Alessandra Ferri, Federico Bonelli, Herman Cornejo e la Company Wayne McGregor al Ravello Festival
07 . 07 . 2018
Ravello - Belvedere di Villa Rufolo
Serata da non perdere, unica, sabato 7 luglio 2018 al Ravello Festival. In scena sullo splendido palco allestito sul Belvedere di Villa Rufolo, la Company Wayne McGregor e tre star d’eccezione, la nostra étoile Alessandra Ferri, l’italiano Federico Bonelli, star del Royal Ballet, e Herman Cornejo, principal dell’American Ballet Theatre.
In programma Icons, spettacolo appositamente confezionato per questa occasione e che racchiude degli estratti di alcuni capolavori del pluripremiato coreografo e regista inglese Wayne McGregor, autore internazionalmente riconosciuto per la sua coreografia e per le sue innovative collaborazioni che spaziano tra danza, cinema, musica, arti visive, tecnologia e scienza.
Tra i brani proposti Autobiography Edits, creazione del 2017 e che quest’anno ha ricevuto il D&AD Award. Questo lavoro ha segnato una svolta nel lavoro di McGregor. Dopo anni in cui l’autore britannico ha costruito coreografie che interrogavano la vita attraverso l’esperienza del corpo, qui ha posto l’attenzione sul corpo, considerato come un archivio e fonte primaria di un’autobiografia. McGregor ha chiesto a alcuni tra i più importanti scienziati di genetica di mappare le sequenze del suo genoma e di trasformarlo in algoritmi. E se ventitrè sono le coppie di cromosomi che compongono il genoma umano, ventitré sono le sequenze coreografiche create da McGregor per questo originale ritratto, assemblate in modo nuovo in ogni performance in modo da creare ogni volta dei pezzi unici. Questa autobiografia si muove sulla musica elettronica di Jlin che ogni volta crea un diverso tappeto sonoro ed è stato creato in collaborazione con l’artista visuale Ben Cullen-Williams, la drammaturga Huzma Hameed e con il disegno luci di Lucy Carter.
A seguire Witness, duetto creato da Wayne McGregor per Alessandra Ferri e Herman Cornejo nel 2016 su commissione del Fall for Dance Festival di New York sulle musiche di Nils Frahm e con le luci minimaliste disegnate da Clifton Taylor ispirate alla pittura di Agnes Martin.
In chiusura un estratto di un altro acclamato e pluripremiato spettacolo di Wayne McGregor, Woolf Works, creato nel 2015 per Alessandra Ferri e il Royal Ballet di Londra, un trittico ispirato a tre noti romanzi di Virginia Woolf (Mrs Dalloway, Orlando e Le Onde) ma anche alla vita della scrittrice attraverso lettere, saggi, diari. Alcune qualità e aspetti pregnanti dell’esistenza di quest’icona della letteratura emergono in modo straordinario e vengono evidenziati dalla drammaturgia di Uzma Hameed e dalla colonna sonora di Max Richter. Uno spettacolo di travolgente ricchezza coreografica, di grande energia e di grande impatto emotivo, uno dei lavori più emozionanti e intensi della carriera di Alessandra Ferri, che le è valso nel 2016 il suo secondo Olivier Award for Outstanding Achievement in Dance. Mai rappresentato dal vivo in Italia, questo spettacolo sarà presentato in versione completa e sempre con Alessandra Ferri e Federico Bonelli quali protagonisti, nella prossima stagione del Teatro alla Scala (è in programma dal 7 al 20 aprile 2019).
Foto: 1. Alessandra Ferri e Herman Cornejo, Witness di Wayne McGregor, ph. Nicolay Krusser; 2. Autobiography di Wayne McGregor, ph. Richard Davies; 3. Autobiography di Wayne McGregor, ph. Andrej Uspenski; 4.Alessandra Ferri in Woolf Works di Wayne McGregor, ROH. Ph. Tristram Kenton; 5. Federico Bonelli e Alessandra Ferri, Woolf Works di Wayne McGregor, ph. ROH, Tristram Kenton; 6. Alessandra Ferri, ph. Lucas Chilczuk; 6. Wayne McGregor, ph. Pål Hansen.