”: Giselle.
Lo spettacolo sarà introdotto da Roberto Casarotto, Direttore artistico Balletto di Roma.
Foto di Matteo Carratoni