A Roma

Al Teatro Eliseo di Roma, Ghetto di Mario Piazza con gli studenti dell’Accademia Nazionale di Danza

07 . 02 . 2016

21.30

Roma - Teatro Eliseo, Via Nazionale 183

Nell’ambito delle celebrazioni del Giorno della Memoria è in scena domenica 7 febbraio 2016, al Teatro Eliseo di Roma, lo spettacolo di danza Ghetto del coreografo Mario Piazza interpretato dagli studenti dell’Accademia Nazionale di Danza.

Ghetto intende dare corpo al sogno di ogni minoranza perseguitata e oppressa per appartenenza etnica, orientamento sessuale o credo religioso: uscire dall’isolamento e conquistare la libertà.

Il Ghetto diviene quindi simbolo di tutte le discriminazioni, a partire da quello del popolo ebraico. I protagonisti David, Sarah e il Rabbino Capo, interpretano la vita in un colorato, travolgente caleidoscopio di sentimenti e passioni: l’amore coniugale, il matrimonio, le tradizioni e le feste fino alla disperazione, la deportazione e la tragedia della Shoah.

Personaggio chiave è la Tikvah, figura con chiare citazioni al pittore Marc Chagall, interpretata da Antonella Abbate. Rappresenta la Speranza, racconta la forza, la fede e la rinascita del popolo d’Israele. E’ lei a evocare personaggi poetici come i giovani Sarah (Roberta Russano) e David (Michael Incarbone), che simboleggiano il futuro. Guida spirituale che anima il Ghetto è invece il Rabbino Capo, interpretato da Antonio Taurino.

A scandire i passi di danza le note di Underground di Goran Bregovic, i brani travolgenti e struggenti della musica kletzmer, i canti gitani come Gelem Gelem a ricordo dello sterminio dei Rom.

“Il punto di partenza per elaborare questo spettacolo è stato la necessità di affrontare i temi della esclusione e dell’esilio, attraverso l’esplorazione dei ghetti, reali e virtuali, che nascono dalla paura generata dalla diffidenza – scrive Mario Piazza -Il ghetto ebraico rappresenta un concentrato di umanità, con la sua memoria storica, tra musiche Klezmer e canti tzigani, una coppia di giovani sposi è l’emblema del cammino futuro della società. Il lavoro mescola umorismo e angoscia, dolore e sorriso nella consapevolezza di avere una “Hatikvah” (speranza) che darà la forza necessaria per superare uniti ogni ostacolo. Un affresco danzato di normalità e conoscenza e un messaggio danzato di pace e libertà”.

Lo spettacolo, ideato e promosso dall’Assessorato alla Cultura della Comunità Ebraica di Roma, è patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Comitato di coordinamento per le celebrazioni in ricordo della Shoah, sostenuto dalla Fondazione Museo della Shoah, con la collaborazione del Teatro Eliseo di Roma e dell’Accademia Nazionale di Danza.

Prenotazione obbligatoria al Centro di Cultura Ebraica: 065897589 – centrocultura@romaebraica.it.

Foto: 1. Ghetto di Mario Piazza con gli studenti dell’Accademia Nazionale di Danza; 2. Mario Piazza.

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