In Abruzzo

Al Teatro Comunale di Teramo il Festival Interferenze con Camilla Monga, Francesco Colaleo e Maxime Freixas, Manolo Perazzi, Andrea Costanzo Martini,Francesca Lettieri, Simone Zambelli

08 . 11 . 2017

19.30

Teramo - Teatro Comunale, Corso San Giorgio

Mercoledì 8 novembre 2017 la 12° edizione del Festival Interferenze di Abruzzo Circuito Spettacolo approda negli spazi interni del Teatro Comunale di Teramo: stanze, corridoi, sale, foyer, spazi nuovi, sconosciuti, da scoprire attraverso le performance del Festival. I luoghi abbandonati e disabitati del Teatro diventano la cornice delle performance che accompagnano i “visitatori” in un tour suggestivo che invita alla riflessione.

Numerose le performance che si snoderanno dalle ore 19.30.

Apre Quartetto per oggetti, una coreografia Camilla Monga, anche interprete della pièce con Jacopo Jenna, Maya Oliva e Piera Adolfo Ciulli. Il Quartetto rielabora l’idea compositiva di Edgard Varese in Ionisation mediante l’utilizzo di oggetti che divengono lo strumento di base per definire una serie di possibilità fisiche. Tredici elementi in continuo dialogo tra loro e con quattro interpreti. Le loro funzioni determinano azioni e traiettorie imprevedibili che servono come base per l’espansione e la variazione del ritmo.

Francesco Colaleo e Maxime Freixas, Cie MF, presentano il loro ultimo lavoro, Chenapan, un termine francese di origine tedesca che vuol dire “monello”. Lo spettacolo desidera mettere in scena i giochi di una volta generando nel pubblico un forte processo di riconoscimento. Il pubblico assiste ad una gara all’ultimo salto tra due monelli che si sfidano a colpi d’ingegno. “L’obiettivo primario è di sensibilizzare su una dimensione di contatto e di gioco che si sta perdendo a causa del continuo condividere virtualmente e non fisicamente. Il lavoro desidera porre l’attenzione sugli importanti cambiamenti sociali che vedono il progressivo smantellamento delle dinamiche di relazione. Lo scopo primario di Chenapan è distrarre per divertirsi, senza superficialità, ma con attenta leggerezza”.

La Cie MF propone inoltre Ospite lontano – Sindrome di Ulisse, coreografia di Francesco Colaleo interpretata da Maxime Freixas: “ogni passo è un viaggio, un peregrinare verso, un diventare altro da sè. Alienarsi nel desiderio che là sia meglio di qui. Un gioco di pedine, dove migrare è simbolo di rinuncia: dietro di noi lasciamo depositare frammenti di memoria, rotti come pezzi di specchi maledetti. Alcuni esperti la chiamano la Sindrome di Ulisse, altri la malattia degli immigrati”.

Manolo Perazzi è autore e interprete della versione site specific di Crossover, parola inglese che vuole suggerire lo stato emotivo e fisico della sua danza. Questo lavoro cattura l’uomo sospeso tra il reale e l’immaginario, tra istinto e razionalità, impulsi e freni, guidato da un’energia che non si interrompe anche quando sembrerebbe accennare ad un’involuzione, ad un arresto. Si cerca un controllo al proprio flusso di azioni e pensieri. Questo pezzo si avvale delle elaborazioni musicali dal vivo a cura di Flavia Massimo.

 

A cavallo tra realtà e finzione, con uno sguardo alle televendite, è il personaggio a cui si ispira Andrea Costanzo Martini, giovane coreografo torinese molto più conosciuto all’estero che in Italia, residente da anni in Israele (danzatore anche nella Batsheva Dance Company). A Teramo propone what happened in Torino, lavoro che ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui il primo premio sia per la danza che per la coreografia all’International Stuttgart Solo Competition e il premio del pubblico al MAS DANZA di Gran Canaria 2015, Spagna. Progetto selezionato nel progetto Danza Urbana XL.

Francesca Lettieri, Compagnia Adarte, propone TRIP#3, nuova tappa in un lungo percorso di sperimentazione tra musica e danza. La batteria di Andrea Beninati e la danzatrice si concedono spazi di improvvisazione per poi ricondurci a partiture coreografiche e musicali concordate in una libera zona di dialogo tra suono, corpo e spazio. Il gesto e la musica costruiscono materiale danzato sul corpo allo stesso tempo testimone di bellezza e disperazione, energia e libertà.

Simone Zambelli firma e interpreta l’assolo Non Ricordo. “Ricordo, dal latino re- indietro cor- cuore – scrive l’autore – Richiamare in cuore, riportare al cuore, vera sede della conoscenza profonda per gli antichi. Il ricordo richiama nel presente del cuore e del sentimento qualcosa che non è più qui o non è più adesso. Non nella sua forma originale. E che però, per il solo tornare in cuore, rivive – non sogno fatuo o fantasticheria, ma sentimento concreto, esperienza diretta. Non è molto chiaro se si tratti di qualcosa che ci appartiene o di qualcosa che è svanito. Quanto ha di reale? Quanto di immaginazione? Bisogna considerarlo positivo per essere accaduto o negativo per esser finito? Si tratta del miglior regalo che un momento indimenticabile può lasciare? È triste ricordarsi che qualcosa non accadrà di nuovo? Ricordo inteso come simbolo di un’intera umanità, legame coeso che ci tiene uniti nella medesima condizione di essere umani”.

Segnaliamo che alle 21.30, al termine delle performance si terrà una tavola rotonda che intende rispondere al seguente quesito: Teatro Comunale di Teramo: quali i possibili scenari? Dopo questo primo appuntamento si susseguiranno 1 incontro al mese, sempre in orario serale, su tematiche diverse. “Il focus di questa lunga serie di incontri aperti a tutti i portatori di interesse è quello di iniziare a comunicare, conoscersi e progettare intorno al tema della Cultura nel senso più ampio del termine, per cui è nostra intenzione di non selezionare i partecipanti, cercando di capire nel tempo chi è davvero interessato a costruire un tavolo di lavoro permanente che si preoccupa del delicato tema sulla Cultura a Teramo” spiegano gli organizzatori.

Segnaliamo che la serata di spettacolo è anticipata da alcuni laboratori che si terranno il 7 novembre 2017.

www.acsabruzzo.it

Foto: 1.-2. Quartetto per oggetti di Camilla Monga; 3. Chenapan di Francesco Colaleo e Maxime Freixas; 4.-6. Crossover di Manolo Perazzi, ph. Paolo Porto; 7. Andrea Costanzo Martini; 8. Francesca Lettieri; 9.-10. Simone Zambelli, Non Ricordo.

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