In Friuli Venezia Giulia

Arearea ne Le Quattro Stagioni, From Summer to Autumn di Marta Bevilacqua e Roberto Cocconi al Rossetti di Trieste

Dal 01 . 04 . 2017 al 02 . 04 . 2017

21.00

Trieste - Teatro Politeama il Rossetti

Sabato 1 e domenica 2 aprile 2017 al Politeama Rossetti di Trieste, la Compagnia Arearea di Udine porta in scena Le Quattro Stagioni, From Summer to Autumn, spettacolo che ha debuttato al Mittelfest 2016 in una versione open-air e che è stata ora adattata per dieci danzatori e per il tour teatrale.

L’ispirazione alla compagnia viene dalla musica, quella celeberrima settecentesca di Vivaldi, riscritta dal compositore tedesco Max Richter nel 2015. Ricomporre Le Quattro Stagioni, un’idea folle. Far convivere ambient music ed elettronica con il più popolare concerto della storia della musica, un sacrilegio. «Sono sempre stato innamorato delle Quattro Stagioni, fin da piccolo – ha spiegato Max Richter – Poi crescendo ho incominciato a sentirle ovunque, nei centri commerciali e negli ascensori, nelle segreterie telefoniche e in pubblicità. Ad un certo punto ho smesso di amarle, le ho odiate anzi. Riscriverle è stato come guidare attraverso un meraviglioso paesaggio conosciuto usando una strada alternativa per apprezzarlo di nuovo come la prima volta».

I danzatori ed i coreografi di Arearea raddoppiano la sfida e reinterpretano quella musica con il loro vibrante linguaggio corporeo.«La scrittura del gesto ci rivela, di più e meglio, delle opere che abbiamo voluto con tutta la nostra forza consapevole – scrivono infatti i coreografi – La comprensione del gesto e della sua eccedenza di significati, è tra le sensibilità più rare. (…) Il nostro è un gesto geografico, localizzato, portatore e veicolo di una complessità mediterranea, che, non a caso, danza il richiamo delle Quattro Stagioni. La felicità è tutta qui, non c’è un altrove. È qui che danziamo, qui ed ora».

In programma si succedono due momenti: Estate firmata da Marta Bevilacqua e Autunno che è invece una creazione di Roberto Cocconi. La prima coreografia è danzata da sole donne, la seconda da soli uomini.

«L’Estate è il femminile, è soprattutto il nostro attaccamento alla realtà sensuale del mondo – spiega Marta Bevilacqua – Ne assaporiamo la quiete dopo una tempesta. La tempesta, così sceglie di aprire Vivaldi, crea un incantevole disordine. E che pace, e che frescura, e che desiderio di ascoltare ogni minimo impulso naturale. Cinque donne (Angelica Margherita, Anna Savanelli, Valentina Saggin, Marta Bevilacqua, Luisa Amprimo) si fanno attraversare da un forte vento d’estate e cercano complicità e solitudine».

L’Autunno invece induce all’introspezione, alla quiete. «E così uno sparuto gruppo di uomini (Luca Campanella, Marco Pericoli, Roberto Cocconi, Andrea Rizzo, Daniele Palmeri, Luca Zampar) tergiversa sui suoi passi, attardando ogni piccola decisione, ponderando che la separazione tra gli opposti prima o poi si assottiglierà fino a scomparire – spiega Roberto Cocconi  – Tra il mesto girovagare e l’agonistico vigore, complice una stravagante consonanza, gli uomini gioiscono e danzano allegramente sotto l’albero dei riti antichi».

www.ilrossetti.it

 

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