Al festival Da vicino nessuno è normale due soli firmati da Olimpia Fortuni: Soggetto Senza Titolo e Fray
06 . 07 . 2018
21.45
Milano - ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini in via Ippocrate 45
A Milano il festival Da vicino nessuno è normale ospita, venerdì 6 luglio 2018 presso l’ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini due assoli firmati da Olimpia Fortuni: il pluripremiato Soggetto Senza Titolo (selezionato alla Vetrina della Giovane Danza D’Autore 2016 del Network Anticorpi XL e da Visionari Kilowatt Festival 2017) interpretato dalla stessa autrice e Fray interpretato da Pieradolfo Ciulli.
Soggetto Senza Titolo è un viaggio del corpo alla ricerca dell’uomo in cui il corpo stesso snoda il suo percorso in tre movimenti (presente, passato, futuro), dove l’irreale si fonde con il reale, in una dimensione onirica del tempo.
«Soggetto Senza Titolo è un percorso in cui, da una parte, si apre un campo per arricchire una ricerca individuale di movimento e di ricerca del sé, e dall’altra, è soprattutto un’immersione in un mondo intimo e solitario, con il fine di rivelare una sensazione, uno stato d’animo, un colore, il BLU, che in senso figurato, nell’idioma inglese, assume il significato di malinconia. L’immagine che ne viene fuori è quella di un omino stilizzato, quasi un fantoccio, informe, liquido, senza una specifica identità, caratterizzato dai colori del rosso e del blu, colori primari che inducono a pensare ad un’origine, o embrione di un’identità. Espongo la mia materia corporale ad una metamorfosi continua che si evolve e si trasforma. Non mi do una forma, né un nome, che possa limitarmi. Come una macchia d’inchiostro, che si espande senza un contenitore, provo a cercare una verità. Vado giù dove è più buio per toccare la mia pelle dal di dentro e lì trovare l’essenza, la radice del mio essere…vivente.»
Nell’assolo Fray, interpretato da Pieradolfo Ciulli, Olimpia Fortuni compie una vivisezione cruda del corpo che vive e che corre, oggi, più che scorrere, consumandosi ed esaurendosi. La potenza e la bellezza della vita sfugge inconsapevole come la meraviglia di un corpo danzante nel suo viaggio dentro e fuori di sé.
Scrive l’autrice:
«Tutto è nato per andare sempre più veloce, è il ritmo del caos.
Dal Big Bang ad oggi i pezzi del puzzle dell’esistenza diventano sempre più microscopici, come frattali, e noi oggi non siamo altro che una parte piccolissima del ripetersi di un disegno dell’esistenza di grandezze inimmaginabili.
Delicati e fragili quanto un bicchiere di cristallo che, prima o poi, cadrà e si romperà in mille pezzi, poiché è l’inevitabile direzione della vita che tende alla disgregazione e alla frammentazione».
Info: 02.66200646 | olinda@olinda.org.
Foto: 1.-2. Fray di Olimpia Fortuni; 3.-4. Soggetto Senza Titolo di Olimpia Fortuni, ph. Alessandro Giacobazzi.