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Bianca Gallizia. 70 anni fa riapriva la Scuola di ballo del Teatro San Carlo

Il 15 marzo 1950, grazie a Bianca Gallizia, riapriva, dopo più di 100 anni di oblio, la Scuola di ballo del Teatro San Carlo di Napoli, soppressa nel 1841. A 70 anni di distanza il direttore della Scuola Stéphane Fournial le rende omaggio. I festeggiamenti rimandati a giugno.

15 marzo 1950 – 15 marzo 2020
Una data significativa per chi ha avuto ed ha il privilegio di far parte della storica Scuola di ballo del Teatro San Carlo. Bianca Gallizia , “una stella della danza”, il 15 marzo 1950 diede una nuova luce alla scuola di ballo partenopea e ne divenne direttrice.
Da quel giorno, la scuola napoletana è sempre stata uno dei fiori all’occhiello della città dai mille colori, e un punto di riferimento per chi volesse intraprendere l’arte tersicorea.
Oggi 15 marzo 2020, che stiamo lottando contro un virus, per tanti “il virus”, che ci ha resi prigionieri e impotenti, dove la quotidianità è ambita da tutti noi senza distinzioni, con attesa e scalpito, vorrei condividere l’importanza di questo giorno!
Considerevole è riflettere sull’evoluzione della vita e sulle ricchezze che a volte ci sembrano scontate come “Studiare”.
Il danzatore non può mai smettere di studiare, il tutto, la sana formazione nasce dalla scuola.
Settanta anni di ricerca, passione e determinazione ci incentiva ad andare avanti, seguendo le tracce della storia e di chi, con talento, ha lasciato il segno.
Stéphane Fournial

Con queste parole, lanciate sulla sua pagina Facebook, il direttore della Scuola di ballo del Teatro San Carlo Stéphane Fournial, ricorda a tutti noi una data importante, quella del 15 marzo 1950, data che segna la riapertura della Scuola di ballo partenopea, soppressa nel 1841. Artefice della riapertura fu, esattamente 70 anni fa, Bianca Gallizia, prima ballerina della Scala di Milano, che nel 1944, alla fine della Guerra, accolse l’invito di Pasquale Di Costanzo a ricostruire la Scuola di Ballo del San Carlo: dopo più di cent’anni, la Scuola tornava a vivere e ad essere un punto di riferimento importante per la danza in Italia.

La Scuola di ballo del Teatro San Carlo di Napoli è la più antica d’Italia e nelle pagina web del Teatro San Carlo se ne racconta la storia.

Le origini della Scuola di ballo affondano nel 1812, sotto il regno di Gioacchino Murat. All’epoca il compositore e ballerino Pietro Hus aveva raccolto la sfida lanciata dai governanti francesi e, insieme a Louis Stanislav Henry e Salvatore Taglioni (zio della celebre Maria), aveva dato vita a corsi per 32 ragazzi: 16 maschi e 16 femmine. Fu subito un grande successo, tanto che l’anno dopo i francesi fondarono un’accademia simile anche alla Scala di Milano. Ma fu con il ritorno dei Borbone sul trono delle Due Sicilie che la scuola sancarliana prese forma. Un regolamento molto rigido stabiliva che per essere ammessi i ragazzi dovevano avere un’età tra i 7 e i 12 anni e un certificato di polizia che ne attestasse la moralità. Insomma, entrare al San Carlo costituiva un titolo di merito: superato l’esame di ammissione, gli alunni, per completare la loro educazione musicale, dovevano imparare a suonare il violino se maschi e, se femmine, addestrarsi al solfeggio. L’allievo aveva diritto alla preferenza nella scrittura al San Carlo e, dopo sei mesi di esercizio, poteva anche partecipare agli spettacoli con una retribuzione che variava dai 2.640 ai 15.000 ducati l’anno. Come dire: un futuro assicurato.

Altri tempi, altri scenari. Il 15 marzo del 1950, presente l’allora sindaco di Napoli Domenico Moscati e il sovrintendente Di Costanzo, dopo lunghi preparativi Bianca Gallizia inaugurava la sua nuova Scuola. L’affiancavano Milly Wanda Clerici (già prima ballerina alla Scala) e un segretario-coordinatore, Guido Graziosi. Subito furono messi in cantiere due corsi, uno regolare e l’altro accelerato, entrambi completamente gratuiti. Per il programma regolare – otto anni di studio – furono ammessi allievi dagli 8 ai 12 anni, mentre il corso accelerato era destinato agli allievi tra i 13 e i 16 e durava solo 5 anni. Accanto allo studio della danza furono inserite materie complementari: repertorio del balletto, tecnica della danza moderna, danza di carattere, storia e teoria della musica, canto e solfeggio. In due anguste stanzette, al quinto piano del teatro, la Gallizia con i suoi allievi riuscì a formare un vero e proprio Corpo di Ballo e a portare in scena, in vent’anni circa, ottanta balletti e una settantina di coreografie all’interno di opere liriche. Il metodo di studio era basato sulle teorie di Enrico Cecchetti e fu aggiornato nel 1967 con l’inserimento della tecnica russa conosciuta con il nome della sua ideatrice, Agrippina Vaganova.

Nel 1973, dopo più di ventitré anni di attività a Napoli, Bianca Gallizia lasciò la direzione della Scuola alla sua più stretta collaboratrice, Milly Wanda Clerici. Nel non facile periodo che seguì si alternarono alla guida dell’accademia di danza Tony Ferrante, Zarko Prebil, Giuliana Pensi.

Successivamente, dal 1990 al 2015, la Scuola è passata alla direzione di Anna Razzi. Romana, di origini partenopee, diplomata alla Scuola dell’Opera, la Razzi è stata prima ballerina e étoile alla Scala fino al 1985, danzando con Nureyev, Bortoluzzi, Schauffus, Petit, Dupont. Dopo più di venticinque anni, la Direzione della Scuola di Ballo è stata affidata dall’ottobre del 2015 a Stéphane Fournial, Cavaliere delle Arti e delle Lettere titolo conferito dal Ministro della Cultura Francese Frédéric Mitterrand, apprezzato per le innumerevoli esperienze internazionali.

Da ottobre 2015, la Scuola è diretta da Stéphane Fournial che avrebbe voluto festeggiare in ben altro modo la felice ricorrenza. Era infatti previsto un evento, con la proiezione di filmati e foto d’epoca. Alcune di queste, tratte dagli archivi del Teatro San Carlo, ve le anticipano in questo articolo.

Le celebrazioni della riapertura, con l’omaggio a Bianca Gallizia, sono rimandate, presumibilmente a giugno.

Francesca Bernabini

15/03/2020

Foto: 1.-2. Bianca Gallizia, archivio Teatro San Carlo di Napoli; 3. Scuola di ballo del Teatro San Carlo durante la direzione di Bianca Gallizia, ph. archivio Teatro San Carlo di Napoli.

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