In Veneto

Artemis Danza con Carmen K di Monica Casadei chiude Venezia in Danza

10 . 12 . 2017

17.30

Venezia - Teatro Malibran

Passionale, istintiva, sensuale ma soprattutto libera è la Carmen di Monica Casadei, che alla sigaraia di Siviglia ha dedicato lo spettacolo Carmen K, in scena domenica 10 dicembre 2017 al Teatro Malibran di Venezia ultimo appuntamento della decima edizione della rassegna Venezia in Danza diretta da Michela Barasciutti.

Incentrato sulla reinterpretazione in chiave coreografica di alcune celebri figure del repertorio operistico, Carmen K, spettacolo commissionato nel 2016 dal Teatro Comunale di Bologna, è parte del progetto Corpo d’Opera  e prosegue il percorso già intrapreso con Tosca X, acclamata produzione 2015.

Nella creazione di Monica Casadei, Carmen è una donna forte e trasgressiva – ce lo ricorda la “K” del titolo, emblema dell’anticonvenzionale e del contro corrente –  libera nello scegliere come amare, vivere e morire. La stessa libertà torna nelle scelte compositive, dominate non solo dalla pura energia della danza, ma anche da una decisa apertura alla musica contemporanea. Nella prima parte dello spettacolo Monica Casadei lascia infatti carta bianca ai DJ dell’associazione bolognese Shape, chiamati a remixare alcune fra le più note arie dell’opera di Georges Bizet. Completano il primo tempo le musiche originali del compositore Luca Vianini, anch’esse frutto delle suggestioni legate alla figura di Carmen e alla partitura operistica.

Nulla di didascalico o narrativo nemmeno nel secondo tempo, dove la forza del gesto danzato si sposa con le note della celebre Carmen suite di Rodion Shchedrin: qui, nel cerchio di un’arena rosso sangue, i ruoli si moltiplicano e tutti i 18 interpreti, uomini e donne, diventano altrettante Carmen e altrettanti tori.

Scrive Monica Casadei: “Una storia, mille storie uguali a loro stesse che si ripetono nei secoli. Carmen K selvaggia, passionale, istintiva e sensuale, libera di amare e di esistere. Libertà uguale morte annunciata. Istinto primordiale di esistere, essere profondamente veri contro dominio, possesso, prigione. Il risultato è già scontato: difficile e dolorosa la vita di un essere libero e coraggioso, ma non c’è scelta. O vince la legge interiore, quella dell’anima o è preferibile la morte. Andare “incontro” e non più “contro”, il nostro aguzzino, è l’unica scelta? È possibile un’altra via? Le tante Carmen della società di oggi, possono non morire più.”

www.teatrolafenice.it

Foto: 1.-3. Artemis Danza, Carmen K di Monica Casadei, ph. Rocco Casaluci.

 

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