Al Teatro Filarmonico di Verona Il lago dei cigni di Čajkovskij nella coreografia di Evgenij Polyakov
La Fondazione Arena di Verona torna a programmare la danza al Teatro Filarmonico. In scena Il lago dei cigni di Čajkovskij nella coreografia di Evgenij Polyakov ripresa da Enrica Pontesilli. Nei ruoli principali Nicoletta Manni, Timofej Andrijashenko, Liudmila Konovalova, Victor Caixeta, Alessandro Macario, Rosa Pierro e Artem Sorochan affiancati del Ballo e dall’Orchestra dell’Arena.
Dal 12 . 12 . 2024 al 31 . 12 . 2024
Verona - Teatro Filarmonico
Dopo otto anni, il balletto torna sul palco del Teatro Filarmonico di Verona con il più classico dei titoli del grande repertorio, Il lago dei cigni di Čajkovskij nella coreografia di Evgenij Polyakov (1943-1996) ripresa per la Fondazione Arena di Verona da Enrica Pontesilli, fondatrice dell’associazione intitolata al maestro russo naturalizzato francese. Una lettura che alla magia della fiaba classica unisce realismo e approfondimento psicologico inediti.
Sei le rappresentazioni, dal 15 al 31 dicembre 2024, a cui si aggiungono due riduzioni per scuole e famiglie (il 12 e 14 dicembre) per un totale di otto spettacoli già sold-out. Gli ultimi biglietti disponibili sono ancora per l’anteprima. Per la prima volta, infatti, le prove generali di venerdì 13 dicembre saranno aperte non solo a studenti e scolaresche (ultimi posti prenotabili all’indirizzo mail scuola@arenadiverona.it) ma anche al pubblico (biglietti a tariffa ridotta in vendita online e alla biglietteria).
Nei ruoli principali diverse étoiles. Per la prima volta al Filarmonico arrivano Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, étoile e primo ballerino del Teatro alla Scala, coppia d’arte e nella vita, nei cuori di tanti fan anche per un’indimenticabile proposta di matrimonio sul palcoscenico dell’Arena. Negli spettacoli del 15, 18, 20 e 22 dicembre, e nell’anteprima del 13 dicembre, interpreteranno Odette/Odile, ossia i due volti femminili di cigno bianco/cigno nero, e il principe Siegfried.
A loro, nelle recite straordinarie del 21 e 31 dicembre, si alternano Liudmila Konovalova, prima ballerina del Teatro dell’Opera di Vienna già applaudita sia in Arena che al Teatro Romano con Zorba il greco, in coppia con il free lance Victor Caixeta, già primo ballerino del Balletto Nazionale di Amsterdam, al debutto veronese.
In tutte le recite ci sarà Alessandro Macario, artista internazionale che dal Teatro San Carlo ha danzato in tutto il mondo. Vestirà i panni dell’antagonista Rothbart, che nella coreografia di Polyakov non è solo perfido stregone ma anche insinuante tutore: un male “vicino”, interno alla corte, che influenza le scelte del Principe più con la sudditanza psicologica che con la magia.
Accanto a loro il Ballo di Fondazione Arena, coordinato da Gaetano Bouy Petrosino, e l’Orchestra di Fondazione Arena diretta da Vello Pähn, direttore estone poliedrico, applaudito in tutti i principali palcoscenici della danza classica d’Europa, dall’Opéra di Parigi a Vienna e Monaco, già atteso a Londra, Berlino e Milano.
Nuove le scene di ambientazione veronese e veneta, create da Michele Olcese per Fondazione Arena. Michele Olcese ha omaggiato Verona e il suo territorio con riferimenti a Giardino Giusti, le ville della Torre e dei Vescovi, scenari barocchi (pensati per le feste del Teatro Farnese di Parma firmati dai Bibiena, già architetti del Filarmonico), e naturalmente un lago notturno, che combina le falesie dell’alto Garda con la rocca di Malcesine. Le scene sono state realizzate interamente nei laboratori di Fondazione Arena, con un occhio di riguardo alle enormi tele dipinte sotto il coordinamento di Paolino Libralato, massimo custode di un’arte tradizionale per cui l’Italia è ancora punto di riferimento nel mondo teatrale internazionale.
Per avvicinare anche i giovanissimi al mondo della danza e della grande musica, Fondazione Arena ha pensato appositamente ad una versione ridotta che condensa la storia in numeri selezionati, mantenendo intatta la vicenda e la successione dei quattro atti, con i complessi artistici e tecnici areniani. Questa particolare edizione vede in scena i primi ballerini Rosa Pierro e Artem Sorochan, principal e solista all’Aalto Ballett di Essen, in Germania, con Elia Davolio, talento che ha già calcato le scene veronesi. Il debutto sarà giovedì 12 dicembre con una rappresentazione mattutina riservata alle scuole, con replica pomeridiana sabato 14 dicembre per bambini e famiglie (già esaurita).
Anticipa lo spettacolo l’incontro gratuito di approfondimento con Valentina Bonelli, giornalista, scrittrice ed esperta di balletto russo che si terrà giovedì 12 dicembre alle 18, in Sala Filarmonica (via Roma 1. Ingresso libero fino a esaurimento posti.
IL LAGO DEI CIGNI
di Pëtr Il’ič Čajkovskij
Teatro Filarmonico di Verona
Domenica 15 dicembre ore 15.30
Mercoledì 18 dicembre ore 19.00
Venerdì 20 dicembre ore 20.00
Sabato 21 dicembre ore 18.00
Domenica 22 dicembre ore 15.30
Martedì 31 dicembre ore 19.30
Spettacolo ridotto:
Giovedì 12 dicembre ore 10.30 per scuole
Sabato 14 dicembre ore 15.30 per giovani e famiglie
Anteprima aperta al pubblico:
Venerdì 13 dicembre ore 15.30
Foto 1. Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, Lago dei cigni; 2. ballo e cast Lago dei cigni alla presentazione nel foyer del Filarmonico; da sinistra: Enrica Pontesilli, Alessandro Macario (in seconda fila), Vello Pahn, Gateano B. Petrosino (seconda fila), Nicoletta Manni, Timofej Andrijashenko, Stefano Trespidi (seconda fila), Vinicio Cheli, Michele Olcese (terza fila), Artem Sorochan (terza fila), Rosa Pierro (seconda fila), Alberto Battaggia.