Al San Carlo Le otto Stagioni dell’argentino Mauricio Wajnrot tra Vivaldi e Piazzolla
Dal 22 . 10 . 2014 al 23 . 10 . 2014
20.30
Napoli - Teatro San Carlo
La quinta edizione di Autunno Danza, festival che il Lirico di Napoli dedica all’arte coreutica vede in scena il 22 e 23 ottobre il Corpo di ballo del Teatro di San Carlo nel balletto Le otto stagioni, una coreografia dell’argentino Mauricio Wajnrot su musiche di Astor Piazzolla e Antonio Vivaldi. La creazione di Wajnrot si snoda su due visioni musicali completamente differenti, quella barocca ed europea di Vivaldi e quella contemporanea e latina di Piazzolla. Entrambe affrontano il medesimo tema, l’alternarsi delle stagioni, che sulla scena corrisponde ad un alternarsi di climi e atmosfere contrastanti.
Mauricio Wajnrot, a proposito del balletto Le otto Stagioni, racconta: “Nel settembre 2000, dopo aver presentato una produzione di Carmina Burana con il Balletto Reale delle Fiandre, inaspettatamente, mi trovai a confrontarmi con una vera e propria gemma musicale trovata in un negozio di musica ad Anversa. Si trattava del notissimo CD intitolato Le otto Stagioni, una incisione che comprende e collega I Concerti delle Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi con le Quattro Stagioni Porteñas di Astor Piazzolla, uno dei capolavori del grande compositore argentino. Non solo ero affascinato dall’idea che in questo nuovo CD, aveva realizzato il suo artefice principale, il grande violinista Gidon Kremer, ma, dopo averlo ascoltato, rimasi commosso dalla combinazione di stili che egli era riuscito a ricreare e nelle quali si potevano sentire descritte tanto le strade Buenos Aires e gli uomini e le donne della mia città, come le diverse scene ed immagini proposte da Vivaldi. Suggerii a Robert Denvers, direttore artistico del Balletto Reale delle Fiandre, di allestire un balletto su queste musiche e la proposta venne accettata immediatamente. Lo spettacolo fu rappresentato per la prima volta il 4 Ottobre 2001 e, da allora, Le otto Stagioni ha suscitato enorme interesse in tutto il mondo. Le otto Stagioni è stato successivamente messo in scena dal Balletto del Teatro San Martin di Buenos Aires e, nel 2011, è stato tournée in Spagna con la stessa Compagnia. Il lavoro coreografico è un viaggio in sedici movimenti, dove i “climi” si alternano con le esperienze e le astrazioni. Senza storie raccontate, ma bensì atmosfere rappresentate. Con Le otto Stagioni sono tornato ai passi a due e ad una serie di moduli secondo quello che potrei definire una sorta di “vocabolario diverso” nel mio lavoro, caratterizzato da gruppi di sequenze indubbiamente abbondanti, molto più vicini alla musica sinfonica che alla musica da camera. In Piazzolla quattro coppie danzano, di notte, in incontri tra uomini e donne, con gesti e movimenti importati direttamente dal Tango. Nelle musiche di Vivaldi invece, prevale l’ambientazione diurna, corale, ed una visione tipicamente più vicina alla cultura europea, alla cui profonde radici appartiene tutta la sua produzione”.
Questa produzione, si avvale della collaborazione della Società Italia Argentina SIA, associazione culturale senza fini di lucro, nell’anno della cultura italiana nei paesi del sudamerica costituita nel 1993 su iniziativa di Giorgio De Lorenzi e Victor Uckmar con il patrocinio dei Ministeri degli Esteri argentino allo scopo di promuovere la maggior diffusione della cultura italiana in Argentina e di quella argentina in Italia tramite eventi culturali volti ad aumentare il livello di reciproca conoscenza dei due Paesi quale fattore fondante di una loro sempre migliore relazione.