Nuove stelle: Alice Renavand étoile all’Opéra di Parigi e Alessandra Amato prima ballerina all’Opera di Roma
Ogni ballerino classico sogna di diventare un’étoile. Se il riconoscimento tanto ambito alla fine arriva, è un momento di grande festa. O almeno così dovrebbe essere. A fare la differenza è il Paese dove questo evento accade. In Francia è festa grande. In Italia c’è il silenzio.
In questi ultimi 10 giorni due ballerine sono state promosse sul campo alla fine di uno spettacolo così come vuole la tradizione.
Alice Renavand, 33 anni, è stata nominata étoile del Ballet de l’Opéra di Parigi lo scorso 20 dicembre al termine dello spettacolo Le Parc di Angelin Preljocaj dove ha interpretato per la prima volta il ruolo principale.
Alessandra Amato è stata nominata prima ballerina del Teatro dell’Opera di Roma il giorno successivo, ossia lo scorso 21 dicembre, al termine dell’anteprima de Il Lago dei Cigni sul palco del Costanzi, dove ha interpretato – non certo per la prima volta – il complesso doppio ruolo di Odette- Odile.
Dov’è la differenza? Non certo negli applausi e nella meritata standing ovation con la quale il pubblico dei due teatri ha accolto la notizia di questi prestigiosi riconoscimenti. La differenza è nella comunicazione mediatica. L’Opéra di Parigi ha lanciato un bel comunicato stampa ripreso da tutti i giornali e ha anche pubblicato sul suo canale web il video con la nomina della Renavand. Eccolo:
L’Opera di Roma invece ha circondato la notizia della nomina di Alessadra Amato a prima ballerina con un inspiegabile silenzio stampa. Se non fosse stato per chi a teatro c’era quel 21 dicembre e per i suoi colleghi danzatori che hanno attivato un felice passaparola sui social network, la nomina di Alessandra Amato quale nuova stella dell’Opera di Roma sarebbe passata sotto silenzio. Perché tutto questo? Perché da noi una nomina deve essere ratificata con complessi passaggi burocratici prima di diventare effettiva? O questo silenzio stampa deriva dalla cronica disattenzione che l’ufficio stampa della Fondazione romana riserva alla danza ormai da anni? Difficile a dirsi.
Comunque sia. Se non possiamo proporvi il video di tale nomina e le parole con cui Micha van Hoecke, direttore del Corpo di ballo capitolino, ha dato l’annuncio sul palco (gira solo su facebook una ripresa realizzata da dietro le quinte del Teatro con un telefonino) possiamo però invitarvi a condividere questa bella notizia.
Da Danzaeffebi i più vivi complimenti a Alessandra Amato!
Eccola nei panni di Kitri nel Don Chisciotte
Napoletana di origine, diplomata alla Scuola di ballo del San Carlo di Napoli diretta da Anna Razzi a soli 16 anni, Alessandra Amato inizia nel 2000 la sua attività professionale con la Compagnia Nazionale Italiana di Danza diretta da Giuseppe Carbone. L’anno successivo entra nel Corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma diretto da Carla Fracci e sotto la sua direzione interpreta ruoli principali in decine di balletti classici e in coreografie dal taglio più contemporaneo. In questi ultimi anni ha interpretato ruoli da protagonista meritandosi a pieno titolo la nomina di prima ballerina.
Francesca Bernabini
28/12/2013
Nelle Foto Alessandra Amato e Igor Yebra ne Il Lago dei cigni al Teatro dell’Opera nel 2011