In Emilia Romagna

Agora Coaching Project in Tangata di Ricardo Fernando e ne Le quattro stagioni di Michele Merola

19 . 12 . 2015

21.00

Correggio (RE) - Teatro Asioli

Sabato 19 dicembre 2015 al Teatro Asioli di Correggio andrà in scena la danza con Made in Italy 14.0. Protagonisti i danzatori di Agora Coaching Project, progetto di perfezionamento nella danza promosso e sostenuto dalla MM Contemporary Dance Company e da dall’A.S.D Progetto Danza di Reggio Emilia con la direzione artistica di Michele Merola e Enrico Morelli.

Giunto alla sua sesta edizione, il corso nasce infatti con la specifica intenzione di far incontrare i giovani danzatori selezionati con affermati coreografi di differente orientamento stilistico. Da questi incontri nascono gli spettacoli Made in Italy, contenitore in costante evoluzione dove trovano spazio di espressione i diversi coreografi ospiti del corso.

L’appuntamento di sabato 19 dicembre, il primo di questa stagione, vede in scena due coreografie: Tangata di Ricardo Fernando, direttore artistico del Ballet Hagen e Le quattro stagioni di Michele Merola, direttore artistico della MM Contemporary Dance Company e di Agora Coaching Project.

Scrive Ricardo Fernando: “Il titolo Tangata, è un mix di due parole molto usate da Astor Piazzolla nelle sue musiche, Tango e Fugata.  La musica del tango, specialmente quella di Piazzola, mi ha seguito durante tutta la mia carriera: la prima coreografia in cui ho usato queste musiche fu per il St. Gallen Ballet (Svizzera), poi per Chemnitzer Ballet, più tardi una versione a serata intera per il Bremerhaven Ballett, a seguire per Pforzheim Ballet e per il Ballet Hagen. Per Tangata ho usato per la prima volta un lavoro di Piazzolla per orchestra che mi ha dato una nuova visione della sua musica. La mia ispirazione coreografica proviene principalmente da essa, dal mood e dal ritmo che porta a farmi muovere. Per la coreografia di Tangata ho usato tipici passi di tango mixati con passi classici e contemporanei. Non voglio raccontarvi precisamente la storia, preferisco lasciarvi alla vostra immaginazione.”

di sono senz’altro tra i concerti più eseguiti al mondo. Hanno sempre esercitato un potere evocativo straordinario: ascoltando questi brani ci si immerge, fin dalle prime battute, in un’atmosfera magica, che termina solo con le ultime note dell’Inverno.

Le quattro stagioni di Michele Merola, coreografia creata sull’omonima partitura di Antonio Vivaldi per i sedici danzatori di Agora, “prende spunto dal ciclo della natura che si rinnova fuori e dentro noi stessi scrive Michele Merola – Ogni anno siamo portati in una dimensione temporale primordiale, in cui partecipiamo all’alternarsi delle stagioni in una sorta di rituale magico, in cui l’uomo primitivo, tuttora dentro di noi, tenta di dominare, invano, le forze della natura. Una natura che muore, ma che contiene in sé il seme della rinascita. Dove per morte della natura si intende la fine del ciclo in una forma e la trasformazione in un’altra. Le stagioni diventano così un cerchio che si chiude: una volta concluso, il ciclo ricomincia, all’infinito, in una spirale senza interruzioni, dove tutto sembra essere uguale, ma è sempre diverso. La certezza che una nuova Primavera tornerà, ci conforta, ci dà forza e fiducia in un nuovo ciclo di cui siamo punto di partenza e punto di ritorno”.

In scena i sedici danzatori dell’Agora Coaching Project Emiliana Campo, Luisa Coccomini, Silvia Di Stazio, Maria Adriana Dormio, Arianna Gamberini, Cristina Martini, Lorenza Matteucci, Mattia Molini, Alessio Manforte, Riccardo Papa, Riccardo Raffaldi, Dario Rigaglia, Luca Scaduto, Chiara Tosti, Maria Teresa Vichi, Chiara Zincone.

 

 

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