Bach Project di Aterballetto debutta a Torino e Milano. In scena il dittico Sarabande di Jiří Kylián e Domus Aurea di Diego Tortelli.
Dal 14 . 09 . 2018 al 17 . 09 . 2018
14 e 15 settembre 2018 al Teatro Carignano di Torino; 17 settembre 2019 al Teatro Elfo Puccini di Milano
La compagnia Aterballetto debutta a settembre con Bach Project, nuova produzione della Fondazione Nazionale della Danza, uno spettacolo che accosta Sarabande di Jiří Kylián e la nuova creazione Domus Aurea di Diego Tortelli.
Ad ospitare la prima assoluta di questo dittico, è il 14 e 15 settembre 2018, il Teatro Carignano di Torino grazie alla collaborazione artistica tra la compagnia reggiana, Torinodanza e MITO SettembreMusica. Lo spettacolo aprirà poi, il 17 settembre 2019 al Teatro Elfo Puccini di Milano il Festival MilanOltre 2018.
Dopo un progetto dedicato al rapporto con arte e fotografia (In/Finito), dopo la Tempesta di Giuseppe Spota che segna un avvicinamento al mondo del teatro, il Bach Project propone una tappa nell’esplorazione della relazione tra danza e musica, tra composizione classica e sua ricreazione contemporanea. E permette alla Fondazione Nazionale della Danza Aterballetto di dare spazio sia ai maestri riconosciuti che ai giovani talenti, e di tornare a presentare un pezzo con musica dal vivo.
La nuova creazione, ispirata alle musiche di Johann Sebastian Bach, è stata affidata a Diego Tortelli: il giovane coreografo che si avvale nel 2018 di un accompagnamento produttivo della Fondazione Nazionale della Danza anche su altri suoi progetti, ha coinvolto nella creazione di Domus Aurea l’artista visivo Massimo Uberti . Sempre per questa produzione, il compositore Giorgio Colombo Taccani ha orchestrato per l’Ensemble Sentieri Selvaggi alcune Suite Francesi di Bach per Domus Aurea.
«A Diego Tortelli, abbiamo chiesto di mettere al servizio dei 16 danzatori di Aterballetto la sua capacità di costruire danza astratta, di visitare immaginari visionari e basati sulla sapienza del movimento – spiega il direttore di Aterballetto Gigi Cristoforetti – Domus Aurea è un’operazione basata sugli accostamenti. La scrittura geniale di Bach è rivisitata da Colombo Taccani, nel segno del rispetto e della citazione, ma anche della libertà di invenzione. E il desiderio di sottolineare l’importanza della musica nell’ispirare il movimento ha condotto fino a prevedere la possibilità dell’esecuzione dal vivo, grazie all’ensemble Sentieri Selvaggi e alla partnership, per questa importante produzione, del Festival Mito e de I Pomeriggi Musicali di Milano, oltre a Torinodanza/Teatro Nazionale di Torino e a Les Halles de Schaerbeek».
«Alla ricerca di perfezione ed emozione della danza di Tortelli, si accosta anche la geometrica suggestione dello spazio scenico dell’artista visivo Massimo Uberti. Linee perfette disegnate da neon, che costruiscono la casa dei danzatori. Una casa perfetta. Una Domus Aurea, appunto» conclude Cristoforetti.
Domus è quel luogo intimo di ogni individuo in cui si racchiudono tante storie fatte di immagini ed echi. Che magari non riconosciamo, ma dalle quali ci possiamo far suggestionare. Lasciando aperte le porte dell’animo ad un “ascolto” non solo della musica, ma anche delle suggestioni visive.
Domus Aurea diventa così uno spazio che si crea attraverso un continuo intreccio tra il razionale e l’irrazionale. Questa è la condizione che viviamo dentro di noi, sempre in bilico tra certo e incerto, spinti dal desiderio di cambiamento e dall’utopia di poter almeno sfiorare la perfezione e la libertà. Che forse, oggi, appartengono soltanto all’arte.
La serata si completa con un pezzo celebre di Jiří Kylián creato nel 1990 per il Nederlands Dans Theater sull’omonimo pezzo di Bach, Sarabande dalla Partita in re minore BWV 1004 in versione elettronica, una creazione per sei danzatori dall’affascinante struttura circolare, con una capacità di muoversi tra livelli musicali ed espressivi diversi che ne evidenzia la straordinaria contemporaneità.
In questa coreografia Jiří Kylián prosegue nella ricerca di risposte semplici alla più classica delle domande poste dai bambini: “Perché? …”
Strutture semplici, situazioni banali, visioni di episodi onirici, flashback, fratture nella motricità della danza e della pantomima: sono tutti ingredienti di questa “ricetta” coreografica, a garanzia che la domanda… non troverà mai una risposta.
Kylián ha concepito Sarabande, così come numerose opere successive, come “un’avventura attraverso la coreografia”. Nella sua essenza, l’opera è correlata a No More Play, Falling Angels e Sweet Dreams, come un disegno in bianco e nero che la mente e la fantasia dello spettatore possono completare e colorare. E, sebbene il punto di partenza delle coreografie sia di natura puramente intellettuale, il risultato è determinato da energie emotive.
La musica di Bach, con la sua struttura perfetta e visione divina, non è interpretata – non necessita di interpretazione alcuna.
www.torinodanzafestival.it – www.milanoltre.org
Foto: 1.-6. Aterballetto, Bach Project, prove di Sarabande di Jiří Kylián, ph. Nadir Bonazzi; 7. Aterballetto, Domus Aurea di Diego Tortelli, ph foto di Lorenza Daverio.