Al Teatro Cantiere Florida di Firenze i lavori di Tommaso Serratore, Salvatore Insana, Elisa Turco Liveri e Erika Silgoner
05 . 12 . 2018
Firenze - Teatro Cantiere Florida, Via Pisana 111/R
La stagione danza FLOW Florida Now del Teatro Cantiere Florida di Firenze, a cura di Versiliadanza e diretta da Angela Torriani Evangelistisi, propone mercoledì 5 dicembre 2018 il focus Young & Beautiful Part One, primo appuntamento con alcuni degli autori che hanno ‘attraversato’ in residenza lo spazio del Teatro Florida negli ultimi due anni. Si avvicendano sul palco Tommaso Serratore con il suo Passenger – il coraggio di stare e la Compagnia Dehors/ Audela di Salvatore Insana ed Elisa Turco Liveri con Endless Ending Project. Nella stessa serata anche la danzatrice Gloria Ferrari con ? I amA, un assolo firmato da Erika Silgoner, vincitore sia per la coreografia che per l’interpretazione dello Internationales Solo Tanz Theater Festival 2017 di Stoccarda.
Passenger – il coraggio di stare di Tommaso Serratore è un percorso creativo frutto di diverse esperienze in contesti extraurbani arrivando a un risultato carico di immagini, suoni, luci e corpi in movimento. La scena diventa terreno di una battaglia interiore, nella quale la scoperta e la consapevolezza del proprio sé maturano la possibilità di fare una scelta e infine decidere di cambiare la propria vita. Tommaso Serratore con questa performance indaga gli impulsi umani che precedono la decisione messa in atto. Interpretano il brano Elisabetta Bonfà, Miriam Cinieri e lo stesso Tommaso Serratore. Il video è di Salvatore Insana, le luci di Eleonora Diana, le musiche di Gabriele Ottino.
Con Endless Ending Process gli autori Salvatore Insana ed Elisa Turco Liveri riflettono invece sulla fatica, indagata come condizione che coinvolge tanto il corpo quanto la mente. Un corpo o un materiale sottoposto a carichi variabili nel tempo, in maniera regolare o casuale, si danneggia inesorabilmente, in un “processo infinito della fine”. In questo lavoro il corpo, inserito in un habitat visivo complesso, ripete sempre lo stesso percorso fino a esaurirne le possibilità, sviluppando gradualmente un proprio lessico di movimenti nell’ambito di un vocabolario specifico: sospensione/caduta, gravità/appoggio.
Un segno coreografico completamente diverso quello di Erika Silgoner di Esklan, artista associata di DanceHaus e del nuovo Centro di Produzione della Danza Contart di Milano. In scena il solo ? I mA interpretato da Gloria Ferrari.
«? I mA è un’affermazione che diventa domanda, una convinzione insinuata da dubbi. La pièce ha inizio con una solida e radicale affermazione di se stessi… L’artista in scena sfida il pubblico, lo provoca, ne cerca le reazioni, e ne indaga le fragilità, ma nella provocazione la protagonista trova le proprie incertezze, e la sostanzialità palesata inizialmente diventa dubbio. Il dubbio porta con sé una dimensione emotiva di fragilità insospettata ed insospettabile, e in questa nuova condizione la protagonista si perde… Perde la sua forma iniziale per lentamente ritrovarsi in una più umana mobilità, che ne rinvigorisce i sensi, donandole un nuovo compassionevole legame con lo spettatore. ? I mA è un’indagine che appartiene a tutti, è la distruzione della formale sicurezza e l’accettazione di una mobilità che rende incerti, mutati, ma abili alla metamorfosi, all’elevazione di se stessi. ? I mA è riconoscersi, nudi, impreparati, vivi.»
Foto: 1. Gloria Ferrari in ? I mA di Erika Silgoner; 2. Passenger – il coraggio di stare di Tommaso Serratore; 3. Endless Ending Process di Salvatore Insana ed Elisa Turco Liveri.