A Roma

Al REF 22 Jan Martens con Any attempt will end in crushed bodies and shattered bones

Dal 28 . 09 . 2022 al 29 . 09 . 2022

Roma - Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”, Sala Petrassi

Il 28 e 29 settembre 2022 torna al Romaeuropa Festival il coreografo fiammingo Jan Martens. In scena nella Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, in prima italiana, il suo Any attempt will end in crushed bodies and shattered bones, un inno alla ribellione, alla disobbedienza civile, alla resistenza, alla marcia verso il progresso.

Il coreografo fiammingo, riconosciuto internazionalmente come uno dei protagonisti della danza contemporanea, porta in scena una società in miniatura, un gruppo eterogeneo di performer, professionisti e non professionisti tra i 16 e i 69 anni di età. Ognuno di loro cerca la propria voce all’interno della danza, un linguaggio adeguato per rivendicare il proprio posto sul palco ma senza sottrarlo agli altri.

Riferendosi ad una brutale dichiarazione del presidente cinese Xi Jinping («Ogni tentativo finirà con corpi schiacciati e ossa frantumate»), facendo proprie musiche di protesta composte in epoche diverse (da Henryk Górecki a Max Roach, da Abbey Lincoln a Kae Tempest), Jan Martens assorbe nella danza i linguaggi violenti che caratterizzano le comunicazioni e le estreme polarizzazioni dei nostri giorni invitando i suoi performer a liberarsi da ogni dogma, ad intessere relazioni orizzontali, ad essere se stessi, nell’arte come nella vita.

Esteticamente rigoroso, minimale, geometrico e nonostante questo inguaribilmente romantico, il coreografo continua la sua esplorazione dell’animo umano orientando il suo sguardo alla dimensione della folla.

www.romaeuropa.net

Nato nel 1984 in Belgio, Jan Martens è attivo sulla scena coreografica internazionale dal 2010, anno in cui ha dato vita alla sua prima creazione, succeduta da regolari tournée in tutto il mondo. A nutrire il suo lavoro è la convinzione che ogni corpo abbia qualcosa da dire e che questa comunicazione diretta si esprima attraverso forme trasparenti e semplici. La creazione artistica è per lui un santuario in cui la nozione di “tempo” diviene nuovamente tangibile, uno spazio per la contemplazione, per l’osservazione e per la riflessione.
Per raggiungere questo risultato, Martens non si è dedicato alla creazione di uno specifico linguaggio di movimenti ma si è appropriato e ha riusato idiomi esistenti provenienti dai contesti più disparati al fine di far emergere attraverso la loro fusione nuove idee. In ogni suo nuovo lavoro il coreografo cerca di ridisegnare la relazione tra pubblico e performer. Ne sono esempio: I CAN RIDE A HORSE WHILST JUGGLING SO MARRY ME (2010, la sua prima creazione, il ritratto di una generazione di giovani donne in una società dominata dai Social Network), A SMALL GUIDE ON HOW TO TREAT YOUR LIFETIME COMPANION (2011, lavoro selezionato da Aerowaves 2011), SWEAT BABY SWEAT, la trilogia dedicata alla bellezza non convenzionale composta da BIS (2012), LA BETE (2013) e VICTOR (2013) e ancora THE DOG DAYS ARE OVER (2014, performance incentrata sul movimento del salto), ODE TO THE ATTEMPT (2014), la performance/esperimento sociale creata in collaborazione con Lukas Dhont THE COMMON PEOPLE (2016) e l’ipnotico RULE OF THREE (2017) nato dalla collaborazione con il Sound Artist Americano NAH e presentato per la prima volta al deSingel di Antwerp di cui Martens è artista associata dal 2017. Proprio questo spettacolo è stato nominato dal Zwaan (Swan), uno die più importanti premi di danza olandesi come “la produzione di danza più impressionante del 2018”.  Tra le recenti produzioni: PASSING THE BECHDEL TEST  (realizzato in collaborazione con 13 ragazzi e fABULEUS), lostmovements e any attempt will end in crushed bodies and shattered bones, FUTUR PROCHE un lavoro nato in collaborazione con Opera Ballet Vlaanderen di cui sarà artista associato dalla prossima stagione.

Nel 2014 il coreografo ha inoltre dato vita, insieme a Klaartje Oerlemans, alla piattaforma GRIP basata ad Anversa e a Rotterdam con la quale produce e distribuisce il suo lavoro e supporta quello di Cherish Menzo, Steven Michel e (a partire dal 2023) Femke Gyselinck. GRIP è supportata dal Governo Fiammingo.

 

Foto: Any attempt will end in crushed bodies and shattered bones di Jan Martens, ph. Phile Deprez.

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